LIPARI – Cosa unisce l’immagine con la parola, e quali possono essere le declinazioni possibili di questo incontro? Per scoprire alcune delle modalità, il festival “Isole. Dialoghi tra arte e letteratura” dall’8 all’11 luglio 2021, propone quattro serate – aperte gratuitamente al pubblico – che vedranno protagonisti alcuni dei nomi più interessanti degli ambiti artistici e letterari internazionali.
Ideato da Emanuele Lo Cascio, Paola Nicita ed Evelina Santangelo, che ne firmano la direzione artistica, in collaborazione con Paola Caridi e Alessandra Di Maio, “Isole. Dialoghi tra arte e letteratura” è organizzato dal Parco Archeologico di Lipari, diretto da Rosario Vilardo, con il sostegno dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, in collaborazione con Federalberghi Isole Eolie; Institut Français Palermo; Letterando in Fest, Sciacca; Galleria Giampaolo Abbondio, Todi; Associazione Culturale Le idee, Lipari.
Cuore del festival sarà proprio l’ex chiesa di Santa Caterina, nella cittadella fortificata che domina Lipari, nell’area del Parco archeologico delle Eolie con il suo grande museo dalla ricca collezione di reperti. È qui che attraverso esposizioni, performances, sonorità e letture, per quattro sere di luglio, artisti e scrittori, musicisti e narratori racconteranno al pubblico, a partire dal proprio lavoro, come nasce un’opera: ciascuno secondo la propria scelta espressiva, in una modalità che vuol essere al contempo profonda e leggera, rintracciando quell’idea di dialogo che è alla base del sapere e dell’incontro con l’altro.
“Isola nell’Isola, Lipari – sottolinea l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà -si conferma luogo fisico e spirituale di riflessione: uno spazio fisso nella fluidità del mare delle idee. Attraverso queste quattro giornate, la Parola, strumento principe della comunicazione, diventa il ponte tra realtà ed esperienze diverse che si raccontano. Da Lipari il Parco archeologico delle Eolie recupera la propria centralità come luogo che custodisce e racconta la storia millenaria della Sicilia e che, attraverso quest’iniziativa, si propone come cenacolo in cui ospitare un confronto dialettico e creativo fra artisti e pensatori in un momento di incontro e di ritrovata convivialità”.
Il direttore del Parco, architetto Rosario Vilardo: “Incoraggiati dal gradimento del pubblico, il festival “Isole” torna al Parco Archeologico delle Eolie. Un’esperienza positiva, che conferma il ruolo del Parco come polo culturale delle Eolie e potente attrattore di conoscenza e svago di qualità che, partendo dal nucleo fondamentale della collezione archeologica, accoglie e abbraccia le altre discipline come le espressioni figurative, teatrali, artistiche, letterarie e cinematografiche”.
Dell’ambizione di fare di un’isola, Lipari, un centro di riflessione e dibattito parlano i direttori artistici della manifestazione, Emanuele Lo Cascio, Paola Nicita ed Evelina Santangelo: “Isole è il primo festival in Sicilia che mette in relazione arte e letteratura in tutte le loro forme, con l’intento di indagare i legami tra dimensione visiva e parola, creando le condizioni per un dialogo tra pubblico, artisti e scrittori. L’ambizione è quella di fare di un’isola, Lipari, luogo fisico separato e periferico, un centro di riflessione e dibattito, in cui confluiscono voci e sguardi da diverse parti del mondo”.
Si comincia giovedì 8 luglio (ore 18,30) con la mostra di Binta Diaw, giovane artista italo-senegalese che, in Sicilia per la prima volta, indaga sui temi dell’identità. A Lipari l’artista porterà in mostra alcuni lavori fotografici e l’opera “AFR…”, dedicata al rapporto spezzato con l’Africa e visitabile fino al 18 agosto 2021. A seguire (ore 19) “Radici”: l’artista Diaw dialoga sul tema della decolonizzazione culturale con Alessandra Di Maio, docente universitaria esperta in postcolonialismo e africanista, e Paola Nicita, critica d’arte, docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo; conclude la prima serata il concerto di Chris Obehi, musicista nigeriano che ha scelto di dedicarsi al repertorio di Rosa Balistreri, rintracciando in queste sonorità radici comuni alla sua storia.
Venerdì 9 luglio (ore 18,30) il curatore austriaco Jürgen Weishaupl, presenterà a Lipari in anteprima “The Pavillion”, progetto in realtà aumentata dell’artista Eva Schelegel, già curatrice del Padiglione Austrai alla Biennale di Venezia. Si tratta di una app per cellulare o tablet messa a disposizione del pubblico del festival, con cui sarà possibile materializzare alcune sculture in realtà aumentata, semplicemente inquadrando con il cellulare il codice sorgente QR collocato negli spazi esterni del Castello: lo schermo del proprio cellulare mostrerà grandi sculture e pianeti, invisibili nella realtà ma visibili attraverso lo smartphone. A seguire, (19,00) “Dietro la porta”, narrazione musicale di Yousif Latif Jaralla, cantastorie iracheno che a Lipari con il suo tamburo e il suo ritmo circolare, proporrà una sua opera che parla degli incolmabili vuoti della memoria. Scrive il cantastorie Jaralla: <Dove si nascondono i ricordi che mancano?” Taciturni senza luce né colore, senza tempo né presenza, ma come dei fantasmi aleggiano intorno, come dei brusii dentro la mente>. Alle 19,30 l’incontro “Memorie”, vedrà la conversazione fra Paola Caridi, scrittrice esperta di Medio Oriente, Vittorio Longhi, scrittore e giornalista impegnato su tematiche di diritti umani e questioni internazionali, e la scrittrice e poetessa Christina Ubah Ali Farah, vincitrice del Premio Vittorini con “Madre piccola”, per analizzare alcuni aspetti del significato della memoria.
Sabato 10 luglio (ore 18,30) si comincia con la lettura “I tarocchi della narrazione” a cura di Evelina Santangelo scrittrice, editor di Einaudi, co-curatrice del festival “Isole”.
Seguirà (ore 19), introdotta da Eric Biagi, direttore dell’Institut Français di Palermo, la performance degli artisti Silvia Maglioni e Graeme Thomson, “Dark matter cinema tarot”, celebri frammenti cinematografici trasformati nelle immagini del gioco dei tarocchi, speciali carte-immagini che gli artisti leggeranno in dialogo con il pubblico. Per le giornate del festival sarà visibile anche “Underwritten By Shadow Still”, film con fotogrammi sottotitolati, tratti dalla storia del cinema, che nella loro sequenza creano uno storytelling inedito. A chiudere la serata, alle 20,30 sarà la performance musicale “Vagabondaggi sudamericani”, con Pietro Lo Cascio alla chitarra e Wolfram Syfuss al contrabbasso.
Domenica 11 luglio (ore 19,00) “Siamo ciò che scriviamo” vede protagoniste due figure femminili della scrittura come Helena Janeczek, già vincitrice del Premio Strega 2018 con il libro “La ragazza con la Leica” (biografia di Gerda Taro, compagna di Robert Capa e prima fotoreporter caduta in guerra) e la scrittrice e poetessa Cristina Ubah Ali Farah, scrittrice e poetessa.
A seguire, la conclusione del festival “Isole” è affidata ad una jam session con Wolfram Syfuss, Cristina Ubah Ali Farah, Yousif Latif Jaralla, Pietro Lo Cascio, per una performance che attraversa e ricuce fra loro musica, poesia e narrazione, nello spirito del dialogo fra arte e letteratura che è la cifra distintiva del festival. Tutti gli eventi del festival “Isole” sono gratuiti.