L’Istat stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 113,2 a 114, mentre quello delle imprese passa da 99,7 a 99,2 (nei servizi da 99,5 a 98,6 e nel commercio al dettaglio da 105 a 102,8).
A gennaio 2019 l’Istat stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 113,2 a 114 mentre quello delle imprese registra invece una flessione, passando da 99,7 a 99,2. In particolare per quanto riguarda i consumatori, il parziale recupero del clima di fiducia rispetto all’ampia flessione di dicembre 2018 deriva in particolare da una valutazione meno negativa sulla situazione economica e da prospettive più favorevoli sulla situazione familiare. Continuano invece a peggiorare le attese sulla situazione economica del Paese.
Nel frattempo, prosegue il progressivo indebolimento del clima di fiducia delle imprese in atto già dallo scorso luglio. Il calo di gennaio è trainato da un diffuso peggioramento sia dei giudizi sia delle aspettative e si caratterizza per una flessione più marcata nella manifattura e nel commercio al dettaglio. I segnali positivi sono circoscritti al miglioramento delle aspettative sugli ordini nei servizi e, soprattutto, al marcato incremento dei climi di fiducia nelle costruzioni.
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in miglioramento: il clima personale e quello corrente registrano gli incrementi più consistenti. Più in dettaglio, il clima economico passa da 129,5 a 130,8, il clima personale aumenta da 107,0 a 108,9, il clima corrente cresce da 110,0 a 112,4 e il clima futuro sale da 116,1 a 117,4.
Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce in tutti i settori (nel settore manifatturiero l’indice passa da 103,4 a 102,1, nei servizi da 99,5 a 98,6 e nel commercio al dettaglio va da 105 a 102,8) ad eccezione delle costruzioni dove l’indice aumenta in modo marcato passando da 130,3 a 139,2. Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto manifatturiero si rileva un peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e della domanda unitamente ad un aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino; anche le aspettative sul livello della produzione sono in deciso peggioramento rispetto al mese scorso.
Nel settore delle costruzioni si registra un peggioramento dei giudizi sugli ordini unitamente ad un aumento deciso delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda dove il saldo torna positivo per la prima volta dallo scorso agosto. Per quanto riguarda il settore dei servizi, si segnala il deterioramento dei giudizi sull’andamento degli affari e sul livello della domanda; le attese sugli ordini sono invece in aumento per il secondo mese consecutivo. Nel commercio al dettaglio tutte le componenti dell’indice sono in peggioramento ad eccezione dei giudizi sul livello delle giacenze che rimangono sostanzialmente stabili rispetto allo scorso mese.