Nell’anno in cui si celebra il ventennale della Fondazione Horcynus Orca e si concludono i primi dieci anni di vita della Fondazione di Comunità di Messina, l’Horcynus Festival, in prima sessione dal 19 luglio al 5 agosto e poi di nuovo in autunno, è dedicato alla “Bellezza” in arabo Jamal, “capace di accelerare processi di metamorfosi, possibili e necessarie” dice Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina. “Sempre di più, il Festival è il momento di incontro di veri e propri ‘nuclei di bellezza’, in relazione tra loro dentro un sistema euro-mediterraneo social-green coeso, innovativo, ricco di ‘bio-diversità’, aperto agli scambi di conoscenze e risorse, che le fondazioni messinesi e questo Festival accompagnano e promuovono”.
L’apertura del 19 luglio è affidata al musicista jazz Paolo Fresu. “Circa venti anni fa, Fresu festeggiò con un suo concerto al Teatro Savio la nascita imminente del Parco Horcynus Orca – spiegano Giacomo Farina e Luigi Polimeni, che all’Horcynus dirigono la sezione “Musica Nomade” – Oggi torna a suonare, questa volta a Capo Peloro, insieme a Dino Rubino e Marco Bardoscia, con lo spettacolo ‘Tempo di Chet’, ispirato al jazzista Chet Baker. Ma gli abbiamo già chiesto – aggiungono Farina e Polimeni – di aggiungere qualche inserto tipicamente mediterraneo”. A Fresu sarà assegnato il Premio Horcynus Orca 2021 per la sua grande carriera musicale e per una sensibilità sempre attenta al cambiamento, alle metamorfosi, alla promozione della propria idea di bellezza. Il concerto è in programma alle 21.30 e sarà preceduto, alle 18.30, dalla presentazione del libro La storia del jazz in 50 ritratti di Paolo Fresu e Vittorio Albani (Centauria Edizioni). La presentazione è a cura di Feltrinelli Messina e di Enrico Vita.
La sezione “Musica Nomade” propone anche il concerto del pianista italo-brasiliano Marcelo Cesena, in programma alle 20.00 di sabato 31 luglio. Nella prima parte le musiche saranno ispirate dalla visita dell’artista al quartiere di Fondo Saccà, a Messina, dove la Fondazione di Comunità è impegnata nella liberazione di decine di famiglie dalle centenarie baracche, nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana “Capacity”. Grazie anche ad un percorso laboratoriale organizzato in collaborazione con l’associazione “Hic et Nunc” con i bambini e i ragazzi di Fondo Saccà e gli studenti del Liceo Ainis che Cesena incontrerà al Centro Sociale di Fondo Saccà nei pomeriggi del 28, 29 e 30 luglio, il concerto racconterà la metamorfosi che Capacity ha reso possibile nel quartiere oggetto degli interventi. Nella seconda parte del concerto, il pianista, specializzato in colonne sonore, eseguirà un “Omaggio a Ennio Morricone”.
Il 20 luglio, con la rassegna “FuoriNorma”, festival itinerante ideato dal critico cinematografico Adriano Aprà, si apre la sezione cinematografica del Festival. Le proiezioni si terranno all’aperto, sul grande schermo del “Giardino delle Sabbie” di Capo Peloro. Ecco i titoli in programma, tutte proposte del cinema dell’Italia meridionale, con registi soprattutto siciliani ma anche calabresi e sardi: il 20 luglio The Rossellinis (2020, 98’), di Alessandro Rossellini, alle 21.00, e L’Agnello (ore 23.00), di Mario Piredda; il 21 luglio The strange sound of happiness, di Diego Pascal (ore 21.00) e Essi bruciano ancora, di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato (ore 23.00); il 22 luglio La città senza notte, di Alessandro Pescetta (ore 21.00) e Gesù è morto per i peccati degli altri, di Maria Arena (ore 23.00); il 23 luglio Sicilian Ghost Story, di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (ore 23.00). Durante la rassegna “FuoriNorma”, insieme ad Adriano Aprà e Paolo Benvenuti,msaranno ospiti del Festival, tutti i registi dei film in proiezione, in presenza o in collegamento video. A sera, i registi incontreranno il pubblico del Festival mentre nei pomeriggi incontreranno gli studenti del Dams di Messina, con cui il Festival prosegue la sua collaborazione per una Masterclass cinematografica.
Il 24 luglio è in programma la prima proiezione di “Arcipelaghi della Visione”, curata dal direttore artistico del cinema dell’Horcynus Festival, Franco Jannuzzi. Primo film in programma è Alice e il Sindaco, di Nicolas Parisier (ore 22.00, in Sala Consolo). “Un film sul rapporto tra filosofia e politica”, spiega il direttore artistico, prodotto da Guasco, gruppo di cineasti marchigiani che già cura il Festival di cinema indipendente CineOFF ad Offagna, provincia di Ancona. Il 25 luglio si proietta Come Niente, di Davide Como (ore 21.15). Ospiti gli attori Elena Casaccia e Fabrizio Saracinelli. Il 31 luglio è in programma Glass Boy, film per ragazzi di Samuele Rossi. L’1 agosto, con ospiti il distributore Paolo Minuto e il regista marocchino Elia Moutamid, sul grande schermo all’aperto ci sarà Kufid (ore 21.15), film intimista e attuale girato a Brescia in tempo di lockdown. A seguire, il racconto di un caso letterario sui generis con Il Mistero Henry Pick, del regista francese Rémi Bezançon (ore 23.00). Il 3 agosto la proposta è L’infraordinario in tempi non ordinari, di Nello Calabrò, della Compagna Zappalà Danza di Catania che sarà presente alla proiezione (ore 21.30): è un documentario sulla quarantena nel paese di Roccalumera. A seguire Un’educazione parigina, di Jean Paul Civeyrac (ore 22.15), una storia di amore per il cinema nella città del cinema, Parigi. Il 4 agosto, il film Il Condominio Inclinato, di Alberto Valtellina e Paolo Vitali (ore 21.00), girato in un condominio dalla particolare struttura architettonica, e Playtime, del regista, attore, mimo e sceneggiatore francese Jacques Tati (ore 22.30), racconto di una Parigi che negli anni ’60 accelera la sua trasformazione in città ultramoderna. In ultima serata, il 5 agosto, un grande classico: La vita nascosta, di Terrence Malick (ore 21.30), storia di un contadino obiettore di coscienza in epoca nazista.
“Ho pensato ad ogni film come ad un’isola di bellezza con le sue proprie caratteristiche – dice Jannuzzi – Collegando i puntini ecco anche quest’anno il nostro arcipelago di cinema”. Altra proposta di “Arcipelaghi della Visione” è la Retrospettiva di Corti “Buster Keaton”, che apre le serate del 25, 26, 27, 28, 29 luglio, 3 e 5 agosto. “Dopo la retrospettiva su Charlie Chaplin del 2020 torna nel programma del Festival un altro maestro della comicità per proseguire questo viaggio nel cinema comico d’autore” spiega il direttore artistico.
Altra proposta, e altro ritorno al Parco Horcynus Orca per il terzo anno consecutivo: il Festival del Cine Español y latinoamericano, ideato da Federico Sartori e Iris Martin Peralta, ospiti a Messina. Le pellicole sono in versione originale sottotitolate in italiano e la selezione dà ampio spazio a film altrimenti invisibili in Italia. Prima proiezione lunedì 26 luglio, con La Inocencia, di Lucia Alemany (ore 21.30). Il 27 luglio, La Camarista, opera prima della regista messicana Fila Aviles (ore 21.30). Il 28 luglio, La Educacion del Rey, altra opera prima, questa dell’argentino Santiago Esteves. Il 29 luglio la proposta riguarda i cortometraggi, con una selezione effettuata in collaborazione con la filmoteca basca Kimuak (ore 21.30). Infine, il 30 luglio, Cerca de tu casa, opera prima firmata dallo spagnolo Eduard Cortés. Tutte le sere, i registi saranno ospiti in collegamento video.
Per la sezione teatrale “MigrAzioni tra Terra e Mare” diretta da Massimo Barilla, il 23 luglio è in programma lo spettacolo Nina, con Rossella Rapisarda e la regia di Fabrizio Visconti (Compagnia Eccentrici Dadarò). Vincitore del Premio Nazionale Calandra 2013 e del Premio Avignone Off 2016, lo spettacolo è ispirato al lavoro del drammaturgo russo Anton Checkov. È un “monologo per due”, che coinvolge prima l’attrice e il personaggio di Nina, de “Il Gabbiano” di Cechov, e poi l’attrice e il suo pubblico.
È “Teatro per Ragazzi” la proposta di Accademia Sarabanda, che l’1 agosto alle 20.00, in collaborazione con il Lido Horcynus Orca, porta in scena – e in corteo insieme a bambini e a ragazzi, come da tradizione per la compagnia – Il Gatto con gli Stivali.
Completano il programma del Festival il concerto-recital Casa Munnu, di Biagio Guerrera, con Puccio Castrogiovanni, il 24 luglio alle 21.00. Lo spettacolo nasce dall’omonima ultima raccolta di racconti poetici di Biagio Guerrera pubblicata dalla casa editrice Mesogea nella primavera del 2021: sotto il tetto trasparente di una Casa-Mondo si raccolgono voci che parlano, sussurrano, cantano, rigorosamente in dialetto siciliano, le passioni del mondo che abitiamo.
Lunedì 26 e martedì 27 luglio, alle 18.30, è invece il momento del laboratorio narrativo per l’infanzia (4-7 anni) su Il treno di Salah El Mur (Edizioni Mesogea) a cura di Anita Magno. Infine, il 2 agosto alle 21.30, una Storia e quattro racconti di mare proiezioni a cura del diving Ecosfera di Capo Peloro.