Sono 27.121 i controlli condotti dalla GdF, da giugno a oggi, nelle località balneari, di montagna e nelle città d’arte. +22% interventi rispetto all’estate scorsa. E mentre il dispositivo viene nel tempo perfezionato e potenziato, invariato resta lo scopo: contrastare, con sempre maggiore incisività, tutti i fenomeni illegali in grado di turbare il libero svolgimento delle imprese sane e garantire, contemporaneamente, il massimo livello di sicurezza economico-finanziaria ai cittadini che, dopo mesi di stressante e ininterrotto lavoro, hanno il diritto di godersi un periodo meritato di ferie.
Tra i settori operativi “rafforzati” vi sono quelli tipicamente estivi: la lotta all’abusivismo commerciale, all’evasione fiscale legata alle case-vacanze, alle truffe del carburante, al “caporalato” e alla contraffazione, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio delle località di villeggiatura.
Non solo repressione, naturalmente. Ma anche tante azioni preventive e di vicinanza ai cittadini, come i quotidiani interventi di polizia del mare, svolti dalle Fiamme Gialle del comparto aeronavale sulle acque o dagli uomini del Soccorso Alpino (S.A.G.F.) nelle zone montane.
Abusivismo Commerciale
Individuati 2.768 venditori abusivi: si tratta di persone che non hanno mai richiesto la licenza e i permessi previsti dalla normativa commerciale e di pubblica sicurezza ovvero di quegli esercenti che, seppur in regola con le autorizzazioni, non hanno mai comunicato al Fisco l’avvio delle attività o non hanno mai installato gli apparecchi per l’emissione dello scontrino.
“A spasso” con l’abusivo. A Ischia, “pizzicate” 5 persone, 4 italiani e 1 tedesco, sprovvisti di abilitazione per l’esercizio di guida turistica, intente ad accompagnare gruppi di villeggianti di nazionalità italiana, tedesca e inglese lungo i suggestivi percorsi della splendida isola campana. Per un tour di circa un’ora, ogni comitiva pagava all’accompagnatore l’importo complessivo di € 100.
Tonni in sosta vietata. A Palermo, è stata sequestrata un’area di sosta in cui erano parcheggiati cinque automezzi, con a bordo oltre 5 tonnellate di tonno rosso in pessimo stato di conservazione, in attesa di essere destinate a esercizi commerciali della zona. A insospettire i finanzieri, il cattivo odore percepibile a decine di metri di distanza, lo scolo di liquidi a terra e la presenza di una bilancia nel piazzale. I prodotti ittici, pericolosi per la salute umana, sono stati sequestrati e distrutti con l’intervento di un’azienda specializzata.
Ambulatorio irregolare made in China. A Firenze è stato individuato, in un appartamento, un ambulatorio medico abusivo gestito da due cittadini di origine cinese. Rinvenuti, al suo interno, molti farmaci, anche scaduti, flebo, siringhe e attrezzature varie. Al momento dell’intervento, i Finanzieri hanno sorpreso due cinesi in camice da medico, mentre prescrivevano farmaci e somministravano flebo a due pazienti. Lunga la coda delle persone in attesa.
Evasione fiscale nel settore immobiliare
Anche quest’estate sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono finiti i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di vacanza: dei 404 controlli complessivamente svolti, due su tre sono risultati irregolari. 1.680 le violazioni rilevate. In Sardegna, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Lazio i casi più numerosi.
“Cinque terre”: aggiungi un posto in camera. l’80% degli operatori turistici controllati ha dichiarato agli Enti territoriali competenti di disporre di un numero di camere e/o posti letto inferiore a quelli effettivamente riscontrati all’atto delle ispezioni. Ricavi non dichiarati per oltre 1 milione di euro e I.V.A. evasa per oltre 140.000 euro.
A Catania B&B inesistenti per il fisco, ma cliccatissimi online: individuate 11 strutture ricettive irregolari di cui 5 completamente abusive perché sprovviste delle necessarie autorizzazioni di inizio attività rilasciate dal Comune e non in regola con gli obblighi tributari. Denunciati all’Autorità Giudiziaria 8 gestori per aver omesso di comunicare alla Questura i nominativi dei loro clienti o per aver effettuato dichiarazioni mendaci circa il numero di posti letto autorizzati.
Lavoro in nero
Denunciate 56 persone per l’impiego di manovalanza “in nero” o, comunque, regolarizzati solo in parte: sono 6.483 i lavoratori (di cui il 42% stranieri e 24 minori) sottratti, dall’inizio dell’estate, allo sconsiderato sfruttamento di datori senza scrupoli (il triplo rispetto ai lavoratori scoperti nello stesso periodo nel 2018).
A Sapri (SA), in uno stabilimento balneare sono stati scoperti 11 lavoratori in nero, di cui 5 stranieri. Tra i dipendenti stranieri anche 3 moldavi, di cui 2 con visto turistico sul passaporto in corso di validità ma privi di permesso di soggiorno valido per poter espletare attività lavorativa subordinata in Italia e 1 con visto turistico sul passaporto scaduto.
I braccianti vengono dalla campagna, tranne quelli (finti) scoperti a Ragusa. Truffa all’INPS e caporalato: a Ragusa i Finanzieri hanno scoperto due organizzazioni ritenute responsabili di truffa ai danni dell’Inps, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e caporalato. Le investigazioni hanno consentito di accertare indebite indennità a favore di falsi braccianti agricoli per un milione di euro.
Concerti d’estate: sfruttati a tempo di musica. Oltre trenta, tra lavoratori in nero o clandestini – pagati 4 euro l’ora per smontare e pulire il palco – sono stati scoperti al termine del concerto del cantante Ultimo allo Stadio Olimpico di Roma. Dei 60 lavoratori identificati, infatti, dieci non erano in regola con i permessi di soggiorno in Italia; altri venti erano impiegati irregolarmente o in nero.
Contraffazione e sicurezza prodotti
Sequestrati quasi 90 milioni di articoli contraffatti o non sicuri, con una media di quasi 1 milione e mezzo di pezzi al giorno tolti dal mercato. Denunciati 1.346 responsabili, di cui 7 arrestati. Giocattoli, calzature, accessori per abbigliamento e oggetti di bigiotteria i prodotti maggiormente falsificati. Le investigazioni delle Fiamme Gialle partono dalle spiagge o dalle vie centrali delle località di villeggiatura e delle città d’arte dove i “prodotti contraffatti” vengono sequestrati, sino ad arrivare, percorrendo a ritroso l’intera filiera del falso, ai produttori/importatori e ai centri di smistamento e distribuzione della merce illecita.
In Toscana il precampionato del falso . Risalita la filiera dal venditore al dettaglio fino alla grande produzione: nella provincia di Pisa, partendo da un piccolo esercizio commerciale, i Finanzieri, insospettiti da alcune sciarpe riconducibili alle maggiori squadre del campionato di calcio di Serie A, sono riusciti a ricostruire l’intera filiera del falso, scoprendo i luoghi di produzione (in provincia di Bergamo e Napoli) e quelli di stoccaggio e vendita (in provincia di Firenze). Sequestrati oltre 1 milione di prodotti contraffatti e recanti segni mendaci e denunciati 3 imprenditori alla competente Procura della Repubblica per i reati di contraffazione e ricettazione.
La maison del falso: si effettuano consegne a domicilio. All’interno di un appartamento sito al lido di Tarquinia (VT) è stato scoperto un opificio attrezzato con macchine da cucire e altre attrezzature utilizzate per l’assemblaggio di capi contraffatti dei più noti brand della moda, gestito da soggetti di nazionalità senegalese. Nell’organizzazione, composta da 56 soggetti, ogni componente aveva uno specifico ruolo: c’era chi provvedeva all’assemblaggio dei prodotti contraffatti e chi alla distribuzione; assoldate anche “vedette” con il compito di avvisare in caso di arrivo delle forze dell’ordine e fattorini per la consegna diretta a domicilio.
A Roma, sono stati sequestrati oltre 32 milioni di capi d’abbigliamento, accessori e giocattoli recanti marchi contraffatti ovvero privi dei requisiti di sicurezza, e denunciati tre cittadini cinesi, titolari delle attività commerciali interessate. Nel corso delle ispezioni è stata rinvenuta anche molta merce con falsa marcatura CE, attestando così, in modo fraudolento, la conformità dei prodotti agli standard di sicurezza. Questa illecita condotta è particolarmente insidiosa per i consumatori che sono tratti in inganno sulla qualità dei prodotti acquistati.
Giochi e scommesse
157 interventi irregolari nel settore dei giochi e delle scommesse: sequestrati 233 apparecchi da intrattenimento (cc.dd. newslot), 51 punti clandestini di raccolta scommesse e riscontrate 231 violazioni, che hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 31 persone.
Slot taroccate: non hai vinto, riperdi! A Torino, è stato denunciato l’amministratore di una società proprietaria di centinaia di slot dislocate nel nord Italia e sono stati sequestrati una ventina di apparecchi abusivi. Di notte gli apparecchi venivano manomessi, attraverso l’inserimento, al loro interno, di schede illegali e non collegate alla rete dei Monopoli. Sequestrate, inoltre, 150 schede di dubbia provenienza, pronte per essere inserite negli apparecchi, sprovviste delle autorizzazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Queste ultime, se utilizzate, avrebbero penalizzato pesantemente i giocatori: la percentuale di vincita, infatti, era stata alterata in ribasso, così da ridurre, drasticamente, le possibilità di vittoria mentre il gestore conseguiva il profitto totalmente in “nero”.
Frodi nel settore dei carburanti
Nel corso della stagione estiva particolare attenzione è stata dedicata al contrasto delle frodi nel settore dei carburanti, sia nella prospettiva di tutelare i milioni di cittadini che si mettono in viaggio per raggiungere le località di villeggiatura, sia per garantire gli interessi dell’Erario pesantemente colpiti da questo genere di condotte.
I pirati del gasolio. A Napoli è stato scoperto un vasto traffico di gasolio di contrabbando che, in soli tre mesi, ha portato all’evasione dell’accisa di oltre 17 milioni di euro. Il contrabbando del gasolio era realizzato con un articolato sistema fraudolento: una società esterovestita – con sede oltreconfine, ma amministrata in Italia e totalmente ivi operante – importava dall’estero gasolio acquistato da società straniere con diverse navi provenienti dalla Spagna che scaricavano il prodotto – in sospensione di imposta – presso il deposito fiscale, sito nel porto di Napoli, di altra società. Senza pagare l’accisa, il carburante veniva ceduto fittiziamente a società cartiere compiacenti che a loro volta presentavano false dichiarazioni di intento per simulare che il gasolio fosse stato importato legalmente e poi distribuivano il prodotto petrolifero – sempre solo mediante l’emissione di documentazione fiscale e di trasporto di comodo – ad altre società, i cc.dd. depositi commerciali; il gasolio infine veniva commercializzato al dettaglio senza che per il prodotto fosse stata assolta l’accisa e rivenduto quindi ad un prezzo inferiore rispetto alla media dei distributori stradali. Sono stati sequestrati 6 milioni di litri di gasolio di contrabbando al Porto di Napoli, un capannone nel quale erano stipati contenitori pieni di carburante di contrabbando e migliaia di euro in contanti.
Sempre nell’hinterland partenopeo, sono state sequestrate 4 stazioni di servizio in cui erano stati manomessi gli impianti di erogazione per frodare i clienti.
Operazione “Easy fuel”: a lume di nafta. A Bracciano (RM) i Finanzieri hanno sequestrato un deposito di oli minerali in cui erano stati illecitamente stoccati oltre 120.000 litri di gasolio e benzina di contrabbando. I prodotti petroliferi viaggiavano su autobotti con targhe polacche e slovene, scortate da documentazione attestante il trasporto di prodotti chimici utilizzati anche per la preparazione di candele.
Gasolio dell’Est: nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione del traffico internazionale di prodotti petroliferi prelevati nell’Est Europa e destinati alla commercializzazione nel territorio nazionale in evasione d’imposta, sono state intercettate lungo l’autostrada A4 numerose autobotti che trasportavano gasolio di contrabbando.
Money transfer
Controlli mirati nei confronti dei trasferimenti di denaro da un Paese all’altro allo scopo di prevenire l’utilizzo dei circuiti di pagamento alternativi ai canali bancari per finalità di riciclaggio di proventi illeciti o di finanziamento del terrorismo: 397 gli accertamenti eseguiti presso altrettanti sportelli di money transfer, che hanno permesso di identificare 847 persone.
A Udine, è stato sequestrato un Internet Point dedito all’esercizio abusivo di servizi di pagamento e finanziamento con il sistema “hawala”, comunemente in uso in molti Paesi di cultura e tradizione islamica ma, per la totale assenza di tracciabilità, vietato dalla normativa antiriciclaggio internazionale e nazionale. L’offerta dei servizi della specie è infatti consentita solo a operatori preventivamente autorizzati ed iscritti in appositi albi. Denunciati i due gestori di origine pakistana.
Controlli valutari presso valichi, porti e aeroporti
Ce n’è anche per chi tenta di portare denaro all’estero senza dichiararlo. Sono stati 2.556 gli interventi svolti presso i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti con 845 violazioni riscontrate. Ammonta a oltre 20 milioni di euro – di cui 324 mila euro sequestrati – il valore della valuta e dei titoli non dichiarati e intercettati al seguito dei viaggiatori.
Pullman strapieno, ma di contanti. Al porto di Brindisi, un autista albanese è stato denunciato per ricettazione dopo che sul suo pullman i Finanzieri hanno trovato 130mila euro in contanti nascosti in uno scompartimento occulto.
La lotta ai traffici di droga, di armi, di sigarette e alcool di contrabbando e di rifiuti
Sono 1.312 i denunciati all’Autorità giudiziaria dall’inizio dell’estate (361 dei quali finiti in manette) in quanto coinvolti in traffici illeciti di droga, d’armi, di rifiuti e di alcool e sigarette di contrabbando nazionali e estere.
Sequestrate quasi 2,25 tonnellate di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish, marijuana e “pasticche” varie) e più di 48 tonnellate di sigarette di contrabbando.
Il casale delle “bionde” : nel Comune di Pastorano (CE) è stato individuato un fabbricato rurale adibito a deposito di sigarette di contrabbando provenienti dall’Est Europa. Sequestrate oltre 10,5 tonnellate di bionde e arrestati i 7 soggetti responsabili del traffico illecito.
“Spirito” di evasione: contrabbando internazionale di bevande alcoliche. Decine di depositi fantasma in tutta Europa, un carosello di migliaia di spedizioni incrociate di milioni di litri di vodka, whisky e altre bevande alcoliche, partite di prodotto scaduto, finte esportazioni di bottiglie vuote e addirittura laboratori di droga. Le indagini, partite da Udine, hanno permesso di ricostruire tutta la filiera, dalla produzione al trasporto, sino alla distribuzione: 17 Paesi europei coinvolti, 180 milioni di litri di alcolici “contrabbandati” e 80 milioni di euro di accise evase. 87 gli operatori economici a vario titolo coinvolti e 60 le persone responsabili, tutte denunciate alla Procura della Repubblica friulana. Al vertice dell’associazione criminale transnazionale un cittadino britannico e un brindisino anch’egli residente oltre Manica, destinatari di mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Udine.
Vocazione religiosa per il baby corriere: a Malpensa i Finanzieri hanno intercettato un carico di cocaina celata all’interno dei telai di icone votive e quadretti riposti nel bagaglio di una bambina di undici anni di origini peruviane che viaggiava come minore non accompagnata. Le indagini condotte dai Finanzieri hanno consentito di arrestare gli appartenenti a un’organizzazione criminale dedita all’importazione di cocaina purissima dal Perù.
La Polizia del mare
Il potenziamento del dispositivo aeronavale, in grado di aumentare la percezione di sicurezza da parte della collettività grazie ad una operatività h24, ha consentito l’esecuzione di 718 interventi in mare e lungo le coste, di cui 418 irregolari: 868 le persone sanzionate – di cui 60 segnalate all’Autorità giudiziaria – per oltre 120.000 euro. Sequestrati anche beni per 32.700 euro.
Isola di Giannutri: è stata sequestrata una rimessa per barche ubicata in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico dell’isola di Giannutri, nel cuore dell’Arcipelago toscano. La struttura abusiva si trovava nei pressi del Porto Romano di Maestrale, all’interno del complesso monumentale romano di Villa Domizia, tutelato dallo Stato.
I “fantasmi del mare”: a Marsala è stata accertata l’esistenza di un’organizzazione criminale transnazionale, composta da soggetti tunisini e italiani, dedita a organizzare ‘viaggi fantasma’ di migranti tra la Tunisia e le coste meridionali del trapanese, con connesso traffico di sigarette di contrabbando destinate prevalentemente al mercato palermitano. Con gommoni potenti e molto veloci, di notte, i membri dell’organizzazione trasportavano dalle coste tunisine a quelle siciliane 10-12 migranti alla volta – costretti a pagare tra i 1.500 e i 4mila euro – e tra i 250 e i 300 chili di sigarette. Nei confronti di 8 indagati – 4 tunisini e 4 italiani – è stata disposta l’applicazione di misure cautelari personali per reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di sigarette.
In prossimità dell’imboccatura del porto commerciale di Napoli sono stati sequestrati due estesi impianti abusivi per l’allevamento di mitili, nei quali è stata stimata la presenza di oltre 200 tonnellate di cozze che, se immesse sul mercato, avrebbero potuto fruttare un guadagno illecito stimato, al dettaglio, in oltre 500.000 €.
Il Soccorso Alpino GDF
198, infine, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, molti dei quali per la ricerca di dispersi anche con i mezzi aerei del Corpo.
Operazioni ad alta quota: tra le missioni da ricordare, quella relativa al salvataggio di un’anziana escursionista smarritasi a circa 2.000 metri di quota sull’Alpe Arale in Valtellina, successivamente ritrovata alla base di un canale impervio e quindi soccorsa tramite elicottero.