CASTIGLION F.NO (AR) – Storie incredibili e momenti di grande intensità emotiva: si è chiuso, sotto una pioggia di applausi, la X edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna che, venerdì 18 novembre, ha festeggiato il suo decennale sul palcoscenico del Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino. Un traguardo importante, impreziosito da un parterre di grandi protagonisti, donne che sui valori dell’impegno, del coraggio e della solidarietà hanno plasmato la loro stessa esistenza.
“Siamo onorati di aver ospitato il decennale del premio – dichiara Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino – Abbiamo assistito a una serata di testimonianze dure e importanti, ma soprattutto abbiamo dato seguito, grazie agli incontri nelle scuole, a un percorso di sensibilizzazione di grande portata”.
Sostenuta dal presenting sponsor Menchetti, in questo 2022, la manifestazione ha celebrato il suo decimo anniversario con un’edizione memorabile che ha saputo rafforzare la mission educativa del premio, coinvolgendo, in due giorni, ben undici istituti superiori della provincia aretina.
È stata una grande emozione premiare anche quest’anno grandi donne che sono un esempio positivo per la società – dichiara Corrado Menchetti, titolare del Panificio Menchetti Pietro Srl – Come realtà aziendale, condividiamo tutti i valori promossi da questa manifestazione, valorizzando e sostenendo le nostre quote femminili e cercando di realizzare ciò che l’intera società civile dovrebbe fare: tutelare, supportare e non discriminare le donne, a tutti i livelli e in qualsiasi contesto”.
Condotta dalla giornalista di SkyTg24 Monica Peruzzi, l’attesa cerimonia del decennale ha saputo lasciare un segno profondo nei cuori dei presenti, dando vita anche a istanti di autentica e sincera commozione. La categoria “Impegno sociale e civile” è stata ben rappresentata da Zakia Seddiki Attanasio, vedova dell’ambasciatore Attanasio assassinato in Congo nel 2021, e presidente della fondazione umanitaria Mama Sofia, mentre il premio per i “Diritti umani” è stato ritirato da Esohe Aghatise, avvocato internazionale e fondatrice dell’associazione Iroko, da sempre attiva nella lotta alla tratta di donne e bambini. L’attivista Malalai Joya, oggi considerata la donna più coraggiosa dell’Afghanistan, ha ricevuto il titolo di “Donna per la Pace”, così come l’avvocato matrimonialista Gian Ettore Gassani, impegnato contro la violenza sulle donne e nella tutela dei minori, ha ricevuto il riconoscimento “Uomo per i diritti umani”. La nuova categoria “Parità di genere” ha visto protagonista Antonella Celletti, prima donna Comandante pilota dell’Alitalia, mentre nella sezione “Donna e sport” ha trionfato l’atleta paralimpica Ambra Sabatini, medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo 2020 nei 100 metri piani. E se il riconoscimento per la “Ricerca Scientifica” è andato alla scienziata Adriana Albini, collaboratrice dello IEO di Milano e direttrice del laboratorio di Biologia vascolare dell’IRCSS MultiMedica, la categoria “Imprenditoria per il sociale” è stata assegnata a Giuseppina Mengano Amarelli, presidente della storica Amarelli produttrice di liquirizia. La menzione “Donna Coraggio” è stata, invece, l’occasione per condividere la testimonianza della sopravvissuta Annamaria Spina, nota attrice che mette il proprio talento al servizio di numerose cause sociali, mentre il Premio speciale “SOS Villaggi dei bambini” è stato infine ritirato da Anna Rita Orfino per il Programma Mamma e Bambino riattivato lo scorso anno nel Villaggio SOS di Ostuni.
“Questo decimo anniversario è sicuramente un traguardo importante, ma anche un nuovo punto di partenza da cui pianificare il futuro – spiegano Angelo Morelli e Chiara Fatai, ideatori e organizzatori del premio – Insieme a tutte le realtà che hanno collaborato con noi e alle grandi donne che abbiamo avuto l’onore di incontrare in questi anni, abbiamo condiviso un percorso fatto di emozioni, riflessioni e profondi insegnamenti. Un cammino che porteremo avanti, parlando sempre di più alle future generazioni, impegnandoci affinché, attraverso lo strumento della testimonianza, la cultura del rispetto e della non violenza possa vincere su quella dell’odio e della discriminazione”.