MONTAGNA CHE PASSIONE: SEI ITALIANI SU 10 AUMENTANO IL CONSUMO DI CIBI PROTEICI (IN TESTA BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP E FORMAGGI)

La montagna è democratica: è di tutti, non più solo degli alpinisti, degli escursionisti appassionati, di chi ci lavora e ci abita. La montagna è, per gli italiani, una passione che corre fino in vetta e che soddisfa gusti ed esigenze diverse, fosse anche per pochi giorni. Nel 2024, il turismo montano italiano ha generato un giro d’affari di 24 miliardi di euro, con prospettive di ulteriore crescita grazie alle Olimpiadi del 2026 con previsioni del +7,5% dei visitatori internazionali (Fonte: Osservatorio Italiano del Turismo Montano Jfc).

La Valtellina conquista le posizioni di testa nella classifica, con Livigno (al secondo posto)Bormio (al sesto) a fare da damigelle d’onore, per la prima volta sedi delle gare di sci alpino a Milano Cortina 2026. Con più di 400 km di percorsi per lo sci e 200 km per lo snowpark, ma anche un‘offerta di tutto rispetto per gli après-ski mondani, la Valtellina è una destinazione invernale ideale per una vacanza in alta quota. A questo, si aggiunge la possibilità di escursioni tra paesaggi mozzafiato ed esperienze di enogastronomia locale, rispondendo alle esigenze dei nuovi appassionati.

Se da un lato, tra i motivi della passione in crescita per la montagna compare la grande offerta di sport e attività classiche e unconventional (indicata da oltre 5 italiani su 10 – 52,73%), resta centrale la scoperta dell’enogastronomia locale: per circa 7 italiani su 10 (64,3%), la montagna è l’ideale per provare i piatti tipici locali tra malghe, rifugi e baite. Seguono, quasi a pari merito, la possibilità di fare escursioni (63,7%) o la ricerca di benessere e relax (63%). L’alimentazione si rivela elemento fondamentale per affrontare il freddo e supportare le attività fisiche in montagna: il 60,5% modifica le proprie abitudini a tavola adattandole alle esigenze diverse che si hanno in montagna, soprattutto privilegiando il consumo di cibi proteici (61,7%) come la Bresaola della Valtellina IGP che compare tra gli alimenti proteici preferiti in montagna insieme ai salumi (56,1%) quasi a pari merito con formaggi e latticini (56,9%).

È quanto emerge dalla ricerca “Gli italiani, la montagna, e il suo cibo”* realizzata da AstraRicerche per il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina che indaga la passione degli italiani per la montagna, le attività sportive da fare in alta quota e, per la prima volta, un focus sull’alimentazione dei nostri connazionali in inverno, quando trascorrono un soggiorno in alta quota. Sono questi gli aspetti che hanno ispirato “Valtellina nascosta” Winter Edition, spin-off della campagna “Destinazione Bresaola” che quest’anno arriva alla sua seconda edizione, per la prima volta in versione invernale, con tre nuove destinazioni segrete tra Bormio, Livigno e Valmalenco. Dopo il successo degli anni precedenti, la campagna vive sul territorio e invita a scoprire l’anima autentica della Valtellina attraverso mete, luoghi del cuore, tradizioni e bellezze ancora tutte da scoprire con la web app “Valtellina nascosta, destinazioni segrete che raccontano una Valtellina inedita (anche attraverso i podcast dedicati) e tre “Bresaola Experience point” luoghi del cibo con una forte identità locale, dove degustare sapori del territorio e in primo luogo la Bresaola della Valtellina IGP, nei week end a partire dal 28 febbraio al 23 marzo, dal venerdì alla domenica.

La campagna Valtellina Nascosta afferma Mario Moro, Presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellinaè diventata un appuntamento fisso per il territorio. Quest’anno, per la prima volta, la presentiamo nella sua edizione invernale e per noi sarà particolarmente importante perché ci avviciniamo sempre di più all’evento olimpico 2026, che in parte si svolgerà proprio nel nostro territorio. È una grande occasione che rappresenta un’opportunità unica di crescita e visibilità per la Valtellina. La campagna nasce proprio per accogliere al meglio i turisti italiani e stranieri che arriveranno, per fare in modo che conoscano e apprezzino la vera identità del nostro territorio, con il suggerimento di luoghi particolari che solo chi è nato e vive in Valtellina può conoscere. Ed è un modo per il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina di fare squadra con i produttori e attori locali in quanto socio del DAQ , sponsor delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026”.

 

SEDUTI A TAVOLA, IN MOVIMENTO O CON TANTI SPUNTINI: COME SI ALIMENTANO GLI ITALIANI IN MONTAGNA

Che gli italiani fossero testimoni e amanti della convivialità a tavola non è una novità, questo vale anche quando sono in montagna per un soggiorno turistico. Consumare un pasto completo, seduti a tavola, in un ristorante tipico è la modalità preferita da circa un terzo degli italiani (31,9%, soprattutto i 40-49enni) e un ulteriore 20,2% alterna il pasto completo con diversi spuntini in movimento (soprattutto donne 18-29enni). C’è poi chi ama andare alla scoperta dell’enogastronomia locale facendo tanti spuntini (19,3%, specie i 30-39enni) o ancora chi fa tanti break tra una attività e l’altra e finisce la giornata con un après-ski (16,7%, soprattutto i 18-29enni) o, infine, chi pranza in modo pratico e veloce al sacco (11,9%). Quanto alle scelte alimentari in senso stretto, del 61,7% che privilegia il consumo di cibi proteici, il 44,9% sceglie quelli di origine animale e il 25% sceglie le proteine vegetali contro oltre un terzo che si orienta su carboidrati o frutta e verdura (rispettivamente indicate dal 36,3% e dal 36,1%). C’è anche una fetta che sceglie i prodotti alimentari specifici per sportivi (22,1%).

 

BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP, PER CIRCA 4 ITALIANI SU 10 È ESPRESSIONE IDEALE DEL CIBO DI MONTAGNA

Grazie alle proteine nobili di alta qualità, la Bresaola della Valtellina IGP si candida ad alimento ideale, anche in montagna. Versatile e pratica, è perfetta per ogni momento della giornata: dalla colazione salata al panino da portare in escursione, fino all’aperitivo dopo una giornata sugli sci. E gli italiani sono piuttosto informati: per il 43% è un alimento ricco di proteine (più donne e giovani), ma è anche ideale per chi pratica sport perché è leggera (38,5% – uomini, 30-39enni), è un prodotto tradizionale, realizzato ancora come si faceva un tempo (36,4% – uomini, crescente con età), è una delle migliori espressioni del cibo di montagna (35,5% – uomini, 30-39enni e 50-65enni), è considerata al pari di un integratore alimentare (15,9% – uomini, 18-29enni). È un prodotto amato e portato in tavola da oltre 8 italiani su 10 (85,4%), indipendentemente dalle gite in montagna, dimostrando una destagionalizzazione sempre più marcata, con un quarto degli italiani che la consuma spesso (25,3%, soprattutto donne, 40-49enni, residenti nel nord-ovest) nel corso di tutto l’anno, forse proprio perché sono oggi più informati su tutti i plus del salume light tipico certificato.