Il Misery Index Confcommercio tocca quota 17,8 punti, lo stesso livello di settembre. La disoccupazione estesa si attesta al 12,9% (+0,2 su settembre), mentre i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto aumentano del 2% (+2,3% a settembre).
Nello scorso ottobre il Misery Index Confcommercio si è attestato a 17,8 punti, stabile rispetto a settembre. Il dato è la sintesi di un peggioramento della disoccupazione e di un ulteriore calo della dinamica dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto.
La sostanziale stabilità registrata dall’indicatore nell’ultimo trimestre, sottolinea l’Ufficio Studi Confcommercio, si inserisce in un contesto in cui “l’economia italiana è tornata a registrare, dopo oltre quattro anni, un ridimensionamento seppure modesto. Situazione che potrebbe determinare, già nei prossimi mesi, un peggioramento delle dinamiche occupazionali e reddituali con un conseguente ampliamento dell’area del disagio sociale”.
Nel dettaglio, a ottobre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 10,6%, in aumento di tre decimi di punto rispetto al mese precedente e in diminuzione di quattro decimi nel confronto con lo stesso mese del 2017. Dal lato degli scoraggiati, si è registrata una contenuta riduzione sia in termini congiunturali, sia tendenziali. Il combinarsi di queste dinamiche ha portato a un aumento del tasso di disoccupazione esteso di due decimi di punto su base mensile e ad una flessione di sei decimi nel confronto annuo.
Sempre a ottobre i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati del 2% su base annua, in rallentamento di tre decimi di punto rispetto a quanto rilevato a settembre.