Le prove dello spettacolo, scritto e diretto da Giovanni Anfuso e proposto dagli stessi produttori de L’Inferno di Dante, proseguono nella chiesa catanese di San Nicolò l’Arena, la più grande della Sicilia, dove sarà presentato in anteprima per Stampa e Autorità lunedì 22 gennaio. Il produttore esecutivo Trischitta, “un altro lavoro teatrale che, anno dopo anno, cresce in consensi e pubblico”.
Barbara Gallo, che interpreta Madre Mirella, salvatrice del Tesoro della Patrona, “uno spettacolo profondo che paragona martirio e guerra”. Davide Sbrogiò, che in scena è Quinziano, “il proconsole avverte la pericolosità del messaggio di Agata, che parla del potere rivoluzionario dell’Amore”. Il calendario delle repliche fino al 2 febbraio. A grande richiesta i matinée a prezzo ridotto per gli studenti
Catania – “Un altro grande lavoro teatrale che, anno dopo anno, cresce per numero di spettatori e per consensi”.
In questi termini Ninni Trischitta, produttore esecutivo di Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, ha parlato di Agata, la Santa fanciulla, kolossal sulla Patrona di Catania (una ventina le persone in scena), che la compagnia sta provando nella chiesa di San Nicolò l’Arena, la più grande della Sicilia, dove sarà presentato lunedì 22 gennaio con un’anteprima per Stampa e Autorità.
“Dopo l’Inferno di Dante, lo spettacolo più visto della Sicilia nell’ultimo quinquennio, e l’Odissea di Omero, da noi proposti nelle Gole dell’Alcantara, prima del Covid lanciammo, nella Badia di Catania, questo Agata, la Santa fanciulla, tornato lo scorso anno con grande successo qui a San Nicolò l’Arena, dove ora lo riproponiamo, orgogliosi e lusingati del fatto che il pubblico ci segua con attenzione. E siamo certi che questo lavoro teatrale così emozionante porterà a ragionare sui temi della prevaricazione e della guerra”.
Lo spettacolo, che vanta il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato al Turismo della Regione, del Comune di Catania e del Comitato per i Festeggiamenti Agatini, narra quanto descritto negli atti del martirio, facendo inoltre muovere sullo scenario dei terribili bombardamenti che colpirono Catania durante lo sbarco Alleato, personaggi immaginari come un ufficiale della polizia militare britannica deciso a riportare a Londra quella corona di Riccardo cuor di leone posta sulla testa della Patrona di Catania, o il cavaliere Pennisi, che difende il Tesoro insieme a una Suora.
“La trama – ha detto Barbara Gallo in una pausa delle prove – ha al centro il martirio di Agata, ma c’è appunto una parte molto interessante che ha al centro la figura di Madre Mirella, da me interpretata. È la Superiora di un convento e contribuirà al salvataggio di quel Tesoro di Sant’Agata che, dopo lo sbarco Alleato del 1943, faceva gola a molti. Ritengo che quest’anno il pubblico sarà ancor di più attratto dalla vicenda narrata perché la guerra è un tema che ci tocca sempre più da vicino. E questo spettacolo profondo, paragona martirio e guerra, fa riflettere su quanto siano terribili i conflitti armati”.
“Per il terzo anno – ha aggiunto Davide Sbrogiò – interpreto Quinziano, il perfido proconsole romano, che incarna un potere molto forte e arrogante. Quinziano è esponente di una cultura pagana che non concepisce che una ragazzina come Agata, affermando di credere in un unico Dio e in Gesù Cristo, si metta contro l’Autorità. Quinziano avverte nella posizione di Agata un messaggio molto pericoloso, perché si tratta del potere rivoluzionario dell’Amore che si afferma attraverso le parole della fanciulla. E questo, Quinziano, non lo può tollerare”.
Oltre che da Barbara Gallo e Davide Sbrogiò, il cast di Agata, la Santa fanciulla è composto da Ivan Giambirtone (Orazio Pennisi), Cecilia Guzzardi (Agata), Giulia Epaminonda (Antonietta), Michele Carvello (James Lanciano), Bruno Prestigio (Melvin Konner), Elena Ragaglia (Afrodisia), Francesco Rizzo (Silvano), Franco Colaiemma (San Pietro) e Luciano Fioretto e Alice Canzonieri (Corifei). Del coro fanno parte Francesca Castro, Andrea Gigante, Martina Giuffrida, Manuela Grimaldi, Marta Marino, Lucio Rapisarda, Rachele Ruffino. Gli elementi scenici e i costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, le coreografie di Fia Distefano, l’Organizzazione Generale è di Simone Trischitta, aiuto regista è Lucia Rotondo e assistente alla regia Angelo Bertolo, le luci sono di Davide La Colla e il suono di Enzo Valenti.
Dopo l’Anteprima, la prima rappresentazione dello spettacolo è fissata per la sera di giovedì 25 e il prezzo del biglietto è di 16 euro e 50, compreso il diritto di prevendita su Boxoffice Sicilia, www.boxofficesicilia.it.
Agata, la Santa fanciulla sarà riproposta poi venerdì 26, sabato 27, domenica 28, martedì 30, mercoledì 31 gennaio e giovedì 1 e venerdì 2 febbraio. Sono previsti anche quest’anno i matinée al prezzo ridotto di 9 euro per gli studenti delle scuole.