CHAMOISic, il festival di “altra musica in alta quota” diretto dal trombettista torinese Giorgio Li Calzi, accende quest’anno la sua quattordicesima candelina e festeggia con un cartellone di artisti internazionali, produzioni originali e prime italiane: 15 concerti tutti ad ingresso gratuito, diffusi in 7 Comuni ed Enti della Valle d’Aosta dal 2 luglio al 14 agosto oltre alle 3 giornate full immersion nella Perla Alpina Chamois il 21, 22 e 23 luglio.
Il tema di questa edizione è “VIVENTE”, per testimoniare alcuni aspetti della vita che resiste al predominio antropico, della vita che non è solo legata alla specie animale notoriamente più evoluta. Proprio per sottolineare l’importanza della musica come forma d’arte in grado di connettere attraverso un’esperienza emotiva condivisa, è stato pensato un evento rivolto a un pubblico di cani, accompagnati dai loro compagni umani.
Il programma 2023 vuole collocarsi, come da tradizione, fuori da ogni logica commerciale, confermando il legame con la musica contemporanea, sperimentale, elettronica, improvvisativa, della tradizione e perseverando nell’accostare differenti linguaggi musicali. |
Prima di fare lo zaino dovete sapere che… |
Per la prima volta nella storia del festival, l’organizzazione ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Eppela per sostenere una parte dei costi artistici, tecnici e logistici. Vi invitiamo a visionare la pagina del progetto ed il video che spiega la situazione. Un festival sempre più bello lo facciamo insieme: https://www.eppela.com/projects/9806 LA XIV EDIZIONE OSPITERÀ ARTISTI CHE RAPPRESENTANO LA DIVERSITÀ E L’UNICITÀ DI CULTURE E TRADIZIONI CHE RESISTONO NONOSTANTE LA GLOBALIZZAZIONE E IL FORTE SEGNO DELLA CONTEMPORANEITÀ DA CUI NON SI PUÒ PRESCINDERE. n questo contesto si colloca il concerto dei Pigmei Aka, l’ensemble Ndima (“foresta” in lingua aka), gruppo di artisti (cantanti, danzatori e musicisti), provenienti dalla Repubblica del Congo per l’unico concerto in esclusiva italiana previsto nella piazza di Chamois domenica 23 luglio. Gli Aka sono un popolo che pratica la musica su base quotidiana. Questa è utilizzata in varie circostanze specifiche della comunità, quali musiche dedicate agli spiriti della foresta, rituali per la caccia o per guarigioni, canzoni di cordoglio o di intrattenimento, o legate alla divinazione o alla sessualità. Il “Canto polifonico dei Pigmei Aka dell’Africa Centrale” è entrato ufficialmente nella Lista Unesco dei Tesori Culturali Intangibili dell’Umanità nel 2003. Il concerto sarà introdotto da una conferenza di Sorel Eta, musicista ed etnologo congolese. Un altro evento connotato da mix di suoni e culture è il concerto di Al-Qasar in data unica italiana a Chamois sabato 22 luglio: gruppo di provenienza mediorientale nato dall’estro di Thomas Attar Bellier, chitarrista e suonatore di oud, già membro di band metal e psych-rock non solo mediorientali, e dall’incontro con il cantante marocchino Jaouad El Garouge. Nel loro ultimo album, “Who are we” sono presenti icone del rock e del punk come Jello Biafra e Lee Ranaldo. In questa occasione gli Al-Qasar saranno accompagnati dalla cantante sudanese Alsarah.
Non mancano le produzioni originali. Il tema “vivente” connota in modo trasversale l’appuntamento site specific di venerdì 21 luglio in a Chamois: il “Dog concert” di Lola, Rahim, Emanuele Maniscalco e Ramon Moro. Si tratta di un concerto rivolto a un pubblico di cani insieme ai loro amici umani, con una scaletta che tiene conto dell’imprevedibilità della “risposta canina” e che, simbolicamente, vuole ricordare che su questo pianeta non siamo gli unici esseri viventi. «Penso che non esista una musica per cani. Ho capito però una cosa. Se io sto bene, Lola sta bene. L’intento mio e di Emanuele sarà quello di far entrare tutti in sintonia. Natura, animali, umani. Meglio se accompagnati, ad ogni modo, sensibili» (Ramon Moro). Produzione originale è anche il concerto proposto a Donnas sabato 8 luglio che vede impegnati la Banda Osiris e la Banda Musicale di Donnas, con la proposta di una innovativa e spassosa contaminazione sonora sulle note di “Pierino e il lupo” di Sergej Prokof’ev.
CHAMOISic anche quest’anno dà ampio spazio alle donne, valorizzando il talento femminile e ponendo al centro della riflessione il ruolo delle donne nella cultura contemporanea e la questione di parità di genere, tema attuale anche nel contesto artistico.
A Chamois, sabato 22 luglio ospiteremo il Coro Spontaneo Femminile Val Resia, con i canti tradizionali di altre montagne, quelle del Friuli-Venezia-Giulia, in una continuità paesaggistica e di ricerca linguistica che ben si colloca nel territorio valdostano.
Alla Cittadella dei Giovani di Aosta, in collaborazione con TIDA, Teatro Instabile di Aosta, domenica 2 luglio sarà presente Baby Dee, voce e pianoforte, performer transgender: uno di quei rari esempi in cui il corpo, il genio, la polistrumentista, la cantautrice e la compositrice sono intrinsecamente legati, una trama fitta di esperienza, di resistenza, di denuncia, di narrazione. Una varietà di generi musicali e sonorità culturali connota il concerto di Francesco Guerri, violoncellista che spazia dalla musica improvvisata, all’elettroacustica, al rock. Lo ascolteremo sabato 22 luglio a Chamois, prima in piazza insieme a Valerio Corzani, poi di nuovo alla sera, in solo, presso l’Hotel Bellevue.
Nell’ottica interdisciplinare che da sempre caratterizza CHAMOISic, una presenza importante sarà, per l’appunto, quella di Valerio Corzani, musicista, autore e conduttore radiofonico (RAI Radio3), giornalista e fotografo. Scrive di musica per Il Manifesto, Alias, Il Giornale della Musica e molti altri magazine. Per Lonely Planet realizza reportage di viaggio e cura la rubrica “Soundscapes”. A Chamois, supportato da Francesco Guerri, presenterà un talk-concerto dedicato al violoncello da cui sarà ricavato un podcast che avrà diffusione nazionale grazie a Radio3.
Un mix innovativo di culture differenti è quello proposto dalla SFOM (Scuola di formazione e orientamento musicale di Aosta) giovedì 20 luglio ad Antey-Saint-André. Le formule di canto sacro della Santeria cubana sono state il tema al quale quest’anno la SFOM ha dedicato un apposito laboratorio per conoscerne più da vicino la ricchezza musicale e culturale. Il concerto si articola in due parti: nella prima le voci e le percussioni degli allievi della SFOM ci restituiranno l’intenso percorso affrontato durante l’anno; nella seconda sarà Cuba, quella vera, rappresentata da musicisti nati e cresciuti nell’Isla tra la rumba e il son, a portarci in un clima caraibico pieno di storia e buona musica, con un’esplosione di ritmo e allegria.
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