Lo storico Claudio Modena ha accolto nella sua casa la giornalista Barbara Braghin che le ha chiesto di fargli un’intervista. Nato nel 1952 a Porto Tolle (Rovigo), vive tra Roma e il Delta del Po. Storico, scrittore, saggista, studioso del periodo risorgimentale e della valorizzazione del patrimonio artistico. Dopo tante pubblicazioni di libri, quest’anno, Modena, ha scritto “Giacomo Matteotti nel centenario della morte, l’arte come ricordo e memoria” con Luciano Zerbinati, Silvana Editoriale 2024.
Qual è la particolarità di questo suo lavoro?
Si tratta di un volume molto particolare realizzato con gli allievi e docenti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, che hanno realizzato delle opere che illustrano la vita di Matteotti. Molto interessate è il fumetto in merito all’ultimo discorso di Matteotti, pronunciato alla Camera dei deputati il 30 maggio 1924.
So che la sua tesi di laurea è particolare. Ce la può raccontare?
Mi sono laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico politico allʼUniversità “La Sapienza” di Roma, discutendo la tesi di laurea su ‟Giacomo Matteotti e la sua azione politico-amministrativa nel Polesine, con Gabriele De Rosa e Renzo De Felice.
Ha vissuto a Roma. Che lavoro svolgeva?
Ho lavorato al Ministero della Marina, in qualità di Ufficiale di Marina, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e, al Ministero dell’Ambiente, rivedendo le funzioni di vice Consigliere ministeriale di molti ministri e sottosegretari di Stato.
Lei è considerato una delle menti più brillanti dell’Italia contemporanea. Nel suo curriculum vanta incarichi prestigiosi. Ce li può raccontare?
Ho fatto parte, tra i molteplici incarichi, della segreteria tecnica per la realizzazione del Mose di Venezia e della Commissione nazionale della cultura dell’Unesco, con i più grandi uomini di cultura del Novecento, tra questi, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia, Piero Angela.
Nella sua casa si respira cultura. Ci sono quadri importanti, conferimenti prestigiosi e libri appartenenti alle famiglie nobili. Senza parlare dei numerosi premi che ha ricevuto. Qui ne vedo tanti ma tanti sono ancora negli scatoloni, visto che sta ancora sistemando tutte le sue cose.
Quando ha pubblicato il suo primo lavoro?
Nel 1982, in occasione del centenario della morte di Giuseppe Garibaldi: Angelo Brunetti detto Ciceruacchio, Prefazione di Ruggero Orlando.
E opere ha scritto negli ultimi anni che vogliamo ricordare?
Ciceruacchio. Angelo Brunetti capopopolo di Roma patriota del Risorgimento, Prefazione di Giulio Andreotti, Rizzoli 2000; rieditato con il titolo: Ciceruacchio. Angelo Brunetti capopopolo di Roma, Prefazione di Giulio Andeotti, Mursia 2011, Premio Righetto ‟150° anniversario dellʼUnità dʼItaliaˮ, Medaglia dʼOro conferita dallʼIstituto di Studi Storici San Pio IX, Diploma di Merito conferito dallʼIstituto Internazionale di Studi Giuseppe Garibaldi. Il volume fu recensito dalla maggior parte dei quotidiani nazionali; sul Corriere della Sera da Paolo Mieli e venne presentato, tra l’altro, nel giardino della Sinagoga di Roma. Inoltre, Paolo Mieli, ha dedicato al volume e a Claudio Modena un capitolo nel suo libro Le verità nascoste. Trenta casi di manipolazione della storia. Claudio Modena è considerato lo studioso di riferimento e più preparato sulla figura di Ciceruacchio, il patriota romano che venne fucilato a Porto Tolle assieme ai suoi figli e ad alcuni patrioti nel 1849.
Giuseppe e Anita Garibaldi. Una storia dʼamore e di battaglie, Prefazione di Romano Ugolini, Editori Riuniti 2007, rieditato con il titolo: Rosso Anita. Garibaldi, lʼAmore, la Patria, DEdʼA 2012, tradotto in russo (due edizioni); Premio Internazionale “Due Mondi – Secondo Centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi”, “Premio Montecitorio”, “Premio Eudonnaˮ. Molto interessante la prima presentazione del volume tenuta a Roma, relatori: Emanuele Filiberto di Savoia e Giuseppe Costante Garibaldi, i due discendenti dei protagonisti dell’incontro di Teano.
Inoltre, ha curato numerose opere. Tra cui…
Giacomo Matteotti 1885-1985. Riformismo e Antifascismo, Introduzione di Gianni Baget Bozzo, Prefazione di Luciano Lama, Commemorazioni di Bettino Craxi e di Giuseppe Saragat, Ediesse 1985, “Premio Dante Alighieri”, “Premio Leonardo da Vinci”. Il libro raccoglie la documentazione che Modena ha utilizzato per la tesi di laurea. Ha avuto una grande risonanza nazionale, fu ricevuto dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Giovanni Spadolini, che scrisse un intervento del volume, definì Claudio Modena “il giovane intellettuale a tutto tondo della Valle del Po”.
Nicola Badaloni. Interventi parlamentari, scritti politici e scientifici, corrispondenze, Minelliana 2000, Prefazioni di Rita Levi Montalcini, Massimo Cacciari, Franco Foschi, Postfazione di Giancarlo Galan, “Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri”, “Premio delle Nazioni Italia nel mondo”. Si tratta di un monumentale volume, unico nel suo genere, frutto di molti anni di studi e ricerche e raccoglie la vita del medico dei pellagrosi del Polesine, deputato, senatore del Regno, professore, morto a Trecenta, quasi in miseria. A quel tempo vigeva lo Statuto Albertino e, i deputati e i senatori non percepivano alcun compenso e neppure il vitalizio.
L’avvocato di Matteotti. Pasquale Galliano Magno, Prefazioni di Mauro Canali e Angelo G. Sabatini, Interventi di Filippo Paziente e Nicola Palombaro, Apogeo Editore 2014. Il personaggio dell’avvocato di Matteotti, Pasquale Galliano Magno, è stato portato alla luce grazie al libro curato da Modena, edito dall’Editore adriese Apogeo. Dal libro sono state rielaborate due rappresentazioni teatrali che sono tutt’ora rappresentate in occasione del centenario di Matteotti.
Prediche agli uomini di Governo di Antonio Vieira, con una Omelia di Sua Santità Papa Francesco, Introduzione di Giorgio La Pira, Palombi Editori 2017. Il volume contiene una serie di prediche di carattere politico di grande attualità di Vieira. E’ stato presentato nella Basilica di San Marco al Campidoglio di Roma dal cardinale José Tolentino de Mendonca, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione:
Anime di carta. Lettere dal fronte e al Re (1915-18), Prefazione di Bernard Ardura, Edilet-Edilazio 2018, Medaglia Aurata, conferita dalla Norman Academy. Un volume molto interessante, sono raccolte una serie di lettere di militari morti al fronte e una carrellata di lettere anonime al Re. Di grande pregio è il saggio storico di Modena e, secondo il suo stile, è considerato un libro dentro il libro.