Al Parco Archeologico di Ostia Antica si apre il sipario della rassegna “Il Mito e il Sogno 2017”

Il progetto nasce e si sviluppa con la partecipazione al bando indetto lo scorso anno dalla Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, con l’obiettivo di rilanciare la magnifica area archeologica di Ostia che, dopo la riforma Franceschini, è divenuta il Parco Archeologico di Ostia antica. Il binomio fra tradizione e innovazione rimane il punto cardine del progetto che si è aggiudicato la vittoria del bando, proposto dal consorzio di imprese Antico Teatro Romano formato dall’Auditorium Conciliazione, The Base srl, Daniele Cipriani Entertainment, Associazione Culturale Progetto Goldstein e Ideavalore srl: tutte realtà che hanno fatto dell’arte e dello spettacolo la loro “mission” primaria.

Dopo il successo di pubblico della prima edizione, il Festival al Teatro Romano presenta un cartellone prestigioso, ricco di proposte, grazie agli importanti nomi dell’intrattenimento e della cultura italiani e internazionali che si alterneranno sul palcoscenico dell’area archeologica per un mese di spettacoli.

Si inizia il 30 giugno con una prima assoluta “LA NASCITA DI ROMA” una lezione-spettacolo che vedrà protagonisti Andrea Carandini, narratore d’eccezione che contrappunterà la sua ricostruzione sulla nascita della città eterna mettendo insieme le testimonianze e i ritrovamenti degli scavi archeologici e i testi degli storici e degli scrittori romani. Con Carandini Anna Bonaiuto e Massimo De Francovich per le letture dei testi. Uno spettacolo inedito capace di emozionare e coinvolgere il pubblico degli appassionati e non in una cornice suggestiva. Tra storia e mito uno degli atti fondativi della nostra civiltà, come succede solo quando vede la luce non un semplice insediamento di capanne, non lontano dalla riva del Tevere, ma una urbe destinata a passare alla storia come "eterna". Un grande archeologo (che proprio a Ostia ha iniziato nei primi anni Sessanta la sua ricerca) e due grandi attori trasformeranno la leggenda di Roma in un vero e proprio story telling, in occasione anche dei 2000 anni dalla morte di Tito Livio.

Il 7 e l’ 8 luglio un’altra prima assoluta con “MAMMA MIA!” la nuova grande produzione di Massimo Romeo Piparo con protagonisti, tra gli altri, tre attori amatissimi dal grande pubblico come Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz, la rivelazione del Musical italiano Sabrina Marciano insieme a oltre trenta artisti, tra i più affermati del Musical italiano.
Mamma Mia è forse la più celebre commedia musicale degli anni 2000 che ha strappato applausi in tutto il mondo e ha fatto scatenare il pubblico con le mitiche canzoni degli ABBA.
Al Teatro Romano andrà in scena una inedita versione interamente rinnovata e creata da un team esclusivamente italiano, che ha realizzato tutto lo spettacolo, dalla regia alle scenografie, dalle coreografie ai costumi, traducendo integralmente i dialoghi e le 24 canzoni degli Abba suonate dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello (al momento il recordman del musical italiano con oltre 36 titoli all’attivo).

Dopo le numerose presenze nei maggiori teatri e festival internazionali e reduce da una prestigiosa tournée asiatica (a Taiwan per l’inaugurazione del National Taichung Theater e in Giappone nell’ambito della Triennale di Tokyo con il progetto LA MODE diretto da Tomoko Mukaiyama), Spellbound Contemporary Ballet, il 10 luglio, si esibirà con lo spettacolo ROSSINI OUVERTURES che ha debuttato in prima mondiale al Teatro Rossini di Pesaro.
Rossini Ouvertures, che celebra la figura artistica e umana di Gioachino Rossini di cui, nel 2018, ricorreranno i 150 anni dalla morte, è l’attesissima nuova creazione di Mauro Astolfi e Spellbound Contemporary Ballet, ormai considerati come una delle principali espressioni della danza made in Italy conquistando i primi posti dell’attenzione internazionale.

L’11 luglio DEVENDRA BANHART presenta il nuovo disco “Ape in Pink Marble”, il nono della discografia, pubblicato da Nonesuch, uscito pochi mesi fa: scritto, prodotto, arrangiato e registrato a Los Angeles dall’artista americano insieme ai suoi collaboratori di lunga data, Noah Georgeson e Josiah Steinbrick, arriva a tre anni dal precedente “Mala”, e contiene atmosfere orientali, anche grazie alla presenza del koto, un’arpa giapponese.
Descritto da Q come l’apice della sua carriera, “Ape in Pink Marble” è stato definito dal Wall Street Journal, come il suo lavoro «più conciso, sommesso e seducente fino ad ora»,

Il 21 luglio di scena “ATOM HEART MOTHER”, il capolavoro dei Pink Floyd uscito nel 1970.
Protagonisti della serata i Pink Floyd Legend che, dopo un primo set in cui suoneranno (nella loro classica formazione) alcuni tra i più grandi successi del gruppo britannico, riproporranno l’esecuzione integrale della celebre suite accompagnati da un ensemble vocale composta da più di cento elementi provenienti dal Coro Arkè, dal Coro della Basilica di S. Agnese fuori le mura e dal Coro Polifonico Città di Anzio oltre a da una sezione orchestrale composta dagli Ottonidautore e dal Quartetto d’archi Sharareh (quest’ultimo tutto al femminile) tutti diretti dal Maestro Giovanni Cernicchiaro. La realizzazione di Atom Heart Mother dal vivo è una produzione unica e speciale: i Pink Floyd Legend, infatti, sono l’unico gruppo che dal 2012 porta in scena la lunga suite nella versione integrale, accompagnati, come nell’originale, da Coro e Orchestra.

Il 22 luglio la grande danza sarà la protagonista assoluta della serata grazie alla stella internazionale, étoile dell’Opéra di Parigi, ELEONORA ABBAGNATO nel balletto in due atti di Amedeo Amodio "CARMEN".
Dopo il grande successo ottenuto nei maggiori festival e teatri Italiani, torna in scena la bella e ammaliante sigaraia di Merimée in un condensato di intrecci d’amore tra Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo sviluppato con l’espediente scenico del ‘teatro nel teatro’ sulle celeberrime note dell’opera di Bizet.
Eleonora Abbagnato è Carmen, poesia, incantesimo, “formula magica”, nella versione coreografica di Amedeo Amodio con le scene e i costumi di Luisa Spinatelli. Un ruolo, quello della sigaraia gitana, congeniale alla biondissima palermitana che proprio interpretando Carmen all’Opéra de Paris nell’omonimo balletto di Roland Petit raggiunse il rango più alto e ambito della gerarchia di una ballerina: quello di étoile.

Professore di matematica uno, architetto l’altro, rigorosamente made in France, gli AIR, aka “Amour, Imagination, Rêve” – Amore, Immaginazione, Sogno – saliranno sul palcoscenico di Ostia antica il 24 luglio, per questa data estiva formidabile. Tra i principali interpreti della rinascita della musica moderna francese, gli AIR arrivano ad esser considerati tra i maggiori esponenti della cosiddetta “french touch”, contaminando l’elettronica con influenze musicali del rock psichedelico e inflessioni jazz. Dal 1995, Nicholas Godin e Jean-Benoît Dunckel, hanno deciso di unire le rispettive ambizioni musicali e artistiche riuscendo a creare insieme un sound del tutto originale: un’elettronica elegante e delicata che tende verso un pop sofisticato, nel quale confluiscono i riferimenti artistici di entrambi.

Il 26 luglio le quattro affascinanti voci di INCANTO QUARTET, ovvero Rossella Ruini, Laura Celletti, Francesca Romana Tiddi e Claudia Coticelli quattro soprano di formazione classica ed evoluzione pop-crossover innamorate della bella musica tout court, si esibiranno in un concerto che racchiude le più belle melodie di tutti i tempi, accuratamente selezionate e riarmonizzate, in un incontro tra suggestive sonorità pop e grandi classici. Ad accompagnarle, il QUARTETTO VENERE (anche questo, tutto al femminile) e il contrabbassista Emanuele Montaldo

Il 27 luglio ancora un grande ensemble sul grande palcoscenico dell’area archeologica: l’unione di coro, pianoforti e percussioni e giochi di fuoco, oltre cento persone tra cantanti, musicisti, solisti per portare in scena l’opera monumentale e di grande suggestione di Carl Orff "Carmina Burana – Cantiones Profanae". Con la direzione artistica di Tina Belli e la direzione musicale di Giovanni Cernicchiaro ad esibirsi, insieme al grande coro, saranno Paola Selci e Massimo Salvatore ai pianoforti, Andrea Montori, Giuseppe Salvagni, Daniele Sanna, Pierluigi Zago alle percussioni con il soprano Keiko Morikawa, il tenore Antonello Dorigo e il baritono Massimo di Stefano. Il concerto sarà illuminato dalle "Alchimie di fuoco" di Lucie Igniferi.

Il 28 luglio, sarà l’occasione per riascoltare dopo quattro anni dall’ultimo concerto a Roma, il PAOLO FRESU QUINTET.
Il quintetto più longevo del jazz italiano, frutto dell’incontro nel 1984 tra il trombettista sardo, allora ventitreenne, con il pianista Roberto Cipelli ha già compiuto trent’anni – fatto più che eccezionale nell’ambiente del jazz mondiale – e prosegue il suo cammino in modo costante, sempre rinnovato, nell’alchimia di cinque personalità che non vedono esaurirsi gli stimoli reciproci. Nella musica del quintetto, che vede protagonisti anche Tino Tracanna ai sax, Attilio Zanchi al contrabbasso ed Ettore Fioravanti alla batteria, il jazz moderno si mescola alla varietà melodica e cromatica del Mediterraneo.

Spazio anche alla grande musica italiana, il 29 luglio, con MARCO MASINI e il suo “SPOSTATO DI UN SECONDO” tour. Il cantautore fiorentino, accompagnato dalla sua band composta da Massimiliano Agati alla batteria, Cesare Chiodo al basso, Antonio Iammarino alle tastiere, Alessandro Magnalasche e Stefano Cerisoli alle chitarre, proporrà le canzoni del nuovo album “Spostato di un secondo”, prodotto da Diego Calvetti, ma anche i vecchi successi, talvolta riadattati alle nuove sonorità electro pop: un Marco Masini moderno, tra brani energici e ballad incalzanti, che valorizzano l’inconfondibile timbro vocale, e scenografie a led create ad hoc.

La chiusura della rassegna, il 30 luglio, è affidata a MONI OVADIA, autore e attore particolarmente attento ai miti e alle culture che nei secoli ha attraversato il Mediterraneo, che presenta un nuovo spettacolo “La cantata della grecità. L’età dei miti senza età", costruito intrecciando l’occhio contemporaneo del grande poeta greco Iannis Ritsos e le sue riletture degli antichi e i testi classici scelti dallo storico e grecista Luciano Canfora. Tra i miti scelti da Moni Ovadia quelli di Elena, Agamennone e Crisotemi, la figlia di Agamennone e di Clitennestra. Grandi miti che hanno attraversato la letteratura classica per approdare alla nostra contemporaneità: il confronto tra i testi e le diverse sensibilità e lo spirito acuto dell’autore-attore ce li restituiscono in maniera affascinante e brillante.
Lo spettacolo si avvale di testi tratti ed elaborati da "Quarta Dimensione " di Iannis Ritsos e da Aristofane, Eschilo, Euripide, Omero, per arrivare a Dante e a Carducci, curati da Moni Ovadia e Luciano Canfora. Sul palco, insieme all’attore, ad eseguire musica dal vivo ci saranno Stefano Albarello (qanun), Dimitris Kotsiouros (bouzouki e baglamas), Paolo Rocca (clarinetto, clarinetto basso). Lo spettacolo sarà preceduto da un “Racconto dei luoghi”, ovvero da una breve narrazione della storia del Teatro Romano di Ostia Antica. Il progetto infatti vuole contribuire alla valorizzazione dei luoghi non solo con lo spettacolo ma anche favorendo la loro conoscenza storica e artistica.