PALERMO – Dalle abbazie normanne immerse nella natura alla villa gattopardiana, dalle chiesa dei mercanti catalani all’inedito Museo della fauna dell’Università: Messina supera le 1400 presenze (la Prefettura è stata visitatissima nell’unico weekend di apertura) e si avvicina al secondo fine settimana delle Vie dei Tesori. Bisognerà dividersi tra le chiese, i Forti e le gite fuori porta, magari sui laghetti di Ganzirri in compagnia dei cocciolari o in vista alla bellissima abbazia di Mili, che fa parte del circuito di Italia Romanica e apre questo weekend e il prossimo.
Le città coinvolte nel festival sono dieci – oltre a Messina, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Alcamo, Bagheria, Termini Imerese, Corleone, Caltanissetta, Enna – tra luoghi inediti, passeggiate d’autore ed esperienze imperdibili. Ma sono soltanto alcune suggestioni di un programma fittissimo organizzato dalle Vie dei Tesori con il supporto di Unicredit come main sponsor, con la collaborazione di Poste Italiane e di tutte le amministrazioni sul territorio. Info, luoghi, esperienze, passeggiate, e acquisto coupon sul sito www.leviedeitesori.com
Sabato e domenica (23 e 24 settembre) Messina apre il Seminario Arcivescovile, che conserva i celebri bozzetti e cartoni di Aristide Sartori per i mosaici del Duomo. Questa settimana ritorna l’antica chiesa abbaziale voluta dal gran conte Ruggero, Santa Maria di Mili nata con il convento nel 1090 su un cenobio bizantino; e si visita il Santuario di san Francesco dove è esposta eccezionalmente la statua argentea di Sant’Antonio da Padova del Juvarra. Alla chiesetta di San Giovanni di Malta raccontano la storia di San Placido, patrizio e monaco; nella cappella di Gesù e Maria delle Trombe, vi mostrano il Bambinello miracoloso; nella “gogna” di Castel Gonzaga parrà di ascoltare le urla dei condannati, nel giardino del monastero di San Placido Canonero si scopre una piccola Cuba. Da scoprire le preziose collezioni universitarie: le maioliche Zipelli e i reperti dei Gesuiti, ma soprattutto l’inedita collezione di fauna fossile alla SS.Annunziata. Se amate l’arte contemporanea non potete perdere le tele di Guttuso alla galleria d’arte moderna e contemporanea “Lucio Barbera”. A Forte San Salvatore è giusto dedicare una preghiera alla Madonnina, guardando lo Stretto. La passeggiata seguirà i riferimenti di Messina mariana, ma si andrà fuori porta per raggiungere il borgo di Alì e assaggiare un formaggio squisito assieme ai pastori. I bambini potranno accarezzare i pony da Mater Vitae o partecipare alla caccia al tesoro tra gli animali da cortile di Villarè.