MotoTematica: i film vincitori della IV edizione, storie di un’Italia umana, solidale e generosa

Storie di un’Italia unita e generosa che parlano di storia e sentimenti, quella di campioni, costruttori e viaggiatori resilienti, sono le vincitrici della quarta edizione di MotoTematica. Il festival dedicato al mondo della motocicletta diretto da Benedetta Zaccherini e svoltosi in una maratona cinematografica di due giorni sugli schermi della Casa del Cinema, ha visto premiati tre racconti che hanno emozionato critica, pubblico e giurati nel modo di far rivivere dei percorsi e trascorsi sia personali, sia legati a particolari momenti del nostro passato ed immaginario collettivo.

 

I giurati, Luca Bologna, Roberto Brodolini e Damiano Landriccia, hanno faticosamente deliberato, data l’altissima qualità delle 12 opere finaliste, il verdetto che, oltre al titolo, ha visto assegnare per ogni categoria i premi creati da Massimo Rinchiuso, titolare del “Fuchs Workshop”, creati partendo da oggetti di recupero della sua officina motociclistica nel ravennate.

 

A vincere nella categoria lungometraggio documentario è stato il film Benelli su Benelli della regista Marta Miniucchi che, “attraverso un accurato lavoro di ricostruzione d’archivio su materiali audiovisivi d’epoca, raccolta di testimonianze in prima persona e un gioco di accurata ed estetica narrazione cinematografica, ha saputo restituire un significativo momento della nostra storia collettiva, quella della famiglia pesarese artefice di invenzioni e innovazioni sulla motocicletta leggera, e del campione Tonino Benelli, che seppe sfidare acutamente la concorrenza in arte, tecnica e velocità”. Presenti in sala, oltre alla regista, anche la sceneggiatrice Annapaola Fabbri, il protagonista Alessandro Gimelli e Raffaella Benelli, nipote del celebre asso della motocicletta morto prematuramente.

Il premio per il miglior cortometraggio documentario è andato invece a Transhumarathon di Fulvio Terminelli, lavoro brillante che racconta un viaggio di scouting in moto attraverso i “tratturi”, ovvero le strade di campagna lungo le quali avveniva la “transumanza”, la migrazione stagionale dei greggi dai pascoli estivi della montagna a quelli invernali della pianura. Questa la motivazione dei giurati: “lo spunto della riflessione relativo allo scorrere del tempo, la suggestiva colonna sonora dei Planet Funk, le immagini di paesaggi millenari conditi dalle testimonianze degli stessi pastori sono ingredienti ben calibrati dal regista che ha saputo rendere una perfetta sintesi filmica tra tecnologia e natura”.

 

A conquistare il titolo di miglior film cortometraggio è stato Annavespa, scritto diretto e interpretato da Clelia Di Briggido.  “Un lavoro intenso ma reso con semplicità – come asserisce la giuria – che mette in evidenza come la passione per le due ruote può far guarire uno spirito colpito da una grave perdita come quella di un genitore. La Vespa, in questo caso, diventa la chiave per il recupero di una felicità perduta e di un legame affettivo, quello di padre e figlia, dopo un grande trauma”.

Menzione speciale, per il valore artistico e di attenta documentazione giornalistica, è andata al lungometraggio Il coraggio di andare oltre di Maurizio Pavone che racconta la storia, i personaggi, i luoghi, i tempi e gli amori di due delle più famose famiglie italiane, Parodi e Guzzi, che hanno dato vita al marchio motociclistico per antonomasia: Moto Guzzi. Un’opera che ha convinto la giuria “per la sua pienezza, equilibrata da un impeccabile contenuto, mai troppo tecnico né troppo narrativo e da una fotografia che trascina lo sguardo dello spettatore verso dimensioni intime e familiari, con personaggi che si mettono a nudo facendo risaltare la dicotomia genio-razionalità intrinseca alla creazione e costruzione di una moto prestante, attraente e duratura nel tempo”. Presenti in sala il regista, la produttrice Marida Galliani, Massimo Zavaglia e Bruno Nava, ideatori del progetto.

 

Il Premio del Pubblico, attribuito con votazione diretta dopo la visione dei film, è andato ex aequo a due opere, le già menzionate Annavespa e Il coraggio di andare oltre.

 

Sono stati particolarmente apprezzati anche i lavori pittorici e digitali esposti nel foyer della Sala Volonté della Casa del Cinema, gentilmente concessi per l’iniziativa dall’artista disegnatore Luca Musk, raffiguranti alcuni modelli di moto presenti in cult movies, tra cui La grande fuga, Matrix, Il selvaggio, Pulp fiction e Easy Rider.

Nel mese di dicembre, sulla piattaforma FilmFreeway, si aprirà il bando per partecipare alla quinta edizione del Festival mentre nel corso del 2023 la piattaforma digitale Moto.it, il più grande sito dedicato all’informazione a tema moto in Italia, ospiterà un’apposita area dedicata ai contenuti del festival dove sarà possibile rivedere le opere in concorso.