E’ caratterizzata dal "realismo della speranza" l’analisi dei problemi del mondo che Benedetto XVI ha proposto oggi ai rappresentanti dei 180 paesi legati da rapporti diplomatici con la Santa Sede. Lo scrive l’Osservatore Romano che commenta l’allocuzione pronunciata dal Papa in un editoriale a firma del direttore, professor Giovanni Maria Vian. Il Papa, spiega l’articolo, ammette che "il panorama mondiale è davvero oscuro laddove l’uomo non riconosce più il proprio legame con il Creatore" e non ignora "gli sviluppi gravi e preoccupanti della crisi", ma ricorda che "sempre bisogna tenere presente la dimensione morale, in economia come in bioetica: la vita umana e la libertà religiosa devono così essere rispettate e promosse, nel rifiuto fermo di ogni politica che miri a emarginare il ruolo della religione e del terrorismo motivato religiosamente". In quest’ottica, per l’Osservatore "è significativo che Benedetto XVI si sia detto fiero della visione cristiana dell’uomo che ha ispirato i Padri costituenti della Germania e quanti hanno fondato l’Europa unita e lieto di segnali incoraggianti nel campo della liberta’ religiosa in diversi Paesi, tra i quali ha citato l’Italia". L’editoriale del professor Vian risponde anche alle critiche rivolte a Benedetto XVI per una presunta "scarsa attenzione e addirittura poca sensibilita’ agli scenari e ai problemi internazionali". "Nulla – chiarisce l’Osservatore – e’ piu’ lontano dalla realta’ e a mostrarlo una volta di piu’ il suo discorso al corpo diplomatico". Con Papa Ratzinger, infatti, la Chiesa Cattolica si colloca "al fianco della comunita’ internazionale".