“L’aiuola che ci fa tanto feroci”: antologia di scritti pacifisti

Qual è “L’aiuola che ci fa tanto feroci”? E’ la terra sulla quale viviamo, siamo noi. La terra che Dante e Beatrice immaginano di vedere dall’alto, quell’aiuola capace di istigare e scatenare istinti sanguinari e violenti da parte degli uomini, animali feroci che se la contendono.

Una metafora che Giulio Marcon prende in prestito per confezionare una originale “Antologia contro la guerra: pacifismo, obiezione di coscienza, disobbedienza civile”, editore Altraeconomia, che è in libreria a partire da questi giorni di fine gennaio 2025. Si parte da Sofocle, con citazioni dall’Antigone (il disobbediente alle leggi ingiuste dello stato, ligio alle leggi della coscienza) e si arriva a Malala Yousafzai, attivista impegnata  in Pakistan per l’istruzione delle donne.

Passando poi per Thoreau, Dolci, Luther King, Capitini e tanti altri. Poi ancora scritti di obiettori di coscienza israeliani e russi. Senza dimenticare Muhammad Alì, che nel 1967 si dichiarò obiettore di coscienza e si rifiutò di indossare l’uniforme e andare in Vietnam: “No, io non andrò a diecimila chilometri da qui per aiutare degli assassini e per soffocare un popolo”. E poi l’introduzione al libro, scritta dallo stesso Marcon, che traccia una storia sintetica dell’obiezione, del pacifismo e della disobbedienza civile a partire dall’inizio del Novecento.

Mai come oggi le guerre occupano il nostro presente: è urgente rilanciare il pensiero e il movimento pacifista, nel dibattito pubblico e tra i nostri simili.

Il volume è curato da Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci! e autore di diversi saggi, e comprende 55 testi dei protagonisti dell’impegno nonviolento (don Milani, Aldo Capitini, Luther King, don Mazzolari, Gandhi, Alex Langer, ecc.), di artisti e scrittori (Carlo Cassola, Elsa Morante, Alda Merini, Boris Vian, Anna Maria Ortese, Bertolt Brecht, Virgina Woolf, Tolstoj, ecc), canzoni e brani musicali (Joan Baez, Pietro Gori, Giuseppe Verdi, eccetera), filosofi (Hannah Arendt, Gunther Anders, Simone Weil, Bertrand Russell, Norberto Bobbio, Rosa Luxemburg, ecc.).

Giulio Marcon ha presentato il libro nell’edizione di del Giornale Radio Sociale del 16 gennaio.

Questo libro è importante perché ripercorre, attraverso le testimonianze di tanti filosofi, scrittori, artisti e persone impegnate per la non violenza civile, un pensiero ma anche una pratica contro la guerra. È importante perché oggi la guerra attraversa tutto il nostro pianeta con più di 50 conflitti. La tesi di questo libro è che ci possono essere altre strade, in alternativa alla guerra, che sono la strada della prevenzione, la strada della pace e dell’obiezione di coscienza.

 

a cura di I.M.