Si comincia il 27 aprile da Siracusa da dove partirà “Il treno dei dolci delle feste” che farà tappe a Noto, nell’Oasi di Vendicari, sull’Isola delle Correnti e a Ispica. L’ultima corsa, invece, è in programma l’otto dicembre da Palermo: “Il treno dello sfincione e della frutta d’inverno” farà sosta a Bagheria e Cefalù. Nel mezzo, altri cinquanta itinerari, tre dei quali riguardano manifestazioni inserite nel Calendario dei Grandi Eventi in Sicilia: Chocomodica, Salina Isola Slow e la Fiera mediterranea del cavallo che si terrà dal 10 al 12 maggio nella Tenuta di Ambelia e che, per tutte le tre giornate della rassegna equina, sarà possibile raggiungere a bordo della vaporiera del Gruppo 685 risalente al 1912.
Il programma della seconda edizione de “I Treni storici del Gusto” è stata presentata a Catania, nella sede della Presidenza della Regione Siciliana, dal governatore Nello Musumeci, dall’assessore al Turismo Sandro Pappalardo e da Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione Ferrovie che, anche quest’anno, ha messo a disposizione un ricco e prezioso parco di locomotive, automotrici e carrozze d’altri tempi.
“La Sicilia – ha detto il presidente Musumeci – vive un momento magico in termini turistici ma non possiamo tuttavia cullarci sugli allori. Abbiamo il dovere di lavorare e di fare molto di più, aumentando la qualità dei servizi anche attraverso la collaborazione con enti pubblici e privati. I treni storici raggiungeranno località impensabili, facendo degustare ai viaggiatori prodotti tipici locali. Lo scorso anno hanno preso a bordo oltre diecimila turisti e adesso, per questa nuova edizione, le corse cominceranno prima, ad aprile e non a luglio. Siamo convinti che puntando su questo tipo di programmazione che fa leva sulla passione della gente – dal ciclismo all’equitazione, dai viaggi in treno alle prelibatezze per il palato – riusciremo a rendere la nostra offerta sempre più appagante e stimolante per tutti ed è così che la nostra regione cresce”.
Il progetto, al quale collaborano anche Slow Food Sicilia e Fce Ferrovia Circumetnea, si articola in una vera e propria narrazione della Sicilia attraverso i suoi sapori caratteristici e i suoi luoghi più suggestivi: borghi, castelli, aree archeologiche, parchi, oasi e riserve naturali. Una proposta turistica, dunque, rivolta a chi è attento ai paesaggi e alle testimonianze storico-artistiche ma anche alle produzioni locali e ai cibi che rappresentano l’identità più vera e profonda delle comunità che vivono sul territorio.
“Per il secondo anno consecutivo – ha detto il direttore generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa – i nostri treni storici torneranno a percorrere le linee ferroviarie della Sicilia che si conferma una delle regioni italiane che investono maggiormente nel settore del turismo ferroviario. Nel 2018 le locomotive hanno raggiunto i principali centri turistici dell’Isola contribuendo, in maniera determinante, al successo di tante manifestazioni culturali organizzate di concerto con gli enti locali. E anche quest’anno, da parte nostra, ci sarà un grande sforzo che testimonia la volontà di incrementare ulteriormente il nostro impegno nell’Isola grazie all’investimento che il governo ha voluto attribuire a questo settore”.
Per alcuni collegamenti saranno utilizzati pullman che viaggeranno, comunque, lungo percorsi paralleli ai tracciati delle ferrovie dismesse. Tra le novità di questa seconda edizione, le “vie d’acqua” verso Mozia, Favignana, Lipari e Salina, con itinerari di viaggio che hanno l’obiettivo di rimarcare la ricca complessità culturale della Sicilia intesa come “isola tra le isole”.
Per l’assessore al Turismo Sandro Pappalardo, “la Regione, visto il precedente successo che si è registrato, ha deciso di puntare con grande convinzione su questo tipo di iniziativa tanto da avere stipulato con le Ferrovie dello Stato un nuovo accordo di durata biennale”.
“Consentirà – ha aggiunto l’esponente del governo Musumeci – di cominciare già a elaborare il calendario 2020 con l’obiettivo di allargare ulteriormente la platea dei potenziali viaggiatori attraverso opuscoli e social, con hashtag dedicato, sia in italiano e che in inglese”.