A Verona la Befana è arrivata in versione innovativa e sostenibile. Per la prima in piazza Bra è stata proposta un’alternativa al tradizionale falò, un’installazione artistica luminosa che attraverso fasci di luce proietta su uno schermo d’acqua un grande fuoco che brucia simbolicamente l’anno appena trascorso e insieme proietta i buoni propositi e i valori di un 2024 all’insegna dell’essere comunità.
L’alto valore simbolico è testimoniato dalle vecchie parole che vengono bruciate dallo schermo virtuale: alle spalle ci si vuole lasciare l’egoismo, la diseguaglianza, la povertà, la violenza di genere, le barriere, l’intolleranza, la morte, il razzismo, l’egoismo. Che fanno spazio a quelle proiettate per un 2024 fatto di rispetto, tolleranza, pace, stabilità, cura dell’altro, altruismo.
L’allestimento artistico, nato dalla creatività dell’architetto e docente di Architettura al Politecnico di Milano Gianni Ravelli, è stato inaugurato questa sera sotto lo sguardo meravigliato di cittadini e visitatori e potrà essere ammirato anche domani, domenica 7 gennaio, dalle 18 alle 24.
“Siamo qui in piazza Bra per la festa dell’Epifania – afferma l’assessore Jacopo Buffolo-. Quest’anno abbiamo voluto rinnovare la tradizione e al posto del falò che inquina l’aria abbiamo scelto di fare un falò d’acqua che brucia tutte le cose vogliamo lasciarci alle spalle dell’anno appena concluso e che proietta per il nuovo anno le aspettative, con l’idea di fondo di vivere insieme come comunità”.