Le sue dichiarazioni presentavano redditi esigui, alcune addirittura erano in perdita, altre, mai presentate; eppure, l’affermato chirurgo estetico manteneva un altissimo tenore di vita: dalla passione per le auto di lusso, disponeva infatti di un paio di Lamborghini, sino alla coltivazione dei vigneti, ormai sottoposti a sequestro insieme all’annessa lussuosa tenuta di campagna.
Dopo un’indagine della Guardia di Finanza di Torino, è così finito nei “guai” un medico torinese quarantenne, fittiziamente residente all’estero, titolare di diversi studi medici nel nord Italia nonché consulente in rinomate strutture sanitarie del torinese.
Brogliacci, agende, appunti, il tutto rigorosamente improvvisato, una sorta di contabilità parallela, ben celata, quella rinvenuta dai Finanzieri del Gruppo Torino, anche perché, della contabilità ufficiale, non c’era traccia; qui il professionista annotava tutte le sue prestazioni professionali che potevano oscillare dai 200 sino ai 5.000 euro e anche oltre, per gli interventi e le consulenze più importanti.
I Finanzieri, ricorrendo anche a semplici appostamenti in città, nonché notizie comunemente reperibili su internet e utilizzando le numerose e diversificate banche dati in uso all’Amministrazione finanziaria, strumenti oramai più che affidabili ed in grado di individuare e stigmatizzare situazioni paradossali come questa, hanno posto fine a questa condotta disdicevole.
Al termine delle indagini, i militari hanno accertato un’evasione fiscale per circa 2 milioni di euro, perpetrata a partire dall’anno 2014. Il medico è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per vari reati tributari e per lui è scattato, su disposizione del Tribunale di Torino, il sequestro dei beni a futura garanzia per il danno causato alla comunità. Tra questi si possono annoverare: una tenuta di campagna, con una estesa coltivazione di vigneti, uno chalet di montagna, alcuni appartamenti a Torino e le somme rinvenute su diversi conti correnti. La tutela delle risorse dello Stato e degli Enti Locali nonché il contrasto alle frodi alla pubblica amministrazione sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come l’evasione fiscale danneggia tutti i cittadini e fa aumentare i costi dei servizi pubblici.