Non è vero che, come affermano alcuni vecchi adagi, le ‘dimensioni’ a letto non contano.
Secondo uno studio pubblicato dalla più che seria rivista Pnas la grandezza dell’organo maschile è uno degli aspetti di cui si compone il ‘fascino’ di un uomo. Nello studio coordinato dall’università di Ottawa e dell’Australian National University a 105 donne australiane è stato chiesto di guardare e giudicare una serie di foto di uomini nudi create al computer, in cui variavano tutte le caratteristiche, dall’altezza alla muscolatura appunto alla dimensione dei genitali. Come era facile aspettarsi sono risultati più piacenti gli uomini alti con le spalle larghe e la vita stretta, mentre hanno riscosso meno favore quelli ‘a pera’, con la vita larga e le spalle piccole. Dalla ricerca però è emerso che anche ‘più in basso’ c’era un particolare non trascurabile. Non solo gli uomini con il pene piu’ grande hanno avuto giudizi migliori, scrivono gli autori, ma le donne studiate hanno anche passato più tempo a guardarli. Lo studio ha suggerito una ‘dimensione minima’ per destare l’attenzione: "Abbiamo trovato una relazione diretta tra la lunghezza del pene e il punteggio finale nell’attrattivita’ fino a 7,6 centimetri – spiegano gli autori – mentre oltre questa lunghezza il punteggio continua a crescere ma con incrementi molto più piccoli. Sorprendentemente – conclude lo studio – l’altezza e la lunghezza del pene sembrano avere lo stesso peso nel determinare il fascino di un uomo".