Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Hara: da gennaio accolte “solo” 127 donne, la pandemia

La rete antiviolenza dell’area Rho – Garbagnate fa il punto e lancia un’iniziativa di sensibilizzazione…

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Centro “Hara, ricomincio da me”, presidio di aiuto e protezione per le vittime di maltrattamento gestito da Fondazione Somaschi Onlus, fa, insieme a tutte le istituzioni aderenti alla Rete negli ambiti territoriali di Rho e Garbagnate, il bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno e lancia un’importante iniziativa di sensibilizzazione e informazione per i prossimi mesi.

I DATI – Confrontando il numero di donne che si sono rivolte al centro da gennaio 2020 a oggi con lo stesso intervallo di tempo relativo al 2019 emerge come quest’anno le richieste di aiuto siano sensibilmente diminuite: si è passati da 187 a 127 (67 dal distretto di Rho, 55 da quello di Garbagnate e 5 da altri territori).

Un calo che purtroppo non corrisponde a una riduzione dei maltrattamenti ma che, secondo la rete antiviolenza, è in buona parte dovuto all’emergenza sanitaria in corso: “Le restrizioni imposte dalla pandemia hanno reso estremamente difficile per le donne venire al centro o anche solo contattarci telefonicamente – afferma Chiara Sainaghi, responsabile dei servizi antiviolenza di Fondazione Somaschi – molte di loro sono diventate sorvegliate speciali e le situazioni di maltrattamento si sono spesso acuite a causa della convivenza forzata con l’autore di violenza, 24 ore su 24”.

Non a caso, a fronte di un numero inferiore di richieste complessivamente ricevute, il numero di donne messe in protezione, ovvero accolte con urgenza negli alloggi secretati di Fondazione Somaschi, è di poco inferiore all’anno scorso: ad oggi sono 6, con 10 minori (nel 2019 erano 8, con 12 minori).

Dai dati emerge sempre lo stesso profilo di donna che in media si rivolge al Centro Anti Violenza principalmente di nazionalità italiana (67%), nella maggioranza dei casi con figli (76%) di età compresa tra i 0 e 13 anni (30%), con un’occupazione (41%) e un discreto livello di istruzione (scuola secondaria di secondo grado (35%). Gli indicatori che cambiano leggermente sono quelli relativi all’età: la fascia maggiormente coinvolta rimane quella tra 35 e i 44 anni, ma si abbassa (dal 38% del 2019 al 27% del 2020). Aumentano invece le donne tra i 25 e 34 anni (16% nel 2019 contro 23% nel 2020) e tra i 45 e i 54 (13% contro 20%).
Nella maggioranza dei casi l’autore di violenza è il marito (31%) o il convivente (32%), seguiti da altri famigliari (padre, figlio, partner del genitore 14%). Il tipo di violenza subita è per lo più psicologica (97%) e fisica (47%), ma anche sessuale (8%) ed economica (4%).

Per questo ogni giorno il centro antiviolenza HARA, grazie a un’équipe specializzata composta da operatrici, psicologhe e avvocatesse, garantisce alle donne in difficoltà diversi servizi a titolo completamente gratuito: ascolto e sostegno psicologico, consulenza e assistenza legale, orientamento e supporto nella ricerca di lavoro, accompagnamento all’autonomia abitativa. Nei casi più critici è prevista anche l’accoglienza nelle case rifugio messe a disposizione da Fondazione Somaschi Onlus.

Ida Ramponi– direttore generale di ASST RHODENSE- sottolinea “l’importanza di aver strutturato una rete interistituzionale di supporto alle vittime di violenza che, anche in questo periodo di forte emergenza sanitaria, sta lavorando assiduamente e con forte coesione, per assicurare alle donne che ne avessero necessità di trovare pronta accoglienza, ascolto competente, orientamento e messa in protezione”.

Luigi Boffi – Amministratore Unico di Comuni Insieme: “Il Centro Antiviolenza Hara, rappresenta un grande passo avanti per i nostri Comuni, perché è frutto di un importante lavoro di sinergia tra i territori e gli specialisti del settore, che aiutano le donne a uscire dalla condizione di solitudine e sofferenza dovuta alla violenza di genere. Da qui ai prossimi mesi si rafforzerà ancor di più questo lavoro di rete per promuovere ulteriormente questo servizio con l’obiettivo di raggiungere molte più donne, la cui situazione è peggiorata per via dell’emergenza sanitaria”.

LA SENSIBILIZZAZIONE – Per rendere ancora più capillare la visibilità sul territorio del Centro Antiviolenza al fine di raggiungere un numero sempre maggiore di donne che si trovano in condizioni di difficoltà a causa di una relazione in cui subiscono violenza, tutte le istituzioni sinergicamente mettono in campo un’azione di sensibilizzazione concreta, rivolta all’intero territorio. L’idea è quella di promuovere una sensibilità diffusa: una Comunità realmente “amica della donne”, che diventa sentinella capace di fare per loro la differenza anche attraverso semplici gesti.

“Per essere più efficaci – affermano congiuntamente gli Assessori alle Politiche Sociali dei Comuni dell’Ambito Rhodense – il contrasto alla violenza sulle donne deve diventare sempre più trasversale.
Non solo le assistenti sociali che mantengono, direttamente o attraverso i diversi sportelli attivi nei comuni, ma l’intera cittadinanza può e deve essere parte attiva affinché le donne in difficoltà non si sentano sole ad affrontare situazioni che necessitano di soluzioni complesse. Per questo stiamo costruendo diverse sinergie con il territorio. In questo senso, in accordo con Confcommercio e Federfarma realizzeremo una serie di momenti di informazione-formazione gratuita curati da operatrici della rete, e rivolti principalmente ad alcune categorie di persone che più facilmente possono entrare in contatto con donne, come commercianti e farmacisti, ma anche a comuni cittadini che desiderino imparare i fondamentali utili a rapportarsi in modo corretto ed efficace con una potenziale vittima di violenza.”

“Le farmacie sul territorio aderiscono a questa iniziativa perché riteniamo sia giusto fare la nostra parte.” aggiunge Annarosa Racca Presidente di Federfarma Lombardia “La donna tradizionalmente si prende cura della salute della propria famiglia e infatti, le donne sono le principali frequentatrici della farmacia. Per questo motivo la farmacia è il luogo ideale per sensibilizzare su questi temi e aiutare le donne in difficoltà”.

Sarà questo il primo passaggio di una campagna comunicativa che si svilupperà come azione costante per tutto il 2021 e che vedrà anche il coinvolgimento delle realtà giovanili del territorio. Il progressivo coinvolgimento dei commercianti verrà reso visibile e concreto da una vetrofania che verrà consegnata a tutti gli esercizi commerciali che vorranno far parte di questa campagna.
Quali sono i segnali che devono far pensare a una condizione di maltrattamento? Quando e come si può tendere la mano a una donna in difficoltà? Come offrire il proprio aiuto anche attraverso un semplice gesto? Queste sono solo alcune delle domande alle quali risponderanno le operatrici nel corso dei momenti informativi. Gli incontri, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, si svolgeranno online, in diretta Facebook ospitate sulle pagine degli hub territoriali del Progetto Rica e visionabili anche sul profilo della Fondazione Somaschi. I primi due appuntamenti sono programmati per il 30 novembre alle ore 15 e il 14 dicembre alle ore 17 in diretta dalla pagina facebook dell’Hub di Cascina del Sole.

HARA: LE SEDI E GLI ORARI DI APERTURA – Bollate (via Piave 20, presso POT – Presidio ospedaliero territoriale dell’ASST Rhodense), aperta lunedì dalle 14.00 alle 18.00; martedì dalle 17.00 alle 20.00; venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e Rho (via Meda 20), aperta lunedì dalle 9.00 alle 13.00; martedì dalle 13.00 alle 17.00; mercoledì dalle 9.00 alle 13.00; giovedì dalle 15.00 alle 19.00; sabato dalle 14.30 alle 17.30. Il numero di telefono di riferimento è 3351820629, l’indirizzo email centroantiviolenza@fondazionesomaschi.it. A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia da COVID-19 al momento entrambi gli sportelli sono attivi a distanza: sono possibili colloqui telefonici, videochiamate, mail e, solo in caso di estrema necessità, di persona.

HARA, RICOMINCIO DA ME è una rete interistituzionale di contrasto alla violenza sulle donne che coinvolge 17 Comuni dell’area Rho Garbagnate (Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Settimo Milanese, Vanzago, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate M.se, Novate M.se, Paderno D., Senago, Solaro) e le due Aziende Consortili Sercop e Comuni Insieme, per una popolazione complessiva pari a 363.804 abitanti. Il capofila è il Comune di Rho.
Alla rete partecipano anche ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale), ATS – Città Metropolitana di Milano (Agenzia della Tutela della Salute), le Forze dell’Ordine, Dialogica Cooperativa Sociale e la Fondazione Somaschi Onlus.

FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS, insieme ad altre realtà del Terzo Settore, fa parte della Rete Antiviolenza del Comune di Milano e dell’hinterland. Nel capoluogo lombardo e in provincia gestisce complessivamente 5 centri antiviolenza principali più 5 sportelli decentrati. Solo nel 2019 queste strutture hanno accolto circa 550 richieste d’aiuto da parte di donne maltrattate: violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking da parte soprattutto di mariti, conviventi, compagni oppure ex coniugi/partner. Fondazione Somaschi gestisce inoltre 7 case protette dove garantisce un rifugio sicuro alle donne maltrattate, sole e con figli. www.fondazionesomaschi.it