“La bellezza rimane”, indimenticabile cerimonia di premiazione a Santa Margherita Ligure

di Roberto Malini

Santa Margherita Ligure ha vissuto negli ultimi due giorni un evento eccezionale: il Festival Nazionale di Bioetica, il cui tema è la Bellezza. Ieri, nel tardo mattino, si è svolta, all’interno del Festival, la cerimonia conclusiva del Premio Internazionale di Poesia “La bellezza rimane”.

In una giornata torrida poeti, giurati e appassionati di letteratura hanno raggiunto la sommità del colle su cui è edificata Villa Durazzo, attraverso i passaggi nel magnifico parco secolare affacciato sul Golfo del Tigullio, percorrendo l’agrumeto seicentesco, inerpicandosi attraverso il giardino all’italiana e il bosco romantico all’inglese, fra lecci, pini, tigli e cipressi d’alto fusto. Un’avventura nella bellezza, “trafitti da raggi di sole” e ammaliati dall’incanto della Villa. Franco Manti, componente del Comitato scientifico del Festival, ha accolto presso l’antico palazzo, insieme a noi organizzatori e giurati del Premio, gli intervenuti. Prima di accedere al Salone degli Stucchi, noi giurati, Daniela Malini, Amina di Munno, María Eugenia Esparragoza, Steed Gamero e io ci siamo fermati a conversare con i premiati nel piazzale pavimentato a rissêu davanti all’ingresso, uno degli acciottolati liberty più belli e preziosi del Novecento. Abbiamo così conosciuto l’autrice Laura Vargiu, primo premio al concorso di Santa Margherita; quindi Gabriele Garofalo e Sofia Petralia, cui sono andati i premi riservati ai poeti giovani; infine, Ilaria sorella del poeta Giovanni Salemme, scomparso in un tragico incidente nel 2018. Ilaria ha curato la pubblicazione delle poesie ritrovate del fratello (raccolta “Al di là del cuore”, Edizioni Iod 2019) e si dedica con grande impegno a promuoverne il lavoro e la memoria. Abbiamo riconosciuto a Giovanni Salemme il premio in memoriam. 

Un momento di intensa emozione è stato l’incontro con Francesca e Massimiliano, i genitori di Lorenzo Bastelli, poeta di 14 anni scomparso il 22 novembre dello scorso anno a causa del sarcoma di Ewing. Con una sola poesia, il giovanissimo autore ha dimostrato un talento cristallino, che anche grazie al nostro premio è stato riconosciuto da poeti, personalità della cultura e critici letterari di primo piano, come Daniele Piccini, che gli ha dedicato un articolo sulla pagina della cultura del Corriere della Sera. È stato inoltre, per noi giurati, un vero piacere conoscere di persona Manuela Barani, l’amica del Premio grazie a cui siamo venuti a conoscenza della vicenda e della meravigliosa lirica di Lorenzo. A Lorenzo la giuria ha riconosciuto il primo premio, come a Laura Vargiu, alla diciottenne Maria Sofia Sagone, alle poetesse dei Paesi Bassi Mary Heylema e Mariëlle Matthee. Quando siamo entrati, insieme, nel salone degli Stucchi, eravamo tutti in sintonia, consapevoli che il Premio Internazionale di Poesia “La bellezza rimane” non è nato per assegnare un riconoscimento ai poeti più dotati di tecnica, ma a quelli che lavorano, unendo talento e passione, per rendere la nostra società più sensibile, più attenta ai diritti umani e all’ambiente. Poeti che costruiscono giorno dopo giorno, come se le loro parole fossero mattoni, una casa più accogliente per ogni essere umano. Daniela Malini – poetessa, docente, attivista per i diritti umani – e io abbiamo presentato l’evento di premiazione, davanti a un pubblico attento, partecipe, spesso commosso. La vicenda di Lorenzo Bastelli ha toccato ognuno dei presenti e la sua lirica, che sono orgoglioso di aver definito per primo come “una delle poesie più belle e di valore della letteratura italiana” e che ho avuto il privilegio di leggere per ben due volte, durante la cerimonia, anche accompagnato al pianoforte dal maestro Claudio D’Antoni, sono entrati nel cuore e nella mente di ognuno dei presenti, per rimanervi e generare quella “bellezza” che rappresenta la comunione necessaria fra tutti gli esseri umani e il delicato, irripetibile ambiente che li circonda. La poesia “Rinascita” di Lorenzo ci dice che la vita è un valore immenso e che il tempo non la piega, perché essa trionfa nella sua bontà, nel suo incredibile mistero, nel suo risveglio che appartiene contemporaneamente al nostro intimo e all’eternità universale.


Premi d’onore sono stati riconosciuti al testimone della Shoah Gilberto Salmoni e a Miryam Kraus, presidente dell’Aned; premi speciali ad Angela Cocciolla, Alessandro Errico, Alberto Figliolia, Gabriele Greco e Joseph Kisitu, quest’ultimo profugo ugandese LGBT+ in Kenya. Il Premio ha inoltre assegnato attestati di Buona Poesia ai finalisti (in lingua italiana e in altre lingue) e attestati di Merito ai migliori fra i non finalisti. Fra questi erano presenti Masha Groenhoff, Nadja Dalla Vedova, Marianne Romani. Il pubblico è rimasto particolarmente colpito dal livello di internazionalità della giuria e della sua appartenenza a numerosi gruppi sociali: Gilberto Salmoni è il presidente onorario, mentre accanto a me, che ho l’onore di essere presidente, ho i giurati Terri Carrion, Els De Groen, Agata De Nuccio, Amina Di Munno, María Eugenia Esparragoza, Steed Gamero, Simohamed Kaabour, Alatishe Kolawole, Miriam Kraus, Daniela Malini, Skylar Petrah, Dario Picciau, Glenys Robinson, Michela Scomazzon Galdi e Liudmila Vladova Olenovych. Da parte di tutti noi, un ringraziamento a Luisella Battaglia, che ha reso possibile l’evento accordandoci uno spazio importante all’interno del Festival Nazionale di Bioetica e sostenendo la nostra iniziativa. Il concorso si è svolto sotto gli auspici di Unicef, Unione europea, Regione Liguria, Comune di Santa Margherita Ligure, Istituto Italiano di Bioetica, Poets of the Letter, 100 Thousand Poets for Change, Da Klimaat Dichters, Lavinia Dickinson Edizioni e altre associazioni per la promozione della poesia. Chiudo questo articolo, che è solo un riassunto di una catena di incontri e momenti indimenticabili, ricordando ancora una volta “Rinascita” di Lorenzo Bastelli. Quando, di fronte al pubblico commosso o accompagnato dal pianoforte di Claudio D’Antoni l’ho letta ad alta voce, ho avuto l’impressione che riecheggiasse in dimensioni più estese e meravigliose del pur splendido Salone degli Stucchi o dell’ingresso di Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure:

Io sono stato/ fiammifero decapitato/ I ricordi/ torturavano il cuore// Le mani/ convulse tra loro/ lottavano// MA// Io sono/ una farfalla/ a fatica rinata// Respiro/ finalmente/ l’azzurro// Posso/ dormire sereno/ nella mia culla

Nella foto di Steed Gamero, i genitori del giovane poeta Lorenzo Bastelli