Nell’ambito del Programma di Educazione Permanente dedicato alle donne, ideato dal Noble Team di Mete Onlus, dal titolo: “Per Quanto Mi Riguarda, Ho Fatto la Mia Scelta” il nostro obiettivo è offrire principi liberali, di uguaglianza, democratici, di autodeterminazione e libero arbitrio, attraverso buone pratiche, attività di coaching, azioni giuridiche, socio-sanitarie, pubblici incontri e diffusione della conoscenza.
Alla libera scelta coniughiamo l’autodeterminazione.
Ulteriore obiettivo è fornire consapevolezza ed aiuto in casi di contrasto alla violenza e di educazione al sentimento, allontanando aberrazioni digitali quali il sexiting.
Ed è attraverso la Campagna di Educazione Sociale “Stop Sexting and Revenge Porn” che Mete Onlus rafforza il proprio intervento nel sensibilizzare, informare e mediare per ciò che concerne reati correlati, in ogni contesto possibile.
“Sono numeri impressionanti quelli che riguardano il sexting, ovvero, l’invio di foto e video a sfondo sessuale. Una pratica utilizzata, in particolar modo, da giovani adolescenti. In alcuni casi, a farne richiesta, dietro lo schermo dello smartphone o del computer si nasconde un estraneo, un sex offender. L’era digitale ha cambiato il concetto di abuso, rendendo più vulnerabili bambini ed adolescenti. E’ la motivazione che deve essere stigmatizzata, sono in particolare le ragazze ad inviare immagini, credendo di gratificare in questo modo, il proprio partner. Sappiate dire di no, dovete dire di no. Il corpo è anima, non un oggetto da trofeo”, afferma la Presidente Butera.
“Un confine sottile è quello che separa il sexting dal revenge porn, il cui significato letterale è ‘vendetta porno’: si tratta della condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite internet senza il consenso dei protagonisti degli stessi, e che possono essere stati girati con o senza il consenso della vittima. È un reato. In Italia, la legge contro il revenge porn è entrata in vigore il 9 agosto 2019, con il nome di ‘Codice Rosso’. Per la vittima, la condanna non avrà mai fine”, dichiara l’avvocato Francesca Ghidini.
Mete Onlus, rivolge un appello a tutte le persone che commettono aberrazioni simili: “Non fatelo. Siate consapevoli, la nostra essenza, la nostra intimità sono un tesoro prezioso. Ogni strappo che con violenza espone il nostro meraviglioso invisibile è violazione della persona, sia da parte di chi condivide l’intimità rivelata o rubata, sia da parte di chi ne fruisce, e perpetua l’azione. Ciò che lacera una persona, lacera l’umanità”.
Il Noble Team al Femminile che fa capo a Mete Onlus, si pone come obiettivo di rispondere in maniera precisa ai 17 Global Goals posti da Agenda 2030 dell’Onu. Le Componenti sono: Giorgia Butera (Sociologa, Scrittrice, Presidente Mete Onlus ed esperta di Best Practice Internazionali), Barbara Galli (Founder Talen Up, Talent & Perfomance Advisor, PCC Coach ICF Certified, Emotional Intelligence Assessor), Sara Baresi (Education Counselor per l’ampliamento della rete professionale e supporto alla carriera), Francesca Ghidini (Avvocato del Foro di Milano, si occupa di Diritto del Lavoro. Nel febbraio 2018, ha fondato lo Studio Legale Ghidini con lo scopo di fornire al Cliente soluzioni “tailor made” tempestive ed efficaci) e Silvia Amato Petragnani (Esperta di comunicazione visuale e grafica, Ufficio Stampa nazionale e fondatrice “Scuola Cinema Sud”).