Il 17 ottobre è la Giornata mondiale di lotta contro la povertà, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 47/196 del 22 dicembre 1992. Soldi, cibo, lavoro restano ancora oggi i bisogni essenziali di tante persone che bussano alle porte dei vari Centri di ascolto Caritas delle nostre realtà diocesane. Ma la povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro: è isolamento, fragilità, paura del futuro. Non a caso il Rapporto povertà di Caritas Italiana lo scorso anno ha dedicato particolare attenzione al tema della povertà educativa. Così come le strette connessioni tra ambiente, degrado, povertà e giustizia sociale sono evidenziate nel flash Report che verrà presentato – a ridosso della Giornata Mondiale dei Poveri – insieme a Legambiente il 16 novembre durante il Festival dell’Economia civile.
I dati Caritas raccontano di una povertà che si fa sempre più cronica, multidimensionale e persistente. Il tutto è testimoniato dall’aumento delle persone in carico alla rete Caritas da molti anni – uno su quattro lo è da 5 anni e più – e dall’incremento di coloro che sperimentano contemporaneamente fragilità di diversa natura, mescolando povertà materiali e immateriali. In costante crescita anche il numero medio di incontri annui per persona che prima della crisi si attestava intorno a 3, mentre nel 2018 arriva a 7, segno evidente di una maggiore complessità delle storie accompagnate. Degli individui ascoltati nell’ultimo anno il 44% risulta di cittadinanza italiana e il 56% straniera. Continua a crescere in termini complessivi l’incidenza degli italiani, secondo un trend che si registra ormai da diversi anni e nel Mezzogiorno arriva al 67,0%.
Dietro ai numeri ci sono vere storie di vita, situazioni concrete, relazioni. E accanto all’analisi e alla lettura del fenomeno c’è sempre l’animazione e la sensibilizzazione della comunità e un’azione di stimolo delle istituzioni. Proprio in quest’ottica, in occasione di questa Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, Caritas Italiana pubblica il nuovo volume della collana VivaVoce della EDB dal titolo “Per piccina che tu sia”, dedicato al disagio abitativo.
Inoltre, in tema di politiche di contrasto alla povertà c’è stata nel nostro paese grande attenzione negli ultimi anni con ben tre misure che si sono susseguite nell’arco di pochi anni: Sostegno all’inclusione attiva 2016; Reddito di Inclusione 2017; Reddito di cittadinanza 2019. Il Reddito di cittadinanza, in vigore dallo scorso marzo, rappresenta un’occasione preziosa per affrontare significativamente il tema della povertà assoluta, considerati i consistenti stanziamenti, l’aumento della platea e l’incremento degli importi. Ma l’esistenza di una misura non basta a garantire risultati soddisfacenti. La fase di attuazione è altrettanto delicata e critica a va pertanto attentamente monitorata per poter raccogliere gli elementi necessari a costruire proposte di modifica della legge che vadano nella direzione di una sua maggiore efficacia e adeguatezza al fenomeno della povertà assoluta nel nostro paese. In questa prospettiva Caritas Italiana dedicherà una particolare attenzione nei prossimi mesi al monitoraggio delle situazioni di beneficiari dei servizi Caritas che ricevono la misura e approfondirà alcuni aspetti relativi agli impatti sulle persone e sulle modalità operative delle Caritas diocesane. Questo permetterà di costruire una solida base empirica da cui partire per migliorare il servizio svolto in favore dei poveri e fornire elementi per il costante perfezionamento delle politiche nazionali in loro favore. Con l’auspicio che si possa arrivare a un’azione sempre più integrata per poter rispondere alla multidimensionalità della condizione di povertà, attraverso un approccio globale e una visione integrale della persona.