Domenica 5 febbraio h. 11,00 torna al Teatro Manzoni di Milano per “Aperitivo in Concerto” uno fra i grandi protagonisti della scena musicale internazionale, il celebre contrabbassista e compositore israeliano Omer Avital, che a Milano presenta il suo nuovo quintetto, animato da alcuni giovani solisti che rappresentano il meglio dell’improvvisazione jazzistica israeliana di oggi. Il gruppo -che presenta una serie di composizioni in cui Avital espone non solo la sua maestria strumentale ma anche la sua affascinante vena compositiva, in grado di fondere improvvisazione contemporanea e tradizioni culturali mediorientali, yemenite, marocchine- si avvale di veri e propri virtuosi, i cui contributi arricchiscono una vena compositiva scintillante e estremamente originale, capace di altissimi momenti di lirismo quanto di una verve contagiosa e trascinante. Uno fra i momenti più alti della programmazione di “Aperitivo in Concerto”, con il suo affascinante e coinvolgente connubio di culture e tradizioni diverse.
Contrabbassista, compositore e arrangiatore, Omer Avital è nato a Givataim, una piccola città in Israele, da genitori di origini marocchine e yemenite. Ha iniziato la sua formazione musicale a 11 anni, entrando nel conservatorio della sua città natale per studiare la chitarra classica. Successivamente, dopo essersi iscritto alla Talma Yalin, la più importante scuola d’arte del suo paese, Avital ha iniziato a interessarsi al jazz. Passato al contrabbasso, in breve tempo prende la direzione dell’orchestra della scuola, scrivendone gli arrangiamenti. Nel corso dell’ultimo anno di studi, all’età di 17 anni, Avital ha iniziato a suonare professionalmente, lavorando in vari contesti con molti gruppi di generi musicali diversi, ed esibendosi regolarmente in tv, radio e in numerosi festival jazz. Dopo un anno trascorso suonando nell’orchestra dell’esercito israeliano, Avital si trasferisce a New York, nel cui ambiente si inserisce presto senza difficoltà, divenendo ben presto un richiesto sideman, e iniziando un’attività internazionale collaborando con affermati musicisti quali Roy Haynes, Jimmy Cobb, Nat Adderley, Walter Bishop, Al Foster, Kenny Garrett, Steve Grossman, Frank Hewitt, Jimmy Lovelace, Rashied Ali. Omer Avital è stato molto attivo anche nella scena locale di New York con i migliori musicisti della sua generazione, tra cui Mark Turner, Aaron Goldberg, Joshua Redman, Jason Lindner, Jeff Ballard, Brad Mehldau, Antonio Hart, Claudia Acuña, Kurt Rosenwinkel, Peter Bernstein, Greg Tardy, Myron Walden, Larry Goldings e Ali Jackson, in particolare allo Smalls, dove è stato presente fin dalla serata d’apertura nel 1994, e dove si è successivamente esibito molto spesso, sia alla testa di propri gruppi che con bands come la Jason Lindner Big Band, il Charles Owens Quartet e molti altri ancora, divenendo una delle colonne portanti del movimento musicale gravitante intorno quel celebre locale. A 24 anni ha formato l’Omer Avital group, composto da basso e batteria e quattro sassofoni, una band in cui si sono avvicendati i batteristi Ali Jackson e Joe Strasser, e i sassofonisti Mark Turner, Greg Tardy, Charles Owens, Joel Frahm e Myron Walden. Omer cita tra le proprie influenze Oscar Pettiford, Ray Brown, Paul Chambers, Sam Jones, Scott LaFaro, Eddie Gomez, Charlie Haden e Ron Carter. Omer Avital è uno strumentista straordinario, che ha saputo incorporare nel proprio stile svariate influenze etniche assorbite durante la sua formazione, coniugandole con delle spiccate doti jazzistiche in una cifra personale caratterizzata da grande vigore e drammaticità, per la quale è stato accostato dal critico Ben Ratcliff del New York Times a esponenti del contrabbasso quali Charles Mingus e William Parker.