L’incantevole scorcio immerso in pieno centro storico, l’Alberata Dante Alighieri di Tarquinia, piccolo e suggestivo paese in provincia di Viterbo, sarà lo scenario del concerto firmato Vittorio Cuculo Quartet feat. Gegè Munari, sfavillante formazione costituita da Vittorio Cuculo (sax soprano e sax alto), Danilo Blaiotta (pianoforte), Enrico Mianulli (contrabbasso) e da un’autentica leggenda vivente come Gegè Munari (batteria). Un live, questo, in occasione del Tarquinia Jazz Summer Festival 2021, rassegna di assoluto livello diretta dalla Wow Records di Felice Tazzini e Francesco Pierotti e realizzata in collaborazione con il Comune di Tarquinia.
L’evento, in programma giovedì 19 agosto alle 22:00, sarà un concerto di presentazione della nuova creatura discografica del Vittorio Cuculo Quartet Incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina Foronovana, album intitolato Ensemble, live in cui sarà presente anche la talentuosa e giovane cantante Lucia Filaci che interpreterà Brava (storica canzone scritta da Bruno Canfora e portata al successo dall’immensa Mina). Pubblicato dall’etichetta Wow Records di Felice Tazzini e Francesco Pierotti, il 18 maggio 2021, oltre a due luminosi talenti come Danilo Blaiotta ed Enrico Mianulli, insieme a un’autentica icona sacra del jazz nazionale e internazionale del calibro di Gegè Munari, in questo progetto figurano i Sassofoni della Filarmonica Sabina Foronovana, estremamente importanti nell’apportare un significativo contributo a livello di sound, l’aggraziata voce (appunto) di Lucia Filaci (in Brava), l’ottimo chitarrista e arrangiatore Roberto Spadoni (in Io non Ridevo, Fuga di Notizie e Bye-Ya) e il brillante percussionista Dimitri Fabrizi (marimba in Misty). La tracklist è formata da nove brani, di cui Donna Lee (Charlie Parker, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), Misty (Errol Garner, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), Brava (Bruno Canfora, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), My Funny Valentine (Richards Rodgers–Lorenz Hart, arrangiamento di Massimo Valentini anche della live version), Caravan (Juan Tizol–Duke Ellington, arrangiamento di Mario Corvini) e Bye-Ya (Thelonious Monk, arrangiamento di Roberto Spadoni) sono famosissimi e rappresentativi standard appartenenti alla tradizione jazzistica (eccezion fatta per Brava), mentre Io non Ridevo e Fuga di Notizie sono composizioni originali frutto della fervida creatività di Spadoni. Ensemble è un disco ancorato alla tradizione del jazz, ma al contempo è pensato con l’intenzione di far emergere lo spirito di aggregazione fra tutti i musicisti. Impreziosito dall’incontro fra generazioni e personalità diverse, tutto il materiale musicale trova continuità e amalgama nelle sonorità proposte dal sax del leader del quartetto. Inoltre, Ensemble è arricchito dalle note di copertina di due giganti del jazz come Stefano Di Battista e Paolo Fresu, e da quelle siglate da Eugenio Rubei, patron dello storico jazz club Alexander Platz. Vittorio Cuculo si esprime così sul suo nuovo album: «Caratterizzato da uno spirito di incontro, Ensemble rappresenta un’idea di aggregazione fra generazioni diverse ed esperienze differenti, generi e stili musicali anch’essi diversi, mettendo in risalto la dimensione del “Noi”, importantissima nel fare musica, perché ci unisce, ci consente di stare insieme. E oggi, come non mai, questo è di vitale importanza. Inoltre, trattandosi del mio secondo CD (il mio primo è Between), il lavoro comprende un’orchestrazione per strumenti a fiato, dunque testimonia la voglia di condividere il percorso discografico con altri musicisti che suonano il mio stesso strumento. In sostanza, Ensemble è l’idea che il senso dell’appartenenza a un organismo più grande, in questo caso il jazz, debba essere recuperato e rinvigorito, donandogli acqua e linfa, così come si fa con una pianta, per farla crescere bella e robusta».
All’interno di un calendario qualitativamente eccellente, come quello del Tarquinia Jazz Summer Festival 2021, il concerto del Vittorio Cuculo Quartet feat. Gegè Munari è senza dubbio uno fra i più prestigiosi di questa edizione. Un live garanzia di energia comunicativa, incandescente swing e spettacolo allo stato puro, grazie all’inestimabile valore di Cuculo e dei suoi formidabili compagni di viaggio.
Biografia
In possesso di una grande padronanza strumentale, agilità di fraseggio, cantabilità ed estro, nonché profondo conoscitore del linguaggio bebop, Vittorio Cuculo è più che una promessa del sassofono jazz italiano. Il suo percorso di studi è ricco di borse di studio (compresa quella prestigiosissima della “Berklee College of Music” di Boston) e numerosi titoli come, ad esempio, il diploma di laurea presso la “Siena Jazz University” e quella al “Biennio Jazz” presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con il massimo dei voti, ma fa anche incetta di premi e riconoscimenti come, fra i tanti, il premio per solisti del “Concorso Randazzo”, il secondo posto al “Premio Internazionale Massimo Urbani” per “Solisti Jazz”, il premio come “Miglior Solista Strumentale” al concorso internazionale “Johnny Răducanu”, lo “European Jazz Award 2020” assegnatogli dal “Tuscia in Jazz Festival”, fino al recentissimo primo premio (ex aequo) ottenuto al “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi – Nuovi Talenti del Jazz Italiano” nella “Sezione Solisti”. Nonostante i suoi 27 anni, il sassofonista romano ha già condiviso il palco insieme a svariati nomi altisonanti del jazz italiano e internazionale, sia in contesti orchestrali che in formazioni ridotte, tra i quali: Bob Franceschini, Mark Sherman, Jesse Davis, Javier Girotto, Gegè Munari, Stefano Di Battista, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Enrico Intra, Marcello Rosa, Paolo Damiani, Massimo Nunzi, Maurizio Giammarco, Mario Corvini, Claudio Corvini, Maurizio Urbani, Emanuele Urso, Adriano Urso, Roberto Spadoni, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Greta Panettieri. Oltre a esibirsi in tutta Italia, sia nei famosi club che nei festival di prestigio, il suo talento è stato apprezzato pure fuori dai confini nazionali, in nazioni quali Polonia, Belgio, Francia, Russia, Germania, Romania. Diverse anche le sue esperienze mediatiche di una certa rilevanza, come Webnotte (Repubblica TV) e Rai Radio 3.