Duo Caggiano/Sorrentino – Quartetto Sincronie Many have no speech

Sabato 19 ottobre, alle ore 19.30, nella Tenuta Dello Scompiglio (Vorno, Lucca) il duo Caggiano-Sorrentino e il Quartetto d’archi Sincronie presentano il concerto Many have no speech, un viaggio sonoro attraverso stili e autori diversi, dedicato alla voce degli emarginati e di coloro che non hanno la possibilità di ritagliarsi un proprio spazio all’interno della società. 

Il concerto fa parte degli appuntamenti di Voce, vocalità e canto, rassegna musicale curata da Antonio Caggiano, che nel corso del 2024 propone un itinerario artistico di otto concerti incentrati sulla voce e il canto negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio (Vorno, Lucca).

programma

Gian Francesco Malipiero, Quartetto per archi n. 4 

Gavin Bryars, Jesus’ Blood Never Failed Me Yet

Nicola Sani,  Four Darks in Red

Lukas Foss, Paradigm

Quartetto Sincronie: Houman Vaziri, Agnese Maria Balestracci  violini
| Arianna Bloise  viola | Alessandro Mazzacane  violoncello

Sergio Sorrentino  chitarra elettrica

Antonio Caggiano  vibrafono e percussioni

Il sipario si apre con il Quartetto per archi n.4 di Gian Francesco Malipiero, composto nel 1934, in cui un mondo sonoro fatto di echi di danze antiche e fantasmi di polifonie dolcissime provenienti dal passato viene oscurato da una serpeggiante inquietudine, figlia dei tempi bui in cui la composizione vede la luce.

Il concerto prosegue con Jesus’ Blood Never Failed Me Yet, brano del 1971 di Gavin Bryars, in cui la voce di un clochard londinese sembra racchiudere in sé l’essenza del dolore universale e della solitudine senza consolazione.

La sofferente preghiera di Jesus’ Blood prelude a un brano dedicato alla tragica figura dell’artista visivo statunitense Mark Rothko, alla quale Nicola Sani dedica Four Darks in Red (2009). Genio assoluto del Novecento, Rothko ha regalato all’umanità delle opere dalla bellezza senza tempo, dall’impatto visivo totalizzante, prima di trovare nel suicidio l’unica via d’uscita dalla propria sofferenza.

Paradigm è una composizione di Lukas Foss del 1968, in cui la voce, intesa come atto di liberazione e di protesta sessantottina contro l’emarginazione, è alla base di una performance collettiva dal fascino tribale, dove il percussionista dirige, spesso aiutandosi con frasi e urla, gli altri strumentisti in un delirio ritmico senza soluzione di continuità.

Un atto di pura ribellione formale e sonora chiude così il concerto che vuole dare voce a chi voce non riesce ad avere all’interno del coro, spesso cacofonico, della nostra società.

Negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio sono inoltre visitabili:

Le maniglie dell’amore, mostra di Chiara Venturaa cura di Angel Moya Garcia, in cui centodieci maniglie – una per ogni femminicidio registrato in Italia nel corso dell’ultimo anno – riproducono l’immagine di un cimitero di corpi silenziosi e di storie di donne senza più voce (fino al 13 aprile);

– i progetti vincitori del bando Il giardino segreto:  D’un tratto nel folto del bosco, due interventi di Antonio Della Guardia e Valentina Furian, a cura di Vasco Forconi, in cui una grande scultura e un intervento sonoro diffuso sono proposti come apparizioni temporanee nel bosco della Tenuta (fino al 13 aprile); Officine Oniriche, di Gianluca Trusso Forgia, restituzione del ritiro residenziale svoltosi presso la Tenuta e mirato a sperimentare una connessione più̀ profonda tra l’individuo, i propri ritmi biologici, e l’immaginario onirico (fino al 17 novembre)

– le opere permanenti: Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; In sosta di f.marquespenteado; There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli; W18S di Antonio Rovaldi e Ettore Favini; Un Esilio di Valentina Vetturi; L’Attesa di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman; la mostra collettiva Il Cimitero della Memoria; Arie per lo Scompiglio di Alfredo Pirri; Sunday Lunch, di Eugenio Tibaldi; Waiting for a landslide di Andrea Nacciarriti..

Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto dalla regista e artista Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All’interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all’Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l’omonima Associazione Culturale. L’Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi. www.delloscompiglio.org

Biglietti

Concerto: intero € 15,00 | ridotto € 10,00

Nel biglietto degli spettacoli è incluso anche l’ingresso alle mostre e alle opere permanenti