Venerdì 3 febbraio alle ore 18:00, presso la libreria Mondadori di piazza Roma a Catania, e sabato 4 febbraio alle ore 18:00 presso Casa Capuana, a Mineo sarà presentato il libro della scrittrice Margherita Ingoglia dal titolo “La malagrazia. Ballate (delle) disturbanti” (A&B editrice).
A moderare gli incontri durante la presentazione di Catania saranno: la scrittrice e studiosa Marinella Fiume, curatrice della postfazione della silloge, e lo scrittore Cono Cinquemani.
Appuntamento di Mineo saranno altresì presenti lo studioso Mario Luca Testa che modererà l’incontro insieme allo scrittore Cono Cinquemani.
“La malagrazia. Ballate (delle) disturbanti” (A&B editrice) è una raccolta di ballate e poesie che ripercorrono, con ritmo e scherno pragmatico, la storia delle donne nelle loro sfumature di vizi e virtù.
Nel riprendere il filo d’Arianna di quei percorsi storici si evocano le voci delle donne dimenticate in nome di una liturgia politica che ha impedito loro di essere totalmente visibili.
Oltraggiate e senza voce, le donne della “malagrazia” riemergono senza sabbia in gola. Riemergono dalla damnatio memoriae per essere, finalmente, anche loro individue libere dalle catene e dai vincoli patriarcali, e capaci di azione e Verbo.
La ribellione delle donne avvertita dalla autorità del tempo come mancanza di grazia (e quindi malagrazia), le avrebbe tramandate come disobbedienti, ricordate come maledette e talvolta deformate o deformanti, infedeli a quella Natura femminile che le avrebbe concepite per essere solo Madonne.
Così il potere del Padre le ha punite nei secoli relegandole, o addomesticandole, al solo protagonismo di figlie, madri o spose. E poiché ritenute incapaci di autogestione e indipendenza, trasferite di volta in volta dalla podestà patriarcale a quella maritale, come importante dote familiare.
Corpo, storia e storia del corpo sono le chiavi di lettura per entrare nelle parole della silloge. Dove la pelle diventa l’involucro di un soggetto che è, e vuol essere considerato oltre lo spettro della propria carne, oltre le dicerie stregonesche, oltre il loro essere partorienti e materne; non più come sola presenza fisica, ma voce, azione, capacità di essere mente, anima e sentimento.
Margherita Ingoglia già alla sua terza raccolta poetica, insegna nelle scuole primarie superiori, giornalista pubblicista, si occupa da anni di letteratura, libri e poesia. Cura una rubrica in cui intervista scrittrici e scrittori, dal titolo “Fimmina che legge”. Vincitrice di premi, le sue poesie sono presenti in numerose antologie letterarie.
L’autrice sarà presente agli incontri.