Inferno, il kolossal dei record torna alle Gole dell’Alcantara

Proprio nell’affascinante canyon scavato dal fiume in un’antichissima colata lavica, lo spettacolo aveva debuttato cinque anni fa e qui ha raccolto gran parte dei cinquantatremila spettatori che lo hanno consacrato come il lavoro teatrale più visto della Sicilia nell’ultimo lustro. Sempre sold out, Inferno vanta il patrocinio del Ministero della Cultura ed è stato applaudito anche nelle Cave del Gonfalone di Ragusa, nella chiesa di Santa Caterina di Noto e nel Castello Aragonese di Piazza Armerina. Le novità di questa edizione, con gli inserimenti del regista Anfuso e l’immediato interesse del pubblico. Le nuove macchine del fuoco di Vaccalluzzo…

Fu ottomila anni fa che una colata di lava infuocata del gigantesco vulcano Etna raggiunse il mare di Capo Schisò seguendo il medesimo percorso di un corso d’acqua che i Greci chiamarono Akesine, i Romani Onobala e gli Arabi Al Qantarah: l’Alcantara.

Quel fiume, là dove terminano i Peloritani, nel corso dei millenni ha scavato la roccia portando alla luce titaniche strutture di basalto colonnare e creando delle Gole uniche al mondo. Il miglior palcoscenico naturale per l’Inferno di Dante che, nella sua versione in Italiano, con la drammaturgia e la regia di Giovanni Anfuso, avrebbe avuto uno straordinario successo: cinquantatremila spettatori lo hanno consacrato come il lavoro teatrale più visto della Sicilia nell’ultimo lustro. Non è casuale, insomma, che Inferno vanti il patrocinio del Mibac, il Ministero della Cultura, oltre che dell’Ars, dell’Assessorato Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e del Comune di Motta Camastra.

Inferno, sempre sold out, è stato applaudito anche nelle Cave del Gonfalone di Ragusa, nella chiesa di Santa Caterina di Noto e nel Castello Aragonese di Piazza Armerina.

“Adesso torniamo – ha detto Anfuso – lì dove tutto è nato, con un allestimento rinnovato, potente ed emozionante. In particolare per i nuovi canti e i nuovi personaggi che ho pensato di inserire, scegliendoli perché profetici, sorprendenti e carichi di fascino. E testi e figure sono accompagnati da specifiche colonne sonore e movimenti coreografici”.

“Sui social media – ha aggiunto Simone Trischitta, presidente di Buongiorno Sicilia che con Vision Sicily produce lo spettacolo – già dall’inizio di luglio ci sono piovute addosso le prime richieste di informazioni sull’edizione 2023. C’è, ancora una volta, una grande aspettativa: chi non ha ancora visto Inferno vuol vederlo e chi ha già assistito al nostro spettacolo spesso è rimasto talmente soddisfatto da voler ripetere l’esperienza. E magari, sulla nostra pagina Fb (https://www.facebook.com/InfernoDiDanteOfficial/), chiede che si aggiunga questo o quel canto”.

Del cast di questa edizione – che ha come sponsor Isola Bella Gioielli, Amaro Herbae e Bacco –  fanno parte i sempre applauditissimi Davide Sbrogiò, Liliana Randi, Angelo D’Agosta, Giovanna Mangiù e Salvo Piro, ai quali si aggiungeranno altri attori per interpretare i nuovi canti, e, come sempre, i danzatori. Costumi ed elementi scenografici saranno ancora di Riccardo Cappello, con novità nelle coreografie di Fia Di Stefano e nelle musiche di Nello Toscano. Grande interesse, poi, per le nuove macchine del fuoco di Alfredo Vaccalluzzo, il quale proporrà innovativi effetti speciali. Tutti stanno lavorando a ritmo serrato in vista dell’anteprima del 26 luglio.

Inferno – la prevendita dei biglietti partirà tra qualche giorno sul circuito Boxoffice Siciliadebutterà poi l’indomani e sarà rappresentato ogni giovedì, venerdì, sabato e domenica fino al 27 agosto.

Ben quaranta persone sono coinvolte per garantire il buon funzionamento di questo spettacolo che, in ciascuna delle aree in cui è stato finora messo in scena, ha generato ricadute estremamente positive. Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, insomma, hanno condotto e conducono un’opera di valorizzazione di siti naturalistici e monumentali che ha comportato in vari territori il risveglio di turismo ed economia

“Per questo l’intera Valle – ha sottolineato Maurizio Vaccaro, che con i fratelli Alessandro e Nino gestisce il Parco botanico e geologico delle Gole dell’Alcantara – attende con trepidazione la ripresa di Inferno, con un rilancio in grande stile. Puntando anche sui turisti, italiani e stranieri, che, grazie a Inferno, potranno scoprire le meraviglie offerte dalla nostra struttura e dal territorio del Comune di Motta Camastra nel cui territorio si trovano le Gole”.

Le foto sono di Santo Consoli