Taobuk: la letteratura incontra lo spettacolo al Teatro Antico di Taormina. Amos Oz, Elizabeth Strout, Sergio Castellitto, Carmen Consoli, Paola Cortellesi, Anna Valle e Stefano Bollani con l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania per la serata inaugurale trasmessa su Rai 2.
Tra gli altri ospiti del festival: Fernando Savater, Catherine Dunne, Madeleine Thien Rawi Hage, Jamileh Kadivar, Edgar Morin, Ferzan Ozpetek.
Sono questi alcuni dei nomi di Taobuk 2018, la settima edizione del Festival internazionale ospitato dalla città siciliana.
La fascinazione delle parole che si fonde con quella dei luoghi, la bellezza di una meta unica al mondo che diviene non sfondo ma parte integrante di una proposta in cui l’arte in tutte le sue declinazioni si fa assoluta protagonista: è Taobuk, il Festival Internazionale di Letteratura di Taormina, ideato e diretto da Antonella Ferrara.
Taobuk da otto anni raccoglie l’eredità di una terra che è stata rifugio prediletto di tanti protagonisti della scena artistica, letteraria e cinematografica, da due anni la sua realizzazione beneficia del sostegno dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Al centro di Taobuk, come la prima delle Muse, la letteratura: come ogni anno, l’intera rassegna si sviluppa a partire da un tema centrale attorno al quale sono chiamati a dibattere i maggiori protagonisti della scena culturale internazionale e italiana. E quale miglior tema, per pagare un tributo a un 2018 che è quanto mai anno di grandi anniversari delle rivoluzioni? Il 2018 è l’anno in cui ricorrono gli anniversari della scomparsa di Bob Kennedy, Mahatma Gandhi e Martin Luther King; il centenario dalla nascita di Nelson Mandela; l’anniversario della Carta dei Diritti dell’Uomo e della Costituzione Italiana; il cinquantesimo anniversario dai moti del Sessantotto.
La storia dell’umanità è costellata da trasformazioni che ne hanno determinato il progresso, il rinnovamento. Ma rivoluzionisono anche i piccoli cambiamenti che quotidianamente influenzano le nostre esistenze, preludio di ben altri radicali mutamenti della Grande Storia. L’ottava edizione del Festival, a Taormina dal 23 al 27 giugno, si propone dunque di indagare nei desideri e nelle pulsioni individuali che si fanno propulsori di grandi e piccole metamorfosi. ‘Rivoluzioni’ è un interrogativo sul senso della proiezione di sé nella vita e nei progetti, scandagliare una realtà che si fa sogno, disegno, intenzione politica, movimento sociale, prassi dell’Utopia, a volte capace di farsi pratica politica. Perché cambiare è possibile. Anzi, necessario.