Catania – Mec e il comitato VussiacontroNerone tornano a chiedere azioni concrete alla Regione Siciliana, al Ministero dei Trasporti e all’ENAC per ottenere la corretta gestione dell’aeroporto Fontanarossa.
“Se le indiscrezioni lette oggi sulla stampa – afferma Claudio Melchiorre presidente del Movimento MEC – dovessero essere confermate, l’aeroporto di Fontanarossa ha un problema strutturale, sia pure facilmente risolvibile, con i cavi che avrebbero provocato l’incendio, plausibilmente vicini ai cavi della rete informatica che ha fatto saltare le connessioni anche con Comiso. La cosa più grave è però la gestione della formazione del personale, degli estintori e degli idranti che erano rimasti a secco, del piano di sicurezza e gli interruttori della rete elettrica che i vigili del fuoco dovrebbero rapidamente poter staccare per poter procedere con lo spegnimento degli incendi. In sostanza, ne uscirebbe il quadro di una situazione ben lontana dalle norme obbligatorie in fatto di sicurezza.’
Secondo i consumatori del MEC e del comitato VussiacontroNerone, sarà ineluttabile, se le cose stessero in questo modo, un’azione in danno della SAC e un’azione di responsabilità personale verso amministratori e responsabili dei servizi di sicurezza ed emergenza. ‘Sarebbe importante un’azione rapida e incisiva della Procura -spiega Melchiorre – perché non vorremmo che alla fine a pagare sia la Regione Siciliana e quindi i contribuenti, cioè gli stessi passeggeri. I soci dell’aeroporto devono essere chiamati a garanzia del debito che conseguirà da eventuali responsabilità in corso di accertamento. Qualsiasi variazione allo stato patrimoniale dei protagonisti del disastro di Fontanarossa devono essere attentamente monitorati, per evitare che possano essere distolti patrimoni e risorse dalle richieste di rimborso di tutti i danneggiati.’
IL MEC ha anche diffuso la mail dedicata alle richieste di rimborso ai quali passeggeri e operatori economici hanno diritto. Il pool di legali risponderà dalla e mail dedicata: vussiacontronerone.rimborsi@gmail.com.
Il MEC e il comitato VussiacontroNerone hanno anche inviato all’ENAC una richiesta di rendersi parte attiva in questa crisi: ‘È evidente – ha spiegato la responsabile dell’ufficio legale di VussiacontroNerone, l’avv. Elisa Marano – che dopo più di due settimane non si tratta più di un’emergenza. È dovere delle compagnie organizzarsi in modo da eliminare del tutto i disagi dei passeggeri, considerato che queste attività sono connesse all’obbligazione contrattuale del viaggio e fanno parte del rischio di impresa.’ Il MEC ha quindi ribadito la richiesta all’ENAC di farsi garante della riprogrammazione dei voli da parte delle compagnie aeree con comunicazione da dare almeno sette giorni prima, a tutti i passeggeri.
‘L’Autorità – spiega infine Melchiorre – non ha dato risposta ad una nostra diffida della scorsa settimana e la ribadiamo adesso. Abbiamo il diritto di conoscere gli esiti dell’attività ispettiva dell’ENAC e le azioni conseguenti. Ci auguriamo che tanto il Ministero dei trasporti che la Regione Siciliana si facciano parte diligente per andare a fondo nell’individuazione delle responsabilità e per garantire che tutti gli enti coinvolti facciano il loro dovere. Al momento, registriamo un’inerzia che non è compatibile con l’accaduto. In ogni caso, i disservizi sofferti dai passeggeri danno diritto a compensazione pecuniaria, da aggiungere agli indennizzi stabiliti dalla direttiva 261. Per parte nostra, valuteremo se, in caso di mancata vigilanza, potrà essere individuata una corresponsabilità degli attori coinvolti, con l’attivazione degli uffici giudiziari e degli enti europei di controllo, come l’EASA e la Commissione Europea.’