CATANIA – «Dopo un anno e mezzo durissimo, sosteniamo la ripartenza di tutta la filiera del teatro, della musica e dell’arte, fatta di imprese, lavoratori e artisti di ogni genere. Un lavoro di valenza sociale che è connesso al sistema produttivo cittadino, di cui il mondo dell’arte per noi è tratto vitale. Catania per tre mesi si trasforma in un teatro a cielo aperto, unendo le forze tra istituzioni e organizzazioni associate che promuovono talenti, competenze e capacità espressive che animano il mondo della cultura». Queste le parole del sindaco di Catania Salvo Pogliese, alla ripresa degli eventi di Catania Summer Fest, dopo la breve pausa ferragostana di tre giorni.
Grazie al Cartellone promosso dal Comune di Catania, con la collaborazione della Città Metropolitana, le location più suggestive del capoluogo etneo stanno tornando a vivere: «Sono oltre 70 le associazioni, i piccoli teatri e le compagnie, le agenzie di spettacoli e concerti – continua il sindaco – chiamati a raccolta per costruire un calendario di eventi per turisti e cittadini, con 235 appuntamenti in 90 serate. Realtà che a loro volta coinvolgono piccole imprese, maestranze e freelance del comparto, per mettere in moto la macchina e arrivare puntuali all’appuntamento con il palcoscenico».
I lavoratori coinvolti nell’industria culturale locale sono centinaia, che attraverso Catania Summer Fest hanno avuto una piccola boccata d’ossigeno e uno spazio per esprimersi. «Il mondo della cultura è un vero patrimonio fatto innanzitutto di persone, dove a farla da padrona sono talento e valore, ma in un contesto che va sostenuto anche e soprattutto economicamente, per consentire a estro e creatività di dispiegare la sua forza propulsiva – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Catania Barbara Mirabella – oltre ai grandi artisti nazionali – come la Bertè e Max Pezzali – oltre ai giovani che spopolano tra i giovani – come Aka7even, Psicologi, Random, Fast Animals – oltre allo splendido programma del BellininFest, nelle nostre piazze in questi giorni e in quelli a venire, si esibiranno tantissime eccellenze del territorio, che rappresentano una vera e propria ricchezza, un patrimonio da preservare, in grado anche di creare possibilità occupazionali e nuovi modelli di imprenditorialità».
«Abbiamo creato un canale di accesso alla cultura in un periodo davvero critico e delicato – conclude il primo cittadino Salvo Pogliese – consapevoli che oggi più che mai serve avere un territorio attrattivo al servizio del turismo, rigenerando un settore che produce valore per tutti i cittadini colpiti dalla pandemia. Un’offerta di eventi trasversale che accompagna la proposta territoriale di Catania e del sud est della Sicilia, che anche i turisti tornati in gran numero apprezzano unitamente alle bellezze storiche e architettoniche del capoluogo etneo, fulcro di interessi della parte più vivace dell’Isola».