Centro Teatrale Bresciano: Siamo qui riuniti. O della democrazia imperfetta

Uno spettacolo per parlare di democrazia alle nuove generazioni: questo è Siamo qui riuniti. O della democrazia imperfetta, il prossimo evento in cartellone per la Stagione di prosa del Centro Teatrale Bresciano.

Creato nel 2005, produzione Teatro delle Briciole, lo spettacolo è stato rappresentato centinaia di volte in tutta Italia da Bruno Stori – che cura la regia – e visto da migliaia di adolescenti. Oggi l’opera vede una seconda edizione con un nuovo attore, Filippo Carrozzo, in una sorta di doverosa trasmissione di saperi da attore ad attore.

In scena per la cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace, Siamo qui riuniti. O della democrazia imperfetta è il quinto appuntamento del palinsesto 2024/2025 dello Stabile cittadino: sarà al Teatro Renato Borsoni di Brescia (via Milano, 83) il 6 e il 7 novembre 2024, alle ore 20.30.

I biglietti per lo spettacolo sono esauriti. A partire da mezz’ora prima dell’inizio di ogni recita, verrà stilata una lista d’attesa – redatta in ordine d’arrivo presso il Teatro Borsoni – per la messa in vendita di eventuali biglietti di rinunciatari.

Lo spettacolo è una produzione Quintavalla – Stori, interpretata da Filippo Carrozzo. Testo e regia sono di Letizia Quintavalla e Bruno Stori, le musiche sono di Alessandro Nidi, la consulenza storica di Irene di Jorio.

Siamo qui riuniti. O della democrazia imperfetta è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.

Condotto per mano dall’attore in un ironico e istruttivo viaggio nel tempo – che ha inizio dalla culla della democrazia, l’Atene di 2500 anni fa – il pubblico approderà sorpreso a un oggi carico di contraddizioni e disuguaglianze, scoprendo o riscoprendo le tante imperfezioni, le storture, i “camuffamenti” delle democrazie del nostro tempo.

“Sarà curioso allora avvedersi – scrivono gli autori e registi – di come la democrazia non sia una conquista acquisita, né d’altronde una sterile utopia, ma sia invece un tentativo in movimento, un’affascinante ipotesi di lavoro, una tensione ancora da agire”.

Lo spettacolo è parte di un percorso creativo di Bruno Stori e Letizia Quintavalla, Politoi, vincitore nel 2011 dell’Eolo Awards (premio alle eccellenze del teatro per ragazzi) come miglior progetto produttivo. Politoi è composto da tre spettacoli – I Grandi Dittatori, Siamo qui riuniti e Scholè – che affrontano in modo alto e diretto ma nello stesso tempo lieve il tema della politica, della scuola e del sapere. Attraverso di essi, la storica compagnia di Parma ha voluto riscrivere per le nuove generazioni un “alfabeto civico sociale” in cui riposizionare i concetti di libertà, democrazia e scuola.