Lo rileva l’Istat aggiungendo che complessivamente, nei primi due trimestri del 2019, il rapporto deficit-pil è risultato pari al 4% anche qui in calo a confronto con il 4,2% del corrispondente periodo dell’anno prima. Si tratta del dato semestrale migliore dal 2000, ovvero da 19 anni.
Il Conto delle Amministrazioni pubbliche (AP), e le stime relative alle famiglie e alle società presentati in questo comunicato stampa sono parte dei Conti trimestrali dei settori istituzionali. I dati relativi alle AP sono commentati in forma grezza, mentre quelli relativi alle famiglie e alle società in forma destagionalizzata. L’insieme dei dati qui diffusi recepisce la revisione generale dei conti pubblicata lo scorso 23 settembre e la completa con la diffusione di serie storiche trimestrali completamente riviste.
Nel secondo trimestre 2019 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari all’1,1% (1,3% nello stesso trimestre del 2018).
Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil del 3,2% (+2,7% nel secondo trimestre del 2018).
Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil del 2,3% (+2,0% nel secondo trimestre del 2018).
La pressione fiscale è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali.
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all’8,9%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 40,7%, è diminuita di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 21,6%, è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.