Domenica 5 marzo, ore 11, Teatro Manzoni di Milano, “Aperitivo in Concerto” chiude la stagione 2016-2017 con un autentico evento, il primo concerto italiano di uno fra i più importanti sassofonisti viventi, un prediletto di John Zorn, il sopranista Daniel Zamir. E’ un sassofonista/compositore di quello che può essere definito come “Jewish Jazz”, che unisce suoni jewish e jazz di alta qualità, assieme a elementi di ethno e worlds music.
Daniel Zamir è un genio che l’Italia non ha ancora scoperto. Questo incendiario sopranista israeliano, che da anni elabora la tradizione ebraica all’insegna della più libera e disinibita improvvisazione, è stato per anni un segreto ben custodito, che solo il mitico compositore e sassofonista americano John Zorn ha saputo svelare, chiedendo a Zamir, che considera uno dei più interessanti sassofonisti di questa generazione, di realizzare alcune superbe incisioni per la sua casa discografica, la Tzadik. Così come si è esibiito con John Zorn’s Masada e Electric Masada numerose volte sia in Israele che negli USA. Le incisioni di Zamir sono gli album di jazz che hanno registrato in Israele il più grande successo di vendite e di critica di sempre, come “Amen” realizzato nel 2006, stesso anno in cui Zamir si è esibito con Sting durante la sua visita in Israele.
Un concerto di Zamir è un evento irripetibile, irreplicabile, tanta è l’intensità estatica, una vera e propria trance, in cui egli sa immergersi e sa immergere gli ascoltatori.
Nato in Israele nel 1980, erede delle tradizioni yiddish più mistiche, in cui la danza diventa strumento liberatorio di energie vitali, Zamir possiede le chiavi d’accesso a un mondo in cui l’improvvisazione è uno strumento di intensa, quasi selvaggia ascesa spirituale. Raramente è dato ascoltare musica così poeticamente e teatralmente capace di creare uno spirito comunitario attorno a una capacità narrativa che ha l’epico piglio e il titanico accento dei grandi Profeti biblici, e che pure, al contempo, è capace di comunicare una gioia irrefrenabile e liberatoria.
Zamir nel 2010 a soli 30 anni ha vinto il “Prime Minister Award” per emergenti compositori jazz, in assoluto il più giovane di sempre ad avere vinto questo prestigioso premio.
Nel concerto di Milano, accompagnato da superbi musicisti, Zamir si avvale delle capacità non meno virtuosistiche del giovane ma già affermato batterista Amir Bresler (che qualcuno ricorderà proprio al Teatro Manzoni, in una memorabile esibizione del gruppo del contrabbassista Avishai Cohen).
Zamir nel 2010 a soli 32 anni ha vinto il “Prime Minister Award” assegnato ad eccezionali compositori jazz, in assoluto il più giovane di sempre ad avere vinto questo prestigioso premio.