Violini, violoncelli, flauti, clarinetti e sassofoni stanno per invadere l’Etna in quota, a Piano Vetore, per uno straordinario concerto di ragazzini italiani e spagnoli fra le lave del vulcano più grande d’Europa che, proprio in questi giorni, fa sentire anche la sua, di voce, dalle abissali profondità della terra.
Saranno 55 gli studenti di due scuole medie di Catania e di Palafrugell, in Catalogna che, con la loro piccola orchestra, venerdì 27 maggio, alle ore 17, si esibiranno sull’Etna – il vulcano dichiarato patrimonio Unesco dell’Umanità – fra le lave di Piano Vetore nell’ambito di un progetto didattico fra i due Paesi europei intitolato "Immagini e note per la biodiversità”.
Un concerto-evento organizzato dalla Scuola Secondaria di I grado "Dante Alighieri" di Catania e che conclude un progetto biennale di partenariato bilaterale Erasmus+ realizzato dalla scuola catanese, che lo ha coordinato, in collaborazione con l’istituto Baix Empordà, di Palafrugell, Catalogna.
In programma, venerdì 27, oltre a brani classici e della tradizione popolare catalana e siciliana, anche alcune partiture inedite composte dagli stessi ragazzini delle due scuole e scaturiti dalle attività del progetto svoltosi in questi anni fra i due Paesi europei. Previsti anche reading di poesia e prosa e una mostra fotografica. Dirige l’orchestra la prof.ssa Romina Loria. Insieme ai dirigenti scolastici dei due Istituti – la prof.ssa Rita Donatella Alloro (Dante Alighieri), prof. Joan Manel Borromeu (Baix Empordà) – saranno presenti a Piano Vetore i docenti coordinatori del progetto: per la "Dante Alighieri" le professoresse Angela Foresta e Adele Colombo; per l’istituto catalano la prof.ssa Estrella Colado Paule.
Da alcuni giorni, gli studenti catalani sono a Catania, ospiti nelle famiglie dei loro compagni della Dante Alighieri (che a loro volta sono stati in Catalogna), e hanno visitato la città, i suoi monumenti, hanno conosciuto i pupari Fratelli Napoli e hanno fatto escursioni ai crateri in quota. In queste ore sono impegnati nelle ultime prove d’orchestra, tutti insieme a scuola.
"Il concerto sull’Etna, in quota, sarà il momento più emozionante – spiega la prof. Foresta – di un progetto faticoso ma che ci ha coinvolto tantissimo. Abbiamo scelto il tema della biodiversità sperimentando il metodo dell’apprendimento emozionale proprio per fornire un contributo concreto al rinnovamento dei curricula scolastici dei nostri alunni. L’idea era quella di dare ai nostri ragazzi, italiani e spagnoli, motivazioni, conoscenze e competenze di base per diventare cittadini consapevoli dello sviluppo sostenibile. Nel corso dei due anni abbiamo visitato e osservato flora e fauna di diverse oasi naturalistiche dei due Paesi, raccogliendo materiali e facendo registrazioni audiovisive che poi i ragazzi hanno elaborato assecondando le proprie inclinazioni: chi la musica, chi la poesiae la prosa, chi attraverso la realizzazione e il montaggio di un video che documentasse l’amore e il rispetto per la Natura. Adesso si chiude in bellezza sull’Etna".