Capaci, il festival Falcone e Borsellino quest’anno si fa online

Torna per il terzo anno consecutivo il festival del teatro amatoriale Falcone e Borsellino organizzato da I Teatranti Instabili a Capaci. Quest’anno non si aprirà il sipario, ma si svolgerà sul web, a causa delle limitazioni imposte dal periodo di pandemia.

 

La compagnia ha voluto dare continuità a quello che è un contributo attivo alla memoria di coloro che per la loro terra hanno sacrificato la loro vita. In scaletta un monologo del comico Chris Clun, scritto apposta per il festival, per questo 23 maggio, per fare memoria usando la memoria. I bambini di Capaci, che fanno parte de I Teatranti Junior, invece interpreteranno il testo di Buttitta “Cosa è la mafia” musicato da Busacca. Ognuno a modo suo, con la sua personalità e con la sua voglia di fare, tutti insieme.

Sulla melodia antica di Busacca sono stati montati i video rivisitati dai bambini in chiave rap. L’idea era che i linguaggi cambiano, i contesti pure, ma di base la musica è sempre quella. E pure le tematiche sono ancora attualissime. I contributi video delle compagnie teatrali e dei musicisti amatoriali saranno pubblicati sulla pagina Facebook de I Teatranti Instabili e del Festival Falcone e Borsellino, così come l’intervento della presentatrice Giada Lo Porto e quelli degli assessori Aldo Sollami e Rita Di Maggio, del presidente Uilt Lillo Ciotta, del presidente delle sezioni antiracket e antiusura Matteo Pezzino e del presidente di confartigianato sezione turismo sport e spettacolo Davide Morici.

“Non potevamo di certo fermarci – dice Maria Ansaldi direttrice artistica e mente creativa del Festival Falcone e Borsellino – noi continuiamo perché l’arte è bellezza e se riusciremo a strappare anche solo un sorriso con le nostre performance allora avremo fatto bene il nostro compito, soprattutto in questo periodo”. Il tema portante del festival ieri, e oggi più che mai, è appunto “La bellezza salverà il mondo”, ripresa dalla frase del principe Miškin ne l’Idiota di Dostoevskij. “Perché è di bellezza che abbiamo bisogno – dicono I Teatranti Instabili – per far rinascere il nostro paese, la nostra terra, per destare le coscienze sopite e fare divampare gli animi giovani, per illuminare il futuro di questa splendida terra che è la nostra Sicilia”.

E dopo Chris Clun, il secondo intervento a supporto del festival è dato dal musicista, compositore e polistrumentista Massimo Patti, che ha composto la base su cui i bambini hanno impersonato i loro omaggio musicale ed anche il brano Luglio ’92. Alla regia, audio, video e direzione tecnica sempre Francesco Davì.