AI Manifesta Francesco D’Isa e Chiara Moresco a cura di Sineglossa

AI Manifesta è il progetto realizzato dagli artisti Francesco D’Isa e Chiara Moresco rielaborando con un’intelligenza artificiale generativa una selezione di manifesti politici e sociali dalla banca dati Manifestipolitici.it. L’opera, composta da 280 manifesti, è visibile dallo scorso 5 aprile a Bologna, sulle mura dell’edificio posto in Via Zaccherini Alvisi 11/2. A cura di Sineglossa e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, AI Manifesta segue l’annuncio del rinnovamento grafico della banca dati con l’introduzione della Digital Library grazie a un finanziamento PNRR Tocc per la transizione digitale degli enti culturali. AI Manifesta è inoltre l’ultima tappa della prima edizione della rassegna The Next Real, il programma di mostre, laboratori e talk che Sineglossa cura a Bologna per indagare, attraverso l’arte, le sfide che l’intelligenza artificiale pone alle nostre vite personali e alla democrazia.

Nato come indagine visiva sulla memoria politica e sui suoi codici iconografici, AI Manifesta rende evidente il linguaggio visivo che caratterizza la comunicazione politica. Gli artisti Francesco D’Isa Chiara Moresco hanno utilizzato strumenti di intelligenza artificiale generativa per analizzare una selezione di circa 100 manifesti politici e sociali, lasciando che l’IA rintracciasse i pattern iconografici ricorrenti e li rielaborasse in forma astratta e reinterpretata, generando centinaia di nuovi manifesti. Di questi, gli artisti ne hanno stampati 280 in formato poster da attacchinaggio, e la nuova collezione è ora affissa sulla parete dell’edificio in Via Zaccherini Alvisi 11/2. Mani, bandiere, simboli di lotta, sono i segni che si ripetono nei poster, simboli di una grammatica visiva ricorrente che forma l’immaginario politico collettivo.

Come spiega Federico Bomba, presidente di Sineglossa e ricercatore in Human Computer Interaction presso la Libera Università di Bolzano, “AI Manifesta è un brillante esempio di come il prezioso patrimonio culturale digitalizzato in questi anni possa essere reinterpretato attraverso l’intelligenza artificiale, trasformandosi in una risorsa per la creazione di nuove narrazioni visive. L’AI, spesso vista come un agente neutro o come un filtro che amplifica pregiudizi esistenti, diventa in questa opera un dispositivo critico capace di far emergere le costanti della propaganda politica, suggerendo nuove modalità di interpretazione del passato”.

 

L’artista Francesco D’Isa aggiunge che, dal punto di vista metodologico, il progetto si è sviluppato attraverso una serie di passaggi successivi: “Prima sono stati generati dei manifesti a partire dai materiali di partenza, poi sono stati catalogati, e infine i più rappresentativi dei pattern individuati sono stati selezionati per comporre una nuova serie. Il risultato è una collezione che non appartiene più a un’epoca specifica, ma emerge da una sorta di inconscio visivo collettivo”.

 

AI Manifesta nasce dall’esplorazione creativa di parte del patrimonio documentale di Manifestipolitici.it, la banca dati open access nata tra il 1999 e il 2000 dedicata al manifesto politico e sociale, ideata e promossa dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e realizzata con Dot Beyond (già DM Cultura). La banca dati, liberamente fruibile in rete, rende consultabili circa 17mila documenti testuali e/o iconografici datati dal 1850 fino ai giorni nostri, come manifesti, locandine, bandi, volantini e cartoline realizzati e diffusi per la propaganda e la comunicazione a carattere politico e sociale. Si possono consultare i manifesti storici della propaganda elettorale, le autoproduzioni dei movimenti giovanili, la comunicazione degli enti locali, le testimonianze di molti paesi europei, dell’America latina e del Sud-Est asiatico.

 

AI MANIFESTA 

Di Francesco D’Isa e Chiara Moresco
A cura di Sineglossa
Sede Via Zaccherini Alvisi 11/2, Bologna
Da un’idea progettuale di Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

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Ufficio stampa: Irene Guzman | irenegzm@gmail.com | +39 349 1250956

 

Francesco D’Isa, di formazione filosofo e artista digitale, ha esposto internazionalmente in gallerie e centri d’arte contemporanea. Dopo l’esordio con la graphic novel I. (Nottetempo, 2011), ha pubblicato saggi e romanzi per Hoepli, effequ, Tunué e Newton Compton. Il suo ultimo romanzo è La Stanza di Therese (Tunué, 2017), mentre per Edizioni Tlon è uscito il suo saggio filosofico L’assurda evidenza (2022). Le sue ultime pubblicazioni sono la graphic novel Sunyata per Eris edizioni (2023) e il saggio La rivoluzione algoritmica delle immagini per Sossella editore (2024). Direttore editoriale della rivista culturale L’Indiscreto, scrive e disegna per varie riviste, italiane ed estere. È professore di Filosofia presso l’istituto Lorenzo de’ Medici (Firenze) e di Illustrazione e Tecniche plastiche contemporanee presso LABA (Brescia).

 

Chiara Moresco, dopo il conseguimento del secondo diploma accademico alla LABA di Brescia nel 2025, prosegue la sua formazione attraverso collaborazioni di natura artistica ed editoriale. Parallelamente sviluppa la sua ricerca artistica incentrata sulle relazioni del corpo con i concetti di identità, comunicazione e relazione con l’altro. Moresco adotta un approccio visivo preciso e multiforme, attraverso variazioni del linguaggio, che spazia dalle installazioni ai video, dalla scultura alla scrittura.

 

Sineglossa è un’organizzazione culturale, con sedi ad Ancona e Bologna, che promuove l’emersione di nuovi modelli di sviluppo sostenibile applicando i processi dell’arte contemporanea. Attraverso la contaminazione tra discipline umanistiche e scientifiche, ricerca soluzioni belle, sostenibili e inclusive. Crea ecosistemi ibridi che coinvolgono artistз, scienziatз, imprenditorз e umanistз — ma anche università, pubbliche amministrazioni e comunità locali. Crede nel fondamentale ruolo sociale della cultura e si impegna a promuovere un’innovazione a base culturale. È partner ufficiale del New European Bauhaus e cura Mangrovia, una testata giornalistica che racconta altre storie di culture, tecnologia e società.

 

Fondazione Gramsci Emilia-Romagna è un istituto culturale privato che offre un servizio pubblico, promuovendo la conoscenza storica, il pensiero critico e la cittadinanza attiva. Si trova in centro a Bologna, in via Mentana 2. La biblioteca ospita volumi sulla storia contemporanea e sulla storia del pensiero della sinistra italiana ed Europea. L’archivio conserva fondi di partiti e movimenti della sinistra regionale, di personalità della politica e della cultura. La Fondazione propone eventi aperti al pubblico su temi di studio e attualità, collabora con enti e università a livello nazionale e internazionale, accoglie tirocini universitari e volontari del servizio civile, organizza laboratori didattici per studenti, corsi di aggiornamento per insegnanti e corsi di formazione per operatori culturali.