Domani Venerdì 29 maggio alle ore 21,10 il terzo appuntamento di Anche da qui – parte terza.
L’entroterra dei miei occhi – Incontro sulla fotografia sarà il tema oggetto della conversazione tra Francesco Zizola e Antonio Biasucci in streaming sulla nostra pagina facebook.
Due autori che esprimono emozioni e suggestioni attraverso la fotografia. La citazione di Franco Arminio, alla base di questo incontro, racconta molto di ciò che Noi come pubblico riusciamo a vedere; e sarà interessante comprendere – dalla conversazione – quella costruzione, quell’entroterra e ciò che resta dentro le loro visioni di un pensiero, che si fa fotografia.
Francesco Zizola Ha fotografato le principali crisi e conflitti che si sono succeduti nel mondo negli ultimi 30 anni. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. Francesco ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui dieci World Press Photo e seiPictures of the Year International. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue 100 preferite. Questa collezione è stata trasformata in una mostra – Les Choix d’Henry Cartier Bresson- e in un libro. Tra gli altri volumi che ha pubblicato,”Uno sguardo inadeguato” (2013), “Iraq” (2007) e “Born Somewhere” (2004) dedicato alla condizione dell’infanzia in 27 paesi del mondo. Nel 2015 Francesco Zizola ha iniziato una nuova serie chiamata Hybris, un progetto che tratta dell’arroganza dell’uomo nei confronti della natura, ha anche realizzato un cortometraggio relativo al primo capitolo che è ha vinto il premio SIAE 2018 per il “talento creativo” nell’ambito della biennale di Venezia, Festival del Cinema. Francesco è direttore artistico della mostra World Press Photo di Roma e Ferrara dal 2016 e curatore del progetto Commissione Roma 2020 per il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma Palazzo delle Esposizioni.
Antonio Biasucci Nel 1980 a Napoli comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale, fotografando riti, ambienti e persone del paese nativo. Nel 1984 inizia una collaborazione con l’Osservatorio vesuviano, svolgendo un ampio lavoro sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Fin dagli inizi la sua ricerca si radica nei temi della cultura del Sud e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il premio “European Kodak Panorama”; nel 2005 il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards”, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il “Premio Bastianelli”; nel 2016 Premio Cultura Sorrento. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Ha collaborato inoltre a diversi progetti editoriali, e ha partecipato ad importanti iniziative culturali di carattere sociale. Nel 2012 fonda il Lab per un laboratorio irregolare, un percorso per giovani fotografi, a cui trasmettere un metodo di costante approfondimento e critica del proprio lavoro. Attualmente insegna “Fotografia come linguaggio artistico” all’Accademia di belle Arti di Napoli.
Biasiucci è stato invitato fra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015. Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: Istituto nazionale per la grafica, Roma; MAXXI, Roma; PAN Palazzo delle Arti, Napoli; MADRE-Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli.
38 Parallelo – tra libri e cantine è sostenuto da:
Assemblea Regionale Siciliana, Assessorato Turismo Sport Spettacolo Regione Siciliana, Fondazione Sicilia, Comune di Marsala, Treccani, il maggio dei libri e la lettura, MiBACT, Bibliotp, Rete Biblioteche Trapani e provincia, TP24, RMC101, Legacoop Sicilia Egea, fandango libri.