Covid, Aba Catania, “Curiosità” per far meno precaria l’Arte

Inaugurato il ciclo di talk dell’Accademia di Belle Arti etnea con l’incontro con Luca Lo Pinto, giovanissimo direttore del Macro di Roma, Museo-rivista che punta a coinvolgere un vasto pubblico…

“Praticare la curiosità”.

Questa la ricetta di Luca Lo Pinto per ridar fiato al sistema dell’Arte contemporanea travolto dalle radicali trasformazioni indotte dalla pandemia da Covid-19.

Lo Pinto, quarantenne direttore del Macro di Roma, Museo-rivista che punta a coinvolgere un vasto pubblico, ha aperto ieri il ciclo di talk sul “Sistema dell’arte contemporanea: le professioni”, organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catania su diverse piattaforme e social – Teams, Youtube, Facebook e Instagram – per dar vita a un dibattito sulle strategie con cui si sta affrontando, in tutt’Italia, il ripensamento del rapporto arte-pubblico.

“Un’intessante formula – ha affermato la presidente Lina Scalisi – e non soltanto perché si svolge via web. Sta nascendo una nuova maniera non solo di raccontare una realtà che cambia continuamente, ma di narrare esperienze mettendole a confronto, alla ricerca di modelli innovativi per discutere d’Arte. E l’esordio con Lo Pinto, direttore di un museo pensato per attrarre anche un pubblico se vogliamo meno sensibile ai tradizionali linguaggi dell’Arte, è un modo di intercettare i bisogni del presente”.

“Luca Lo Pinto – ha aggiunto Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’arte contemporanea dell’Aba e organizzatore del ciclo di incontri con la collega Ambra Stazzone – si è soffermato su alcuni aspetti fondamentali per uscire dall’attuale impasse: da una parte, come detto, praticare curiosità e dall’altra frequentare gli artisti nei loro studi. Sempre”.

“Credo – ha aggiunto – che siano gli unici modi possibili per vivere pienamente sin da giovanissimi l’esperienza dell’Arte contemporanea, con consapevolezza e passione. Vorrei quindi che i nostri allievi entrassero in questo dispositivo di pensiero sin dai loro primi passi in Accademia”.

E gli studenti, come ha confermato Ambra Stazzone, hanno seguito con passione l’evento.

“Non ci aspettavamo – ha detto la docente – questo gran numero di partecipanti fin dal primo incontro: circa trecento persone tra allievi e professori della nostra Accademia, ospiti esterni sia su Teams sia sui social. È stato interessante vedere con quanto anticonformismo Lo Pinto si approcci all’idea di museo. E il suo intervento, dopo una prima parte dedicata all’illustrazione dell’attività del Macro, ha visto la partecipazione attiva di diversi studenti”.

Coloro i quali volessero seguire l’incontro, registrato, possono farlo sul canale Youtube dell’Accademia di Belle Arti di Catania collegandosi a questo link

https://www.youtube.com/watch?v=3MneQq7fPmQ

Per indagare su come stiano mutando musei, curatori, gallerie, pagine culturali dei quotidiani, riviste, artisti, il ciclo “Sistema dell’arte contemporanea: le professioni”, comprenderà, prossimamente, incontri con importanti esponenti del Contemporaneo tra cui Gino Gianuizzi (Galleria Neon, Bologna), Dario Pappalardo (Robinson, Repubblica), Laura Cherubini (Accademia di Brera), Bettina Della Casa (Archivio Giulio Paolini, Torino) e altri.

L’organizzazione degli incontri e la documentazione che ne seguirà, è resa possibile dal lavoro di un team di docenti, cultori, studenti.

“In particolare – ha detto Ambra Stazzone – ringraziamo Isabella Gliozzo e Sebastian Passati per l’impegno profuso per questo primo incontro”.