106 osterie in guida di cui 11 novità e 19 chiocciole: questi i numeri della Sicilia nella nuova edizione di Osterie d’Italia. Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all’italiana: disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore, la trentatreesima edizione di Osterie d’Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare.
La nuova edizione raccoglie 1730 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto, e introduce tre nuovi simboli per raccontare in modo più ampio e dettagliato l’offerta dei locali recensiti: il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità; il simbolo dell’olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio; il riconoscimento del Bere Bene, assegnato a quelle osterie che offrono, accanto o in sostituzione a una valida proposta di vini, una selezione di bevande alcoliche e non – birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi – scelti con attenzione e personalità.
Sicilia: la panoramica 2023
Le città sono sempre medaglie a due facce, soprattutto in regioni (come questa) dove il turismo, specie quello estivo, gioca un ruolo decisivo nel determinarne lo sviluppo. Se da un lato, infatti, l’afflusso di visitatori in numero sempre maggiore può rendere le città più accoglienti e organizzate, spesso le svuota di autenticità, di verità e, non ultimo, di abitanti che non riconoscono più il luogo dove sono nati, dove hanno deciso di vivere o che, più semplicemente, non possono permettersi l’aumento diffuso dei costi che il turismo contemporaneo e di stampo capitalista porta con sé. Fortunatamente non tutti si lasciano ammaliare da queste sirene e continuano a offrire una proposta ricca di contenuti e valori, accogliente e sincera. Quest’anno la Sicilia si arricchisce di tante Chiocciole in alcune delle sue principali città – Palermo, Catania, Messina, Agrigento – ma anche alle Eolie, che ci sembrano essere modelli di resistenza e briciole di speranza per un futuro diverso dal copione scritto per questi luoghi.
Le chiocciole della Sicilia
Ginger People & Food – Agrigento – nuova chiocciola
Terracotta – Agrigento
Nangalarruni – Castelbuono (PA)
Mé Cumpari Turiddu – Catania – nuova chiocciola
Le Macine – Lipari (ME) – nuova chiocciola
Oasi Osteria del Mare – Licata (AG)
Casa & Putia – Messina – nuova chiocciola
4 Archi – Milo (CT)
Andrea – Palazzolo Acreide (SR)
Trattoria del Gallo – Palazzolo Acreide (SR)
Lo Scrigno dei Sapori – Palazzolo Acreide (SR)
Buatta – Palermo – nuova chiocciola
Corona Trattoria – Palermo
Cucina e Vino – Ragusa – nuova chiocciola
Da Luciana – San Piero Patti (ME)
Fratelli Borrello – Sinagra
Latteria Mamma Iabica – Siracusa
Cantina Siciliana – Trapani
Caupona Taverna di Sicilia – Trapani