È aperta dal 29 maggio al 30 agosto 2015 presso gli spazi espositivi al primo piano di Palazzo Morando la mostra “Fashion as Social Energy”, promossa da Comune di Milano | Cultura, Servizio Musei Storici e organizzata da Connecting Cultures con il patrocinio di Camera Nazionale della Moda, in partnership con Ermenegildo Zegna.
L’iniziativa fa parte del cartellone di ExpoinCittà, il progetto di Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano che riunisce ad oggi nel suo palinsesto più di 23 mila appuntamenti durante il semestre dell’Esposizione Universale e che permette di conoscere in tempo reale, giorno per giorno, cosa avviene in città attraverso la app, il sito web, i social network, e il blog in 6 lingue.
“Questo piccola ma affascinante mostra, a cavallo tra fashion, arte contemporanea e riflessione sociale, ci porta a leggere con uno sguardo nuovo il mondo della moda, inducendo a considerarla come un’energia ‘sociale’ capace di muovere pensiero ed economia, e spingendoci a riflettere sull’abbigliamento come un contributo all’identità di persone, comunità e tradizioni – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Dalle performance al video, dalla scultura all’installazione, la creatività legata alla moda prende forma nelle sale di palazzo Morando secondo lo spirito di diversi artisti contemporanei di livello internazionale che la interpretano. Un altro tassello del grande affresco costituito dal cartellone di ExpoinCittà”.
L’esposizione, a cura di Anna Detheridge, critica e teorica delle arti visive e Presidente di Connecting Cultures, e Gabi Scardi, storica dell’arte e curatrice, affronta – per la prima volta in Italia – il rapporto tra Arte e Moda: uno scorcio su linguaggi, identità, sensibilità, etica ed estetica in forte trasformazione per uno straordinario percorso pionieristico di opere, video e installazioni, realizzati da quattordici fra i maggiori artisti nazionali e internazionali. Fra gli altri: Mella Jaarsma, Kimsooja, Maria Papadimitriou, Lucy+Jorge Orta, Claudia Losi, Michelangelo Pistoletto, Marzia Migliora e Luigi Coppola, Wurmkos e Bassa Sartoria, Rä Di Martino, Kateøina Šedà.
Di grande attualità i temi cardine della mostra: il profondo cambiamento in atto dei codici di abbigliamento e del comportamento; la contaminazione di tradizioni orientali e occidentali; i meccanismi nascosti e in costante trasformazione di inclusione e di esclusione; la vulnerabilità del corpo e la fragilità delle identità personali; l’evoluzione della tecnologia e dell’innovazione nei materiali e nei tessuti sempre più “immateriali”; una progressiva diffusa mobilità; la crescente consapevolezza della responsabilità delle persone, non soltanto nei confronti dell’ambiente, ma anche del lavoro altrui; l’importanza della memoria e la valorizzazione della propria soggettività. Il percorso espositivo si presenterà come un insieme di storie nelle quali la dimensione singola e quella collettiva si intrecciano inscindibilmente. Ad animare Palazzo Morando durante i tre mesi di apertura al pubblico, un ricco palinsesto di incontri, workshop, seminari, e serate conviviali.
“’Fashion as Social Energy’ è un’esposizione sulla vita, sui modi di essere e di vedere – afferma Anna Detheridge. – Gli orizzonti evocati dagli artisti in mostra rappresentano un nuovo inizio che potrebbe regalare alle arti applicate un ruolo più rilevante nel quadro della società contemporanea, una voce nuova e più forte a sostegno dei valori intrinseci comuni a tutte le culture, che tragga linfa dalla voglia di sopravvivere e dal desiderio di essere parte di comunità significative in un mondo capace di accogliere la differenza, piuttosto che vederla come motivo di conflitto”.