L’Anec e Agis Lazio sono lieti di comunicare che all’interno delle due arene estive di Piazza Vittorio e Monteverde verranno proiettate, prima della classica proiezione cinematografica serale (ore 21:30), le due serie del programma prodotto dalla RAI, grazie a Rai Teche e al ricco patrimonio di immagini degli archivi Rai, LA PRIMA DONNA CHE.
Trattasi di 55 profili “in pillole” di donne che hanno vissuto senza paura e con forza, aprendo strade nuove, scardinando pregiudizi e conquistando ruoli in una società a lungo legata al dominio maschile. L’iniziativa, a cura di Alessandra di Michele Bragadin, è un breve appuntamento con la storia, una pausa di curiosità per conoscere giorno dopo giorno donne innovative che si sono affermate aprendo una strada.
“Una partnership che ci fa onore – asserisce Massimo Arcangeli, Segretario Generale Anec Lazio – per continuare a poter alimentare con storie di approfondimento culturale l’atmosfera di grande intrattenimento che sta registrando continui sold out nelle nostre arene. Ci teniamo ad ospitare questo importante ciclo in versione integrale anche in virtù della nostra storica vicinanza alle tematiche di genere e ad eventi che coinvolgono la figura femminile in tutti i suoi aspetti”.
LA PRIMA DONNA CHE è una cura omeopatica con microracconti di circa due minuti l’uno che narrano le vicende di donne pioniere in tutti i campi: il progetto nasce in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità della Rai con l’obiettivo di ricostruire le storie di donne italiane straordinarie, nomi noti e donne comuni che, con il loro coraggio e la loro determinazione, sono riuscite a vivere una ‘prima volta’ in Italia o nel mondo, imprimendo una trasformazione della società, contro ogni stereotipo di genere. Le biografie sono raccontate in prima persona da ragazze e ragazzi di oggi che si calano nei panni della protagonista per rivivere e trasmettere con più forza una grande esperienza.
La prima serie vede protagoniste Giulia Solomita, la prima donna a guidare un autobus nella Basilicata degli Anni ’60, Elda Lanza, la prima donna a condurre un programma televisivo, Franca Viola, la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore, Tina Lagostena Bassi, la prima donna che ha usato la parola “stupro” in un’aula di tribunale, Rita Levi Montalcini, la prima donna a vincere il Premio Nobel per la medicina in Italia, Angela Giussani, la prima a fondare una casa editrice per fumetti e a inventare Diabolik, un eroe negativo, Lina Wertmuller, la prima donna nella storia degli Oscar ad essere candidata all’Oscar per la miglior regia, Maria Teresa De Filippis, la prima donna a qualificarsi in Formula 1 nel 1958, Rosa Oliva, la prima donna che – con il suo ricorso in Cassazione – ha aperto alle donne carriere prima inaccessibili, Luisa Spagnoli la prima imprenditrice del made in Italy, Lina Merlin, la prima donna ad essere eletta al Senato della Repubblica Italiana, da cui l’omonima legge, Giannola Nonino, la prima donna a distillare una grappa monovitigno, Maria Bianca Cita Sironi, la prima donna presidente della Società geologica italiana, Palma Bucarelli, la prima donna a dirigere un museo pubblico italiano, la Galleria Nazionale di Arte moderna e contemporanea, Alfonsina Strada, la prima donna ciclista a gareggiare in competizioni maschili, Margherita Hack, la prima donna a dirigere un Osservatorio e astrofisica di fama mondiale, Tina Modotti, la prima a esporre le proprie fotografie al MOMA di New York, Filomena Nitti, la donna che ha rivoluzionato la chimica farmaceutica, Marisa Bellisario, la prima “top manager”, Giuliana Minuzzo, la prima a pronunciare il giuramento olimpico, Franca Valeri, la prima donna premiata per la comicità, Marisa Rodano, la prima Vice Presidente della Camera dei Deputati, Tina Anselmi, la prima donna nominata Ministra in Italia, Lidia Beccaria Rolfi, la prima donna a testimoniare gli orrori dei campi di concentramento Femminili (Ravensbruck), Cecilia Mangini la prima documentarista italiana, Francesca Serio, la prima attivista contro la Mafia.
La seconda serie, proiettata per la prima volta in assoluto in uno schermo all’aperto, si arricchisce dell’importante collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma e dei suoi studenti, e conta la partecipazione di testimonial anche maschili che raccontano storie di prime donne a cui ispirarsi, nell’intenzione di approfondire ancor di più il rapporto tra generazioni e la scoperta della storia d’Italia al femminile. Qui le protagoniste sono Lea Pericoli, record di campionati italiani di tennis, prima donna “in minigonna” e prima testimonial nella lotta contro i tumori, nata a Milano nel 1935, Angela Maria Guidi madre costituente prima donna ad avere un incarico ufficiale al Governo (con De Gasperi nel 1951), Valentina Zurru tra le prime donne minatrici nella miniera di Nuraxi Figus (chiusa nel 2019 ultima in Italia), Laura Bassi, prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria vissuta a Bologna nel 1700, Nives Meroi prima italiana in vetta agli 8.000 (Nanga Parbat) nel 1988, prima donna al mondo traversata di tre ottomila, prima italiana al K2 nel 2006, Matilde Serao, prima donna a dirigere un giornale, Raffaella Carrà, prima donna a mostrare l’ombelico in TV, Oriana Fallaci, la prima corrispondente di guerra, Eva Mameli Calvino, prima donna ad ottenere una cattedra universitaria in botanica e a dirigere un orto botanico; Moira Orfei, la prima donna a fondare un circo in Italia, Maria Montessori, prima al mondo ad inventare un nuovo metodo educativo con la “casa dei bambini” nel 1907, Anna Magnani, prima attrice italiana a vincere un Oscar come miglior attrice protagonista, prima al mondo di lingua non inglese, Teresa Bruno, prima donna camionista in Italia staffetta partigiana con il nome di battaglia Lampo Topolino, le sorelle Fontana, le prime donne a portare la moda italiana a Hollywood, Grazia Deledda, prima e unica italiana Nobel letteratura nel 1926, Eleonora Duse, pioniera del realismo femminile in teatro (prima attrice teatrale dell’epoca moderna), Amalia Ercoli Finzi, prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica e una delle maggiori esperte di ingegneria aerospaziale, Cora Slocomb prima donna presidente di una cooperativa femminile, Cristina Trivulzio di Belgiojoso figura chiave del Risorgimento italiano, prima donna ad avere una statua a Milano, considerata la prima donna d’Italia, Anna Maria Mozzoni, pioniera del femminismo in Italia, Emma Strada prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria civile nel 1908, fondatrice dell’Associazione italiana Donne ingegnere, le 10 maestre, le prime 10 donne che per prime nel 1906 si sono iscritte nelle liste elettorali in Italia, Lucia Votano, prima donna a dirigere il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN),Paola del Din, prima donna paracadutista militare italiana, l’unica ad aver compiuto un lancio durante la seconda guerra mondiale, Gianna Radiconcini, la prima corrispondente estera della RAI. |