Accesi i motori con la musica “tropicale” di Mario Venuti, “Lampedus’amore”, il premio giornalistico internazionale intitolato alla giornalista Cristiana Matano, prematuramente scomparsa nel 2015, in programma a Lampedusa, in piazza Castello, fino al 10 luglio, propone una seconda giornata all’insegna di letteratura e teatro.
La seconda serata di “Lampedus’amore”, infatti, inizia alle 18 con un angolo dedicato alla letteratura, presso l’Archivio Storico di Lampedusa, dove è prevista la presentazione del libro di Giorgia Butera e Tiziana Ciavardini, edito da Castelvecchi, “Terra Promessa-Storie di civiltà e migrazioni”. La sociologa dialogherà con la giornalista Marina Turco (Tgs).
La serata, invece, è dedicata al teatro. Alle 21.30, in piazza Castello, sarà il momento di “Refugees… il respiro dei migranti”, uno spettacolo di Ugo Bentivegna su un tema di grande attualità: gli spostamenti che uomini e donne fanno, oggi come ieri, alla ricerca di una vita migliore. Protagoniste le storie di migrazione di tanti italiani che un secolo fa hanno lasciato i loro paesi mossi dalla speranza di un altro futuro possibile, ma anche le storie di immigrazione di oggi verso l’Europa, meta di salvezza da guerre e violenza. Protagonisti Marianella Bargilli, Ugo Bentivegna, Giuditta Perriera, Gaspare Di Stefano, Enrica Arcuri e Bing Gbatshu.
“Per questa versione lampedusana – sono le parole di Bentivegna – potremo contare sulla presenza di un attore congolese che reciterà la parte di un suo conterraneo che fugge dal Gambia e raggiunge Lampedusa. Ho incontrato per caso, al Centro Astalli, Cédric Musao, in arte Bing Gbatshu, e l’ho coinvolto immediatamente nel progetto. Anche lui è stato costretto a fuggire dal Congo perché attore impegnato in uno spettacolo di protesta e minacciato di morte. “Refugees… il respiro dei migranti”, attraverso la nostra memoria storica, racconta il presente. La storia è quella di emigrati italiani, due siciliani e una donna toscana, che incontrano l’oggi attraverso la vicenda del ragazzo in fuga dall’Africa. Come dire: presente e passato che si incrociano e si alternano in un rimando di sentimenti che non conoscono tempo e luogo. Nulla cambia: i dolori e le sofferenze sono le stesse”.
“In questi giorni Lampedusa è zeppa di turisti: per noi tornare alla tradizionale data di luglio – spiega Filippo Mulè, presidente dell’Associazione Occhiblu Onlus che organizza “Lampedus’amore” – e iniziare proprio l’8, anniversario della scomparsa di Cristiana, dopo avere fatto i conti con l’emergenza sanitaria che ci ha costretti a spostare al mese di settembre l’edizione 2020, ci dà forza e ci spinge a proseguire un progetto che ha raccolto ampi consensi ed è riuscito a catapultare sull’ultimo lembo d’Europa tante personalità del giornalismo, del teatro, della musica, dello sport e della letteratura. Penso che abbia ragione Claudio Baglioni a definirci “cocciuti e coraggiosi””.
Lampedus’Amore-Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano è ideato e diretto da Filippo Mulè, presidente dell’Associazione Occhiblu Onlus, con il patrocinio di Regione Siciliana (Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo), Comuni di Lampedusa e Palermo, Coni, Ordine dei Giornalisti nazionale e di Sicilia, Federazione Nazionale della Stampa, Assostampa Sicilia e Palermo, Ussi, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
L’evento è realizzato con il contributo di Unicredit, Sicilia Outlet Village, Coldiretti, Oleum, Gesap, Magie, Mandrarossa, Dat Voli di Sicilia, Caronte & Tourist, Pirrera Assicurazioni, Un Mare d’Arte, Ast Lampedusa, Fiasconaro Srl, Glenadin, I Dammusi di Borgo Cala Creta, El Mosaico del Sol, Le Villette di Cala Madonna, Hotel Baia Turchese, Hotel Le Pelagie, Hotel Martello, Hotel Medusa.
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