Sono oltre 4 milioni i poveri in Italia che nelle feste di Natale sono costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari a causa della crisi economica legata al Covid. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati della Fondazione Divulga diffusa in occasione della prima giornata della “Spesa sospesa del contadino”, l’iniziativa di solidarietà promossa dagli agricoltori nei mercati di Campagna Amica e negli agriturismi in tutta Italia per aiutare a combattere le nuove povertà e offrire ai più bisognosi delle festività più serene.
La nuova ondata di contagi – sottolinea la Coldiretti – non limita solo la convivialità durante le feste di fine anno ma ha anche peggiorato la situazione di quanti si trovano in uno stato di precarietà.
A preoccupare è soprattutto la fascia di anziani over 65 soli in condizioni di povertà assoluta, ben 230mila secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, che vedono aggravarsi la propria condizione di isolamento anche a causa delle misure contenute nell’ultimo Dpcm che limitano gli spostamenti per Natale e Capodanno e alla possibilità di passare le feste in compagnia.
Ma fra i nuovi poveri nel Natale al tempo del Covid – sottolinea la Coldiretti – ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.
Non a caso – spiega Coldiretti – secondo l’ultima indagine di Eurobarometro nel quadro della pandemia di coronavirus quasi un italiano su quattro (39%) afferma che la propria condizione finanziaria è negativa contro il 28% della media europea, mentre il 37% definisce cattiva la sua situazione lavorativa (rispetto al 24% della Ue).
Le situazioni di difficoltà sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticità – continua la Coldiretti – si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma condizioni diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove più duramente ha colpito l’emergenza sanitaria, stando agli ultimi dati Fead.
“C’è una larga parte della popolazione italiana che in questo momento vive grandi sofferenze a causa della crisi economica e sociale provocata dall’emergenza e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro” ha ricordato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare che “è necessario subito accelerare gli acquisti di cibi e bevande Made in Italy di qualità previsti dalle misure per l’emergenza Covid fortemente sostenute dalla Coldiretti per soddisfare le richieste di aiuto dei nuovi poveri”.