Milano – Come cambierebbero le nostre città se fossero progettate e curate dalle bambine e dai bambini che le vivono? Che cosa possiamo imparare valorizzando le loro capacità creative?
Il 22 dicembre, nell’ambito del programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo, un evento online presenterà due esperienze – il Giardino dei Desideri e Porta Adriano – che riguardano questi interrogativi. Si tratta di due “patti di collaborazione” – finalizzati alla rigenerazione, gestione e cura di spazi aperti collettivi – che prevedono l’attuazione delle idee delle bambine e dei bambini delle scuole primarie Fabio Filzi (Corvetto) e Vittorio Bottego (Adriano) di Milano. Sono proprio i giovanissimi studenti ad aver progettato, con il sostegno del Comune di Milano e delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa con entusiasmo, gli interventi previsti nei due accordi, considerando funzionalità, estetica e sicurezza degli spazi. Una scommessa che punta sul parametro bambino, principio secondo cui ogni soluzione che migliora la vita dei più piccoli migliorerà la qualità della vita di tutta la comunità.
Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà e Italia Nostra Onlus hanno curato e coordinato la costruzione dei due patti di collaborazione, che nascono dall’immaginario e dalle esigenze delle bambine e dei bambini coinvolti nei laboratori di coprogettazione di Spaziopensiero. La firma dei due accordi rappresenta un’occasione importante per pensare in maniera innovativa ai processi di rigenerazione e cura dei beni comuni. Nel particolare contesto attuale, infatti, tali luoghi potranno agevolare significativamente le scuole e le comunità educanti che le sostengono nella ricerca di nuovi paradigmi per la didattica. Se ne parlerà il 22 dicembre durante la diretta sui canali Facebook e YouTube di Labsus e Lacittàintorno dove sarà aperto un confronto su queste tematiche con: Laura Galimberti (Assessora all’Educazione e Istruzione, Comune di Milano), Paolo Limonta (Assessore all’Edilizia Scolastica, Comune di Milano), Lorenzo Lipparini (Assessore a Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Comune di Milano), Paolo Siccardi (Lacittàintorno – Fondazione Cariplo). Interverranno anche le bambine e i bambini, insieme al corpo docente, delle scuole Fabio Filzi (Corvetto) e Vittorio Bottego (Adriano). Seguirà una tavola rotonda a cura di Ideebambine Pensieribambini coordinata da Maurizio Murino (Spaziopensiero) cui parteciperanno: Lorenza Orlandini (Ricercatrice Indire – Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa), Antonella Meiani (Maestra dell’Istituto Comprensivo Giacosa per “La scuola sconfinata di tutti e tutte – Oltre l’emergenza, proposte per la città di Milano”), Gianluca Cantisani (Movi, Responsabile progetto “Scuole Aperte Partecipate in Rete”). La Professoressa sociologa Chiara Saraceno (Co-coordinatrice Alleanza per l’infanzia) concluderà i lavori.
“Se potessi andare con i miei amici, andrei al parco vicino alla scuola a parlare, giocare, esprimere le emozioni”
“Il Giardino dei desideri deve essere uno spazio libero per i bambini per stare insieme, fare nuove amicizie, giocare e divertirsi, arrampicarsi, inventare giochi”
Durante i laboratori curati da Spaziopensiero, il Giardino dei Desideri (via Ravenna) è stato identificato dalle bambine e dai bambini come il luogo cui dare nuova vita e di cui prendersi cura, in collaborazione con il personale scolastico, le famiglie e tutti coloro che frequentano il parchetto, un luogo di aggregazione e incontro tra le diverse culture che animano il Corvetto dove far crescere relazioni. In questo contesto anche le donne del gruppo Magliando – La maglia socialmente utile aderiscono al patto, realizzando manufatti da appendere che renderanno concrete le idee disegnate dai giovani scolari dell’istituto Fabio Filzi.
Gli spazi di Porta Adriano si trovano in piazza Costantino, tra via Padova e via Adriano, un luogo che per il quartiere è la porta di casa. Si tratta di uno scorcio abbandonato al degrado e al traffico, nonostante la splendida vista sul naviglio storico della Martesana. Dal patto di collaborazione emerge una progettualità ambiziosa che intende partire dalla cura dell’aiuola per avviare un percorso virtuoso che tenga insieme performance artistiche, intrattenimento culturale, educazione ambientale. Oltre alla scuola Vittorio Bottego, aderiscono le associazioni Legambiente, Sanpapié, SON Speranza Oltre Noi, Amici di Casa della Carità, Musicamorfosi e la cittadina attiva Viviana Bucci.
La firma di questi patti rientra in Luoghicomuni: azione di Lacittàintorno, coordinata da Labsus con Italia Nostra Onlus, orientata alla rigenerazione e cura condivisa di spazi aperti collettivi: gestire insieme i beni comuni allontana l’idea di una società chiusa e intollerante, contrapponendola a quella di una società della cura. Attorno a ogni bene comune si può costruire un patto, in cui l’Amministrazione e i protagonisti delle iniziative sottoscrivono impegni e responsabilità reciproche: per Fondazione Cariplo è un’opportunità per sostenere processi d’innovazione sociale e amministrativa nei quartieri fragili di Milano.
Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà fornisce strumenti che permettono alla comunità di prendersi cura dei beni comuni concretizzando il principio di sussidiarietà orizzontale sancito dalla Costituzione italiana.
Italia Nostra Onlus – Centro di Forestazione Urbana offre sostegno tecnico in materia di progettazione e manutenzione degli spazi verdi, soprattutto grazie alla figura del giardiniere condotto, un professionista che insegna ai soggetti interessati come prendersi cura dell’ambiente.
Spaziopensiero si dedica all’esplorazione di luoghi sociali, culturali e relazionali in cui sviluppare spazi di conoscenza e competenza; all’individuazione di aree di disagio emergente; all’ideazione e realizzazione di interventi efficaci e innovativi per bambini, adolescenti e famiglie; alla promozione della partecipazione sociale delle bambine e dei bambini.
Lacittàintorno è il programma di Fondazione Cariplo che coinvolge gli abitanti dei contesti urbani fragili nella riattivazione e risignificazione degli spazi inutilizzati o in stato di degrado, per migliorare la qualità della vita e creare “nuove geografie” cittadine.