La 31a edizione del TGLFF avrà uno spazio riservato al rapporto tra religioni e discriminazioni, con la sezione chiamata “Liberaci dal male”, composta da cinque film e alcuni eventi speciali.
Nel percorso delineato dalle opere selezionate per questo approfondimento, lo spettatore si confronterà con alcune realtà da alcune parti del mondo. Si parte dagli USA con Fair Haven di Kerstin Karlhuber, proiettato in anteprima italiana, nel quale il giovane James è appena tornato da una clinica che si occupa di “curare” l’omosessualità. Il rapporto con suo padre e i pregiudizi del piccolo paesino di Fair Haven avranno su di lui un effetto inaspettato. Dalla Germania, invece, Verfehlung (The Culpable) di Gerd Schneider, una pellicola che opera un cambio di prospettiva rispetto al dramma della pedofilia, narrando i problemi esistenziali di un prelato che sente la necessità di denunciare un abuso di cui è venuto a conoscenza.
Lo sguardo della sezione raggiunge anche Israele e Palestina con il documentario Oriented di Jake Witzenfeld, sempre in anteprima italiana, che racconta la vita di tre giovani palestinesi a Tel Aviv. I tre, pur vivendo bene nella città israeliana, si sentono stranieri, anche se uno di loro ha una storia e convive con un ragazzo ebreo, ma non intendono tornare in Palestina, perché hanno difficoltà a fare accettare alle famiglie la propria omosessualità.
Intenso, seppur breve, è il cortometraggio Der Verurteilte (The Culprit) diretto da Michael Rittmannsberger, in anteprima italiana. Di produzione tedesca, è ambientato in un paese del Medio Oriente, dilaniato dalla guerra e dalle persecuzioni. Il protagonista è stato arrestato perché omosessuale e condannato a morte. Il finale vuole porre l’accento sulle terribili discriminazioni cui è sottoposta, direttamente dagli Stati, la comunità LGBT di diverse parti del mondo.
Dagli USA proviene Henry Gamble’s Birthday Party, diretto da Stephen Cone e proiettato in anteprima italiana. La festa per i 17 anni di Henry, figlio di un pastore battista, si trasforma in un’occasione in cui pulsioni sessuali e problemi personali malcelati esplodono in una tensione fortissima. Chi ne fa le spese è la persona più fragile: il ragazzo gay della compagnia.
Legato a “Liberaci dal male”, ci sarà un evento dedicato alla Tunisia, dal titolo “Quale primavera?”. L’appuntamento offrirà al pubblico due cortometraggi in arrivo dal Paese nordafricano: Boulitik di Walid Tayaa e Face à la mer di Sabry Bouzid, quest’ultimo in anteprima italiana. L’evento avrà come ospiti i due autori dei film, rappresentanti delle associazioni LGBT tunisine, e gli avvocati che stanno seguendo le istanze di alcuni giovani recentemente arrestati e incarcerati per sodomia, che dialogheranno con il pubblico.
Collegato al tema della religione, e non solo, anche uno degli eventi OFF che il TGLFF organizza con il Dipartimento Studium, il DAMS, i collettivi Identità Unite e Studenti Indipendenti dell’Università degli Studi di Torino e il Coordinamento Torino Pride. Si tratta di un ciclo di tre incontri intitolato “Punti di vista: cultura, politica e società LGBTQ”, che si svolgerà presso l’Auditorium “Guido Quazza” dell’Università degli Studi di Torino a Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio 20) con ingresso libero. Gli incontri si svolgeranno il 5, il 6 e il 9 maggio alle 10,30 e proprio il primo incontro, giovedì 5 maggio, sarà dedicato alle religioni e all’orientamento sessuale con l’intento di mettere le libertà individuali e il credo religioso in relazione con le istanze di libertà e identità della cultura LGBTQ.
Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il patrocinio del MiBACT – Direzione generale per il Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.
Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è online su: www.tglff.it