“La realtà ha un difetto di pronuncia”, il nuovo e toccante libro di Marco Felici

Marco Felici, romano di nascita e perugino d’adozione, dopo l’esordio in ambito poetico e l’uscita nel 2023 di “Viaggiamo tutti sotto falso nome (storie di quotidiana alienazione)” per Divina Follia edizioni, si riaffaccia sul panorama editoriale con “La realtà ha un difetto di pronuncia”, in libreria dal 15 luglio nella collana Narratori italiani della casa editrice Transeuropa.

Uccidere il padre è relativamente facile; perdonarlo, molto meno. Due vite, in parallelo. Due percorsi diversi. Un uomo che si sta faticosamente liberando del proprio retaggio; un ragazzo che cerca di individuare il suo. Percorsi diversi in periodi diversi. I racconti vanno di pari passo, fino all’inevitabile incontro-scontro, tra il padre ed il figlio. Pesantissimo per entrambi.

“Quando hanno chiesto a Ernest Hemingway quale fosse il suo segreto, sappiamo che ha risposto: È molto facile: basta sedersi alla macchina da scrivere e cominciare a sanguinare.

Bene, io ho usato un programma di videoscrittura, ma, di sangue, ne ho versato parecchio – ha dichiarato l’autore.

Che cosa mi ha spinto a scriverlo? Semplicemente l’illusione di tacitare i miei demoni.

Ho scandagliato la mia ombra, sono andato a toccare corde molto profonde, con il rischio di non risalire.

Il tema del confronto tra padre e figlio maschio è abusato, in letteratura, nel cinema, ormai quasi banale.

Ma questo è il mio. Di banale c’è ben poco.

Ho da sempre l’abitudine di guardare la realtà ben dritto negli occhi, per quanto possa essere… indelicata. Ho smesso da tempo di usare l’alibi del povero orfanello per i miei fallimenti, per tutte le catastrofi annunciate. Mi assumo tutte le mie responsabilità, senza chiamare in causa un’infanzia terrificante.

Pare sia inevitabile: il dolore è il migliore dei maestri.

Alla base di tutto il romanzo c’è il perdono. Perdonare lui, perdonare me stesso, perdonare tutti.

In effetti è stata una catarsi.

La realtà ha un difetto di pronuncia di Marco Felici è un romanzo coinvolgente e profondo che esplora le complessità delle relazioni familiari e il difficile percorso verso il perdono e la redenzione – ha spiegato l’editore. In questo avvincente racconto, l’autore ci porta in un viaggio attraverso due vite parallele: quella di un uomo di successo alle prese con i suoi demoni interiori e quella di un ragazzo determinato a trovare la propria strada nonostante le difficoltà. La narrazione si snoda tra gli anni ‘60 e ‘80, offrendoci uno sguardo autentico sulla società italiana in rapida trasformazione. Attraverso personaggi ben delineati e situazioni intense, Felici ci guida attraverso un viaggio emotivo ricco di suspense e riflessioni profonde. La musica e la poesia fungono da filo conduttore, legando le due storie e aggiungendo un elemento di bellezza e profondità alla narrazione. Con uno stile serrato e una prosa scapigliata, l’autore ci trasporta in un mondo vibrante di emozioni e conflitti interiori”.

Un romanzo che affascina e commuove, un invito pagina dopo pagina a riflettere sulle nostre relazioni, sul perdono e sulla ricerca della propria identità.