Un recente decreto legge ha dettagliato e dato il via al cosiddetto “Reddito di cittadinanza-Rdc”, introdotto dall’ultima legge di Bilancio come misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale adottata attraverso misure di sostegno economico e di inclusione sociale di soggetti esposti al rischio di emarginazione. A tal scopo sono stati destinati fondi per 7.100 milioni per il 2019, 8.055 per il 2020 e 8.317 a decorrere dal 2021.
Il Rdc è concesso con la combinazione di una EROGAZIONE ECONOMICA MENSILE -fruita tramite una carta di pagamento tipo “carta acquisti”- e di progetti personalizzati di inclusione nel mondo del lavoro e nella società, il PATTO PER IL LAVORO e il PATTO PER L’INCLUSIONE SOCIALE.
Per fruirne occorre il possesso di una serie di requisiti reddituali, patrimoniali e familiari.
Il beneficio partirà ad Aprile 2019 e sarà richiedibile dal 6 Marzo, secondo quanto risulta dal sito creato ad hoc, per ora solo informativo, www.redditodicittadinanza.gov.it.
Importante sapere anche che questa misura è stata progettata in sostituzione del già esistente REI-reddito di inclusione, a cui peraltro assomiglia molto. Il REI non potrà più essere richiesto da Marzo e la sua erogazione cesserà da Aprile in concomitanza con la partenza del Rdc. Coloro che sono già titolari del REI potranno fruirne per la durata inizialmente prevista, fatta salva la possibilità di presentare domanda per il Rdc. Le due misure in ogni caso NON sono fruibili contemporaneamente.
Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo