Per il Palio dei Normanni, grande accoglienza per il celebre attore di film e fiction, che si è appassionato alla storia della liberazione della Sicilia dai musulmani. La regista Gisella Calì e i turisti italiani e stranieri attirati anche dalle luminarie artistiche con le parole de La cura di Franco Battiato.
La Città dei Mosaici fino al 16 una macchina del tempo con una delle più importanti rievocazioni storiche d’Italia. Il successo della rappresentazione della Consegna delle Chiavi e del videomapping proiettato ieri sul prospetto di Palazzo Trigona. Oggi alle 18, il clou con la Giostra del Saraceno. Per ferragosto, poi, la Processione di Maria Santissima delle Vittorie e il 16 il Gran Gala Equestre.
“Piazza Armerina è gremita da tantissimi turisti, anche stranieri, attirati qui da questo straordinario Palio dei Normanni, la più imponente manifestazione storica del Sud Italia, con ottocento figuranti e ottanta cavalli”.
Grande la soddisfazione della regista Gisella Calì per il l’accoglienza riservata da pubblico al momento della Consegna delle Chiavi, ieri nella magnifica piazza Cattedrale nel corso della sessantottesima edizione della rievocazione storica, una delle più importanti dell’intera Italia e molto nota anche all’estero, che ricorda la cavalcata organizzata alla fine del Seicento dalle locali confraternite per festeggiare la Madonna delle Vittorie.
“I turisti – ha sottolineato la regista – sono stati attirati qui anche dalle suggestive luminarie di via Garibaldi, dedicate a quel grande cantautore che fu Franco Battiato e al suo brano La cura. Un elemento di valore che ha esaltato Piazza Armerina”.
L’obiettivo, centrato, era quello di amplificare, attraverso le luminarie d’artista, il messaggio del brano che era stato scritto da Battiato, scomparso nel 2021, già nel 1996. Perché, come ha spiegato Ettore Messina, assessore alla Cultura dell’Amministrazione guidata dal sindaco Nino Cammarata, c’è un enorme bisogno di cura per l’Ambiente e i territori. Così, l’idea di sensibilizzare al decoro, alla cura e alla tutela dell’Ambiente è stata apprezzata dai turisti d’ogni nazionalità e naturalmente dai cittadini di Piazza e, tra essi, dagli operatori economici e dal mondo associativo.
Ieri, dunque, Piazza Armerina come grazie a una macchina del tempo, è tornata ancora una volta indietro agli anni in cui il normanno Ruggero scacciò dalla Sicilia i musulmani. La folla che gremiva lo spazio tra la Cattedrale e la statua del Barone Marco Trigona, che nel Cinquecento fece ricostruire il tempio, non aveva occhi che per l’attore che impersonava il Gran Conte. Parliamo di Walter Nudo, celebre attore di film e fiction, scelto non solo per la sua bravura ma per il coraggio da gladiatore con cui ha affrontato i suoi problemi di salute. Un guerriero per interpretare un guerriero, insomma.
“Ruggero – ha detto Nudo – era un guerriero vero, che liberò la Sicilia dagli arabi. E che tra l’altro ho scoperto essere il bisnonno di Federico II, un altro grande condottiero”.
L’attore ha sottolineato di essersi appassionato alla vicenda e di aver fatto delle ricerche su Ruggero.
“Per me – ha aggiunto – è un onore interpretare questa figura. Ruggero era un illuminato. Si racconta gli sia apparso l’arcangelo Michele che lo sostenne in un momento critico: si erano ridotti in pochi, mentre gli arabi erano tantissimi e l’Angelo lo esortò ad andare lo stesso avanti. Gli diede fiducia facendogli capire di essere guidato da energie più grandi di lui e che quel che avrebbe fatto sarebbe stato nel nome di Dio, dell’Amore, della liberazione e di un’autentica tolleranza”.
Tolleranza rappresentata nella Consegna delle Chiavi di ieri dal gesto con cui Ruggero accoglie i musulmani che cedono le armi. E ribadita nell’affascinante videomapping proiettato sul prospetto di Palazzo Trigona e che ha strappato scroscianti applausi al pubblico.
Il Palio ha oggi, 14 agosto alle 18, il suo clou con la Giostra del Saraceno. Seguiranno, per ferragosto la Processione della Madonna delle Vittorie e il 16 il Gran Gala Equestre.
Così il colossale corteo guidato da Ruggero e composto da ottocento figuranti in costume e ottanta cavalli con relativi cavalieri, in rappresentanza degli storici quartieri Monte, Canali, Castellina e Casalotto, sfilerà ancora per le antiche strade e viuzze dell’affascinante Città dei Mosaici, tra suoni di tamburi e di trombe. Sfilare, come ne La cura di Battiato, per percorrere assieme le vie che portano all’essenza.