“Il documento redatto dal Comitato di esperti in materia economica e sociale nel quale vengono indicate le strategie per il rilancio economico del Paese ha completamente tralasciato il nostro settore, per il quale non sono previste azioni specifiche”.
Così Assoartisti il sindacato degli artisti Confesercenti, che ricorda come il settore sia stato particolarmente colpito dalla pandemia, in quanto sarà tra gli ultimi a tornare operativo.
“Nel documento – prosegue Assoartisti – in cui si fa riferimento a turismo, arte e cultura, la parte che va ad interessare il nostro comparto vede una previsione di attività strettamente legata a iniziative che attribuiscano alle diverse arti un valore sociale trasformativo (Artigianato e Arte Popolare, Cinema, Design, Gastronomia, Letteratura, Media Arts Music), in una ottica di rafforzamento della rete delle città creative. Noi riteniamo che il comparto necessiti di un’attenzione specifica, non solo per l’importanza che ha a livello economico, ma soprattutto perché rappresenta un’offerta di cultura, arricchimento, svago, bellezza e salute, se si pensa alle tante scuole di danza”.
“Il sistema culturale e Creativo – conclude Assoartisti – impiega moltissimi giovani ed anche questo è un dato che non va sottovalutato. La grande ricchezza dell’Italia, oltre ad essere legata al patrimonio turistico, ambientale ed enogastronomico è legata alla cultura, nelle sue varie espressioni tra cui musica, teatro, danza e cinema. Se si pensa ad una ripresa del sistema Paese se ne deve tener conto. Auspichiamo che le Istituzioni ci consultino, quanto prima, perché il nostro comparto necessita di una riforma strutturale che potrebbe migliorare la qualità artistico culturale delle attività, incentivandone la produzione, l’innovazione e la fruibilità. Ripartenza sì, ma una ripartenza che accresca questo essenziale patrimonio del nostro Paese”.